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I sepolti vivi (Rodari, Saltarelli, Rocchi)

12 Agosto 2021
Da un’idea di Ciro Saltarelli, Silvia Rocchi traspone a fumetti, con il suo tratto inconfondibile, una cronaca giornalistica di Gianni Rodari del 1952.
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sepolti vivi_copertinaOltre trecento lavoratori chiusi per più di un mese nelle profondità della terra per protestare contro i licenziamenti. I sepolti vivi è il racconto per immagini di un reportage scritto da Gianni Rodari nel 1952 per la rivista Vie nuove, pubblicato da Einaudi Ragazzi nell’ottobre 2020 per i 100 anni dalla nascita dello scrittore. Dall’idea dello storico Ciro Saltarelli, la trasposizione a fumetti del lavoro giornalistico di Rodari si avvale del segno ruvido e materico di Silvia Rocchi.
Rivolto a un pubblico giovane e con un esplicito intento pedagogico, I sepolti vivi si apre con una prefazione di Gad Lerner, per lasciare subito spazio alle tavole essenziali e provviste di una potente forza espressiva di Rocchi. L’alternanza della scelta cromatica, tra l’oscurità della miniera e l’accecante luminosità della superficie da cui le mogli dei solfatari vegliano su di loro, imprime nel lettore l’idea della divisione di una comunità tra un sopra e un sotto e di un’epoca storica di già chiare divisioni politiche e sociali.
Allo stesso modo di Rodari, Saltarelli e Rocchi scelgono di seguire alcune vicende personali delle famiglie coinvolte, rendendo ancora più umana e vibrante l’unione di testo e disegni e il racconto della protesta dei minatori di Cabernardi e Percozzone.
In coda al cartonato, le cui grammatura e satinatura della carta esaltano le tavole di Rocchi, è possibile leggere integralmente il reportage di un Rodari lontano dall’idea che ne abbiamo di autore di poesie e filastrocche, ma ugualmente capace di trasmettere un importante messaggio sociale.

Abbiamo parlato di:
I sepolti vivi
Gianni Rodari, Ciro Saltarelli, Silvia Rocchi
Einaudi Ragazzi, 2020
96 pagine, cartonato, a colori – 14,00 €
ISBN: 9788866566243

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Angela Pansini Valentini

Angela Pansini Valentini

Molfetta (BA), classe 1981.
Si è laureata in Editoria e Giornalismo e in Scienze dello Spettacolo, presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Ex giornalista pubblicista, tra il 2003 e il 2013 ha collaborato con diverse testate in ambito locale.
Dal 2010 ha iniziato a interessarsi di Fumetto, scrivendo per Temperamente, Leggere:Tutti e LettereVive.
A partire dal 2014 è entrata a far parte stabilmente della redazione de Lo Spazio Bianco e dal 2018 di Fumo di China.
Ha firmato il saggio dal titolo "Analfabetismo" per Le parole sono importanti, pubblicato da DOTS Edizioni.
Nel 2011 ha fondato il Club del Libro di Bari e ne ha coordinato le attività, con passione e grande successo, sino al 2021.

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