Io sono Mare (Cristina Portolano)

Finanziato grazie al crowdfunding lanciato da Canicola Edizioni, e parte del più ampio progetto Dalla parte delle bambine, Io sono Mare di Cristina Portolano arriva dopo Quasi signorina e Non so chi sei, spostando così il target dell’autrice verso un pubblico infantile. La Dino Buzzati, di cui questo è il quarto titolo pubblicato, è infatti la collana dedicata da Canicola ai lettori dai 5 anni in su.
Lo stile naïf che ha finora contraddistinto le opere di Portolano si caratterizza qui per una maggiore sintesi del tratto che trae giovamento dall’utilizzo di una palette cromatica variegata che predilige le tinte pastello, per rendere il racconto ancora più accattivante, anche sul piano visivo, al suo giovanissimo pubblico di riferimento.
Io sono Mare è tuttavia una storia solo apparentemente lineare e ingenua: Mare è una bambina dal nome volutamente privo di riferimenti di genere che aiuta il suo amico Franky, un pesce pagliaccio antropomorfo, a intraprende un viaggio. Durante le tappe che lo scandiscono Mare e Franky affrontano diverse situazioni che riguardano la sfera della crescita e della scoperta di sé.
L’atmosfera onirica e surreale del racconto cela una serie di metafore che sono al centro della sua doppia chiave di lettura: da una parte quella della fiaba dedicata ai più giovani, dall’altra la volontà di andare incontro alla difficoltà di genitori e educatori nel parlare di sessualità ai bambini.
Pur privo di scopi didattici, Io sono Mare è un racconto chiaro e diretto, che si <br /> mantiene bene in equilibrio tra i suoi due intenti e arriva con immediatezza ai più piccoli, offrendo nel contempo ottimi spunti per gli adulti.