di Giancarlo Berardi, Lorenzo Calza e Ernesto Michelazzo
Sergio Bonelli Editore, ott. 2007 – 132 pagg. b/n bros. – 3,20euro
Niente serial killer questa volta per l’abile e spericolata criminologa di Garden City, che si trova invischiata in una losca faccenda di affari sporchi, complicata da intricate infedeltà coniugali. Nell’insieme un buon numero, con efficaci disegni di Michelazzo: forse non tra i migliori albi nell’ormai lunga vita della serie, ma pur sempre nell’alta media cui Berardi e Co. ci hanno abituati in questi anni. Cio’ che stupisce sempre, ogni volta, è la straordinaria solidità dell’architettura narrativa (difficile trovare un tassello fuori posto) e l’umanità dei personaggi. Tutti, anche i comprimari che appaiono in questo albo e che probabilmente non vedremo più, hanno una dimensione, una profondità che li rende più persone – parafrasando lo stesso Berardi in una delle sue argute risposte ai lettori in questo stesso albo – che personaggi, diversi dai consueti stereotipi narrativi che siamo abituati a vedere in molte pagine dei nostri pur amati fumetti. Un plauso a Berardi e al suo staff per la capacità di sfruttare al meglio le possibilità narrative di un medium di cui ancora molti non comprendono le specificità. (Paolo Garrone)