
A distanza di due anni dal primo volume, Alessandro Bilotta, Sergio Ponchione e Nicola Righi danno un seguito alle avventure urbane e surreali di 5 strani, improbabili eroi: Mimo, l’Ispirazione, Puah!, Aquila e Da Da Da, ovvero Gli Uomini della Settimana.
Questo nuovo capitolo è costituito da una trama metaforica dalla struttura labirintica, ponendo riflessioni tra le righe su vari argomenti legati alla società, all’attualità, ai mass media e altro ancora. La narrazione è meno criptica rispetto al precedente episodio, fornendo nuovi sviluppi e soprattutto risposte agli interrogativi lasciati aperti (aprendone poi altri), trattando in maniera più intimista i protagonisti (è il caso, ad esempio, della estemporanea Da Da Da) rispetto al loro esordio dove l’accento era posto maggiormente su una caratterizzazione da icone social-televisive e la loro rispettiva percezione da parte della gente. Mettendo in fila gli incipit presenti, assistiamo alle conseguenze della rivelazione sulla finta morte di Aquila e il suo rapporto con Da Da Da, intervallato dalle origini de l’Ispirazione e proseguendo con l’accusa di omicidio di Puah!, oltre all’innamoramento del trasformista Mimo nei confronti della figlia della loro nemesi Don Baltico. Quest’ultimo insieme all’Invisibile (un villain che non sappiamo se esista o meno) orchestrano eventi che mettono alla prova le identità e motivazioni dei protagonisti.
Nel corso della storia Bilotta esplora temi come l’identità, la fama e la crisi del mito dell’eroe, per non parlare dell’alienazione urbana, il passaggio del tempo, la memoria e il fallimento, utilizzando un linguaggio che mescola ironia e critica sociale, con una tecnica metanarrativa ricca di simbologia. La sua scrittura ha uno stile intellettuale e concettuale, ricca di sottotesti e orchestrata su piani multipli e su strutture non lineari, giocando con il linguaggio del fumetto stesso e con dialoghi spesso sarcastici o stranianti.
Sergio Ponchione offre invece un tratto grafico dinamico e stilizzato, ispirato ai fumetti americani nella costruzione della tavola e nello storytelling, con una buona espressività facciale e posturale dei personaggi. I colori vivaci di Nicola Righi esaltano l’atmosfera pop e grottesca, contribuendo a creare un mondo visivo coerente con il tono della storia, ovvero teatrale e dolente da un punto di vista esistenziale eppure, al tempo stesso, ironico e allegorico.

La combinazione di tutti questi elementi rende Gli Uomini della Settimana una lettura stimolante per chi cerca storie non scontate che pongano riflessioni sugli aspetti più peculiari (ma anche pericolosi) della società contemporanea. Il problema però è un limite nella sua fruibilità dato dal fatto che Billotta esprime molti concetti in maniera non lineare, senza che il lettore riesca a comprendere appieno le sue intenzioni: potrebbe essere una sfida nei confronti del pubblico, un po’ come faceva con Mercurio Loi, ma l’intervallo di anni che intercorrono tra un episodio e l’altro non agevola certo la lettura. Forse avrebbe avuto più senso una miniserie completa con pubblicazione a distanza massima di 2-3 mesi per ogni capitolo.
Abbiamo parlato di:
Gli Uomini della Settimana #2
Alessandro Bilotta, Sergio Ponchione, Nicola Righi
Panini Comics, 2023
80 pagine, brossurato, colori – 14,00 €
ISBN: 9788828712459
