La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.
Johnny Nemo di Peter Milligan, Brett Ewins, Steve Dillon et al. (RW – Real World, 2022)
Attraverso le varie storie brevi raccolte nel volume, Peter Milligan e Brett Ewins offrono un ritratto esaustivo di Johnny Nemo, un personaggio piuttosto negativo e dall’omicidio facile, eppure capace di risultare simpatico per la schiettezza, l’ironia e il sarcasmo che lo sceneggiatore riversa in pensieri e parole del detective privato. Quest’uomo capace di risolvere qualsiasi problema appare inarrestabile e dotato di mille risorse, anche se non sempre esce pienamente vittorioso dalle brutte faccende in cui si caccia.
Ewins è bravo non solo ad accentuare la mimica dei personaggi, ma anche a valorizzare lo scenario futurista in cui sono ambientati i racconti, con una New London attraversata da macchine volanti ai piani alti e da reietti di ogni tipo nei bassifondi. In appendice è possibile godere delle azioni fulminee di Nemo visualizzate da artisti come Jock e Ashley Wood, che hanno a disposizione due tavole ciascuno.
Federico Beghin
Marvel Zombies di Robert Kirkman e Sean Phillips (Panini Comics, 2022)
Nel 2005, due anni dopo il debutto di The Walking Dead, Robert Kirkman offre nuovamente la sua interpretazione di un’apocalisse zombie, stavolta in salsa Marvel. Il risultato è però assai al di sotto dell’apprezzata opera creator-owned. La narrazione, che si sviluppa quasi del tutto dal punto di vista degli ex eroi mutati dal virus, è fin troppo lineare e carente di spunti in termini di caratterizzazione o sviluppo dei personaggi. D’altra parte, quegli sporadici momenti in cui ci si concentra sui personaggi ancora umani appaiono talmente irrilevanti nel quadro narrativo generale da dare la sensazione di essere stati aggiunti a posteriori come gancio per eventuali sequel. Anche le versioni zombificate di Capitan America e soci non convincono del tutto, dato che la scelta di far mantenere loro il raziocinio suona molto arbitraria e, più che implacabili divoratori di carne, li fa sembrare delle insipide vie di mezzo. Buoni i disegni, inquietanti e che non risparmiano il gore dove serve.
Marco Marotta
Marvel Zombies: Assemble di Yusaku Komiyama e Jim Zub (Panini Comics, 2023)
La versione manga di Marvel Zombies, pur condividendo con l’opera originale il tema centrale, se ne distanzia significativamente. In primis per la contestualizzazione narrativa, laddove il manga va a inserirsi all’interno della continuity del MCU, con numerosi riferimenti ai vari film del franchise. In secondo luogo per come vengono presentati i morti viventi, molto più affini alla concezione tradizionale a cui siamo abituati. L’intreccio non offre nulla di particolarmente innovativo e a tratti appare un po’ affrettato, ma c’è da dire che la sensibilità nipponica nel gestire questo genere di storie è riconoscibile e riesce a offrire momenti genuinamente divertenti. Cosa, questa, che emerge soprattutto nei capitoli finali, dove le influenze di opere come Resident Evil divengono a dir poco palesi. Se i disegni sono nel complesso un po’ anonimi, spiccano i design dei protagonisti, ripresi anch’essi dalle controparti cinematografiche, che risultano piacevoli trasposti in stile manga.
Marco Marotta
Skim di Mariko e Jillian Tamaki (Edizioni BD, 2019)
Primo fumetto (uscito in USA nel 2008) della ormai lunga e prolifica collaborazione tra le cugine Mariko e Jillian Tamaki, Skim racconta, attraverso la forma narrativa del diario, l’adolescenza dell’omonima protagonista e delle sue amiche, tra crescita sentimentale, scoperta del proprio orientamento sessuale e il confronto con la depressione e il suicidio. Sebbene a volte risulti un po’ appesantita dalle didascalie diaristiche, la vicenda viene raccontata da Mariko Tamaki con un ritmo ben dosato e un linguaggio verosimile. I comportamenti, i gesti e i dialoghi dei personaggi sono resi in maniera naturale, con momenti spesso viscerali e melodrammatici, tipici di quella fase della vita: tutto concorre a guidare Kim nell’accrescere la propria consapevolezza, sia nei confronti delle relazioni con gli altri che soprattutto in quella con sè stessa. Il suo mondo, che si divide tra scuola e casa, tra un’estetica gotica e wicca e una più da high school, è creato dallo stile delicato e dal tratto tondeggiante di Jillian Tamaki, che qui sperimenta varie soluzioni di storytelling, provando a giocare con luci e ombre, con pieni e vuoti, con prospettive e inquadrature, con volti e corpi, con vignette che lasciano costruzioni libere a tutta pagina: pur non ottenendo sempre risultati convincenti, si percepisce già una grande proprietà del linguaggio fumettistico che sarebbe poi esplosa in tutta la sua maturità in E la chiamano estate.
Emilio Cirri
Leggi qui la recensione di Skim
Bambin3 Matt3 di Percy Il Buio, Samuel Spano, Nova, Ubibroki, Dogyorke (autoproduzione, 2024)
Nata dalla mente di Percy Bertolini e dalla sua “casa editrice autoprodotta” Catapecchia Editore (il cui nome è già tutto un programma), Bambin3 Matt3 si pone fin dalla copertine l’obiettivo di rompere la narrativa binaria che si rivolge al mondo femminile, in particolare quello dell’infanzia che fin dal primo contatto con i giocattoli viene indirizzato verso un certo tipo di modello. La bambola diventa quindi grimaldello per forzare questa narrativa, aprendola a racconti trans e lesbici che esplorano ognuno in maniera diversa un pregiudizio, uno stigma, una imposizione della società nei confronti di chi non si conforma. Le brevi storie di questa minirivista, da quella più sottilmente drammatica di Samuel Spano, a quella più divertita di Nova, a quella ironica e caricaturale di Percy, mettono in luce tanti aspetti diversi del mondo LGBTQ+ e come questi siano percepiti da una società che spesso vuole solo reprimerli piuttosto che supportarli. Un primo numero che fa riflettere divertendo e che dimostra ancora una volta quanto l’autoproduzione possa essere potente e libera di parlare di ogni possibile tema.
Emilio Cirri
Hulk di Jeph Loeb, Ed McGuinness et al. (Panini Comics, 2021)
Un omnibus divertente costituito da storie scorrevoli, piene di mazzate rese splendidamente dai disegnatori coinvolti, su tutti Ed McGuinness che sembra nato per dare vita a racconti di questo tipo. Oltre a lui questa gestione vede alle matite, tra gli altri, artisti come Ian Churchill, John Romita Jr., Arthur Adams, Frank Cho… grandi nomi che su queste pagine si sono espressi molto bene.
Jeph Loeb sceneggia fumetti caciaroni ma anche intelligenti, gestisce una grande quantità di personaggi – tra i comprimari spicca un Doc Samson sempre ben caratterizzato – ed è bravo a valorizzare l’arte dei suoi collaboratori.
In generale, nonostante a un certo punto le trame diano l’impressione di girare un po’ a vuoto, in particolare durante il torneo indetto dagli Antichi dell’Universo, la narrazione è solida e ben sviluppata attorno ai due protagonisti, Rulk e Hulk.
Federico Beghin
Evol #1 di Atsushi Kaneko (Panini Planet Manga, 2023)
Se Garth Ennis fosse stato giapponese, i suoi supereroi sarebbero stati come i personaggi di Evol!
Ovviamente questa è una boutade, ma fino a un certo punto, perché Kaneko – tra i più occidentali autori di manga per affinità, ma assolutamente rappresentativo del linguaggio del fumetto giapponese per costruzione e sensibilità – crea una storia in cui i poteri di cui sono dotati i tre giovani protagonisti e alcuni comprimari sono un elemento (almeno inizialmente) secondario nella resa psicologica degli stessi, soltanto un altro fattore negativo che si aggiunge a personalità disturbate.
Tre adolescenti aspiranti suicidi e una “tipica coppia” di supereroi (adulto + sidekick) sono il fulcro di un racconto mosso principalmente da una trama che dipana e muove l’azione attraverso la rappresentazione di sentimenti e stati d’animo, rivelando abusi, sofferenze psicologiche e comportamenti deviati. Tutto questo crea un’atmosfera narrativa ambigua, oscura, cruda e realistica – caratteri connotativi di molte delle storie di Kaneko – cioè quanto di più lontano posso esserci da una canonica storia di supereroi.
David Padovani
Leggi qui la recensione di Evol #1
Guardiani della Galassia vol. 1 di Collin Kelly, Jackson Lanzing, Kev Walker e Matt Hollingsworth (Panini Comics, 2023)
Nonostante il grande successo cinematografico, negli ultimi anni i Guardiani della Galassia non stanno trovando una continuità nei fumetti, con serie che non sono arrivate oltre i 12 episodi. Nel 2023 ci riprovano Collin Kelly e Jackson Lanzing, presentando un gruppo scosso da alcuni eventi misteriosi avvenuti tra questa e la precedente gestione che hanno portato Rocket Racoon ad abbandonare e Groot a diventare una minaccia planetaria che si abbatte sulle Terre Multiple (nuova porzione di cosmo introdotta nell’evento Reckoning War sui Fantastici Quattro). La coppia di autori decide di raccontare i personaggi in una chiave inaspettata, quella di un western spaziale che riprende in tutto e per tutto gli stilemi del racconto di frontiera, compresa un’ottimo character design di Kev Walker, qui al ritorno dopo Annihilation: Nova e Realm of Kings: Inhuman su una serie cosmica Marvel. Il ritmo è incalzante, le interazioni tra i personaggi ben definite e volutamente esagerate per creare una dicotomia tra le tragedie vissute dal gruppo e i momenti comici e sboccati. Gli autori sono bravi a unire varie incarnazioni del gruppo allo spirito dei lungometraggi, reinterpetando efficacemente alcuni personaggi (in particolare Nebula, Mantis e Gamora). Walker sfoggia uno stile pulito e pieno, solido ma anche in certo qual modo caricaturale, capace di dare vita alle mille stranezze di un cosmo sconfinato e al tempo stesso creando una peculiare atmosfera western (in questo senso, sono tanti gli omaggi al fumetto europeo, in particolare al western di Moebius). Il disegnatore gestisce con sapienza il ritmo e le inquadrature, raggiungendo momenti di grande efficacia ogni qual volta gli scontri si spostano su scala planetaria (il suo Groot è davvero minaccioso). Pur non essendo fortunati nelle vendite, i Guardiani si confermano il gruppo perfetto per mille interpretazioni e per scatenare la fantasia di scrittori e disegnatori.
Emilio Cirri
Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra due settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!
Starshadow
14 Marzo 2024 a 23:50
Come mai avete cancellato il mio commento???
la redazione
15 Marzo 2024 a 09:24
Non abbiamo cancellato nessun commento, non è che ti confondi con quello che hai scritto invece sotto First Issue? https://www.lospaziobianco.it/first-issue-vol-2-1-tutto-cambia-per-restare-uguale/
Starshadow
17 Marzo 2024 a 00:03
Sono un vecchiaccio, chiedo venia… possiate compatirmi… ;D
la redazione
18 Marzo 2024 a 10:32
Ne riparleremo tutti insieme in casa di riposo! :P :P :P