Oltre trecento lavoratori chiusi per più di un mese nelle profondità della terra per protestare contro i licenziamenti. I sepolti vivi è il racconto per immagini di un reportage scritto da Gianni Rodari nel 1952 per la rivista Vie nuove, pubblicato da Einaudi Ragazzi nell’ottobre 2020 per i 100 anni dalla nascita dello scrittore. Dall’idea dello storico Ciro Saltarelli, la trasposizione a fumetti del lavoro giornalistico di Rodari si avvale del segno ruvido e materico di Silvia Rocchi.
Rivolto a un pubblico giovane e con un esplicito intento pedagogico, I sepolti vivi si apre con una prefazione di Gad Lerner, per lasciare subito spazio alle tavole essenziali e provviste di una potente forza espressiva di Rocchi. L’alternanza della scelta cromatica, tra l’oscurità della miniera e l’accecante luminosità della superficie da cui le mogli dei solfatari vegliano su di loro, imprime nel lettore l’idea della divisione di una comunità tra un sopra e un sotto e di un’epoca storica di già chiare divisioni politiche e sociali.
Allo stesso modo di Rodari, Saltarelli e Rocchi scelgono di seguire alcune vicende personali delle famiglie coinvolte, rendendo ancora più umana e vibrante l’unione di testo e disegni e il racconto della protesta dei minatori di Cabernardi e Percozzone.
In coda al cartonato, le cui grammatura e satinatura della carta esaltano le tavole di Rocchi, è possibile leggere integralmente il reportage di un Rodari lontano dall’idea che ne abbiamo di autore di poesie e filastrocche, ma ugualmente capace di trasmettere un importante messaggio sociale.
Abbiamo parlato di:
I sepolti vivi
Gianni Rodari, Ciro Saltarelli, Silvia Rocchi
Einaudi Ragazzi, 2020
96 pagine, cartonato, a colori – 14,00 €
ISBN: 9788866566243