Il nuovo Asterix animato: il gusto di sapersi rinnovare

Il nuovo Asterix animato: il gusto di sapersi rinnovare

Il nuovo film in computer grafica dedicato alla creazione di Goscinny e Uderzo, «Asterix e il segreto della pozione magica», riesce a inglobare con successo comicità, avventura e interessanti spunti di riflessione, colpendo in positivo per la sua freschezza.

Asterix e il segreto della pozione magica, uscito in Francia a fine 2018 e in arrivo nelle sale italiane da marzo 2019, è il nuovo film dedicato al personaggio a fumetti creato da René Goscinny e Albert Uderzo. Interamente in computer grafica, come il precedente Asterix e il regno degli dei, è stato realizzato nuovamente sotto la direzione della coppia Alexandre Astier e Louis Clichy per la casa di produzione M6 Group e con le animazioni di Mikros Animation. Questa volta, invece di adattare un soggetto tratto da una storia a fumetti, gli autori si cimentano con un racconto completamente originale, sulla sceneggiatura scritta da Astier: un fatto che non succedeva da più di quarant’anni, ovvero dal film Le 12 fatiche di Asterix (1976).

La trama racconta del druido Panoramix che, caduto da un albero e rottosi una caviglia, è costretto a cercare un giovane successore a cui passare la formula magica che permette agli abitanti del piccolo villaggio in Armorica di difendersi dai Romani. Parte quindi alla ricerca di un successore, accompagnato inizialmente da Asterix, Obelix, Idefix e Pectine, un’ingegnosa bambina, e poi da quasi tutti i loro compaesani. Intanto a difesa del villaggio, rimasto con pochissima scorta di pozione, rimangono solo le donne e Assurancetourix, il bardo del villaggio (che di solito dorme quando c’è da combattere), mentre le macchinazioni del malvagio druido Rancorix per accaparrarsi la formula della pozione si mettono in moto, anche grazie a un’alleanza con i Romani.

Il film ha molti aspetti positivi. Innanzitutto, azzecca tutti i tempi comici, riuscendo a strappare più di una risata. L’avventura, come la comicità, è sempre in primo piano e viene gestita anche in modo “audace”: Astérix e Obelix infatti, attraverso diversi espedienti, sono spesso messi ai margini dell’azione vera e propria, lasciando spazio a tutti gli altri personaggi che di conseguenza vengono approfonditi e caratterizzati. Un esempio è il villain Rancorix che, seppur malvagio e subdolo fino al midollo, propone un utilizzo della pozione che mette inizialmente in dubbio anche l’inflessibile Panoramix. I richiami alla cultura pop, come i selfie, e le brevi sequenze parodistiche, come quella su Gesù e la moltiplicazione dei pani, sono chicche divertenti che si amalgamano bene con il contesto generale.

Inoltre non mancano i temi interessanti, come il contrasto tra innovazione e tradizione, il peso dell’anzianità, la fiducia nelle nuove generazioni e, infine, la scelta tra il duro e onesto lavoro e la strada cattiva e facile per raggiungere i propri obbiettivi.
L’unico piccolo difetto si può riscontrare nel fatto che questi temi vengono solo superficialmente sfiorati, senza andare a scavare fino in fondo, ma non bisogna comunque dimenticare che è un film per famiglie e quindi risulta in ogni caso pregevole averli toccati in qualche modo. Il finale, che ha sorprendentemente reminiscenze dei kaiju eiga1, è folle e divertente, disposto ad accontentare tutti.

L’animazione rivela un lato tecnico molto buono e uno stile coeso che, per tutta la durata del film, trascura volontariamente i dettagli per valorizzare i fondali e l’uso della luce, soprattutto nei campi lunghi. La mano di Clichy, che ha lavorato su importanti titoli Pixar come Up e WALL•E, si nota e non mancano gli inserti realizzati con tecniche diverse da quella della computer grafica, come le sequenze a pastello o quelle con disegni estremamente stilizzati. Il montaggio è lineare ed efficace mentre la fotografia si sofferma sulle inquadrature più vivaci per esaltare la composizione dei singoli colori.

Asterix e il segreto della pozione magica è quindi un film apprezzabile, che sa accontentare i vecchi fan della saga e quelli nuovi, tracciando una strada sulla quale proseguire in futuro.

Abbiamo parlato di:
Asterix e il segreto della pozione magica
(Astérix: Le secret de la Potion Magique)
Un film di Alexandre Astier e Louis Clichy
Prodotto da On Animation Studios
Dall’opera di René Goscinny e Albert Uderzo
Una storia originale di Alexandre Astier


  1. Il termine significa letteralmente “Film di mostri giganti” e questo sottogenere della fantascienza, diffuso prevalentemente in Giappone, è diventato famoso in tutto il mondo grazie a Godzilla (Gojira) (1954). Solitamente mutazioni genetiche causate dalle radiazioni nucleari generano i giganteschi mostri che attaccano la popolazione. 

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