Luci e ombre per Goku e Vegeta: si potrebbe riassumere così il quattordicesimo volume di Dragon Ball Super, edito in Giappone da Shueisha Inc. e in Italia da Star Comics. Per quanto riguarda il protagonista, il suo comportamento e la sua caratterizzazione infantile e irresponsabile – purtroppo costante in questa terza serie ma in contrasto con la crescita del Saiyan avvenuta in Dragon Ball Z – emergono e costituiscono la causa dei passaggi meno riusciti del tankobon, mentre la sua forza fisica quelli più importanti. Per quanto concerne Vegeta, invece, bisogna nuovamente fare i conti con il cliché, già introdotto da Akira Toriyama anni addietro, per il quale non esce mai vincitore da una battaglia decisiva. Ormai gli appassionati ci sono abituati e magari riescono a chiudere un occhio, soprattutto perché, nonostante questo dettaglio non da poco, il personaggio si conferma quello sviluppato meglio dell’intero Super. Come si intuisce, quindi, i due amici e rivali rubano la scena a tutti, compreso il villain Molo, in un episodio ricco d’azione ma non risolutivo, nel quale Toyotaro affina il proprio segno soprattutto nella raffigurazione dei guerrieri, in particolare una “forma” (piuttosto che trasformazione) dell’eroe principale, pur peccando ancora nell’uso delle linee cinetiche, talvolta troppo invasive. Infine, come egli stesso ammette in coda all’albo, Toriyama gli ha corretto un paio di elementi, che nella versione definitiva del racconto risultano esteticamente efficaci.
Abbiamo parlato di:
Dragon Ball Super #14
Akira Toriyama, Toyotaro
Traduzione di Michela Riminucci
Star Comics, 2021
192 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,50 €
ISBN: 9788822624338