Di pancreas e di altre questioni organiche

Di pancreas e di altre questioni organiche

in Pancreas, un collettivo di medici, studiosi, fumettisti e una sociologa racconta l'organo e le vite di chi è stato colpito da una patologia legata proprio al pancreas.

“La malattia è fatta di tante cose. È fatta di sintomi, ma è fatta anche di vergogna, è fatta di pudore.”
[Monica]

Pancreas CoverwebPancreas è il primo fumetto della collana Graphic Anatomy, progetto curato dall’editore BeccoGiallo, con il supporto di specialisti di ambito medico e artistico. Scopo della serie, come si legge nella Prefazione, è “Una dissezione anatomica a fumetti di un organo e delle storie di pazienti ad esso correlate, con l’obiettivo di comprendere meglio entrambi”.

Il fumetto, per conseguire i due obiettivi fondamentali, ovvero sia mostrare l’anatomia e le principali funzioni di un organo sia raccontare la vita di chi soffre di una patologia a esso connessa, è frutto della sinergia di un gruppo specializzato sia nell’ambito dell’anatomia, del disegno, della sceneggiatura e della sociologia.

Al lavoro della sociologa Veronica Moretti e del medico-chirurgo Stefano Ratti, si affianca quello degli artisti Matteo FarinellaFrancesco RossiPaola ZanghiErnesto Anderle. L’idea è di Alessandro Cucchetti, professore associato di Chirurgia generale presso l’Università di Bologna, e di Carlo Fabbri, direttore della U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì e dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena.
Il collettivo degli autori si è avvalso anche della collaborazione di Graphic Medicine Italia, dell’Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas e dell’Associazione Italiana di Chirurgia Epatobiliopancreatica Pierluigi Natalucci.

Pancreas 1Pancreas è un fumetto a più mani e ibridato da diverse maestranze, che possiamo dividere in due parti: la prima, dedicata propriamente al pancreas, nella quale viene presentato l’organo, sia nell’esplicazione delle principali funzioni che nel ruolo mediatico e sociale presso il grande pubblico. Meno famoso di altri organi, quali il cuore e persino i polmoni, è tuttavia una parte fondamentale della nostra vita, di cui si scopre l’importanza quando, paradossalmente, smette di funzionare bene o viene colpita da un problema che ne limita le funzioni.

La seconda parte è, invece, dedicata alle vite colpite da una malattia al pancreas: si tratta di sei biografie, incentrate su altrettante problematiche, spesso in comorbilità con altri problemi di salute.

Nell’Introduzione, Stefano Farinella, dedica tavole e disegni alla localizzazione del pancreas e ad alcune principali funzioni dell’organo: in questa parte del fumetto, il disegno e la narrazione rispondono a un’esigenza didattica, assolvendo con chiarezza al compito, grazie all’uso di un disegno metaforico, adatto a spiegare le funzioni dell’organo e la percezione sociale del pancreas. L’artista raffigura in due pagine la disposizione degli organi in un paesaggio bucolico, nella forma di edifici e monumenti: in questo scenario “il pancreas vivrebbe alla periferia dell’immaginario collettivo”. Nelle scene successive, l’attività dell’organo è mostrata attraverso sequenze ispirate ad ambienti industriali.

Nella seconda parte, gli autori ricorrono a due tipi di narrazione: una, concentrata sull’arrivo della patologia; e un’altra, che abbraccia un periodoPancreas 2 più ampio.
Per esempio, se guardiamo alla storia di Elisabetta, di Paola Zanghì, troviamo la protagonista raffigurata fin dalla fanciullezza, per poi arrivare al tempo presente e al problema legato al pancreas. In questi casi, i veloci ma non superficiali accenni alla storia pregressa sono funzionali alla comprensione della scoperta della patologia: vedere la vita dei protagonisti compresa in un arco temporale più ampio ci mostra quale cambiamento abbia portato la malattia e quali risorse abbia richiesto alla persona per reagire e adattarsi al nuovo stato.
In alcuni casi, lo svolgimento narrativo viene interrotto dall’introduzione di sequenze nelle quali un medico spiega il problema di cui si sta parlando. In particolare, nel racconto di Paolo, di Francesco Rossi, si crea un curioso dialogo tra la figura del medico e il protagonista che, in quanto medico a sua volta, chiede al collega di parlarne non solo in quanto paziente, ma anche da specialista.

Conclude il fumetto una breve rassegna di tavole anatomiche del pancreas, disegnate da Ernesto Anderle.

Considerate le mani e le menti all’opera in questo fumetto, la varietà ne caratterizza lo stile. Se si aggiunge il ventaglio delle esperienze biografiche della seconda parte, questa caratteristica viene ulteriormente confermata. Collegata al principio di varietà è anche la concisione: viste le diverse parti e le storie che formano il fumetto, ciascuna di questi parti è racchiusa in un numero contenuto di pagine. Queste due qualità rendono agile e ben fruibile l’esperimento avviato dall’editore BeccoGiallo.

I disegni, contrassegnati da ben quattro diverse mani, si caratterizzano per la loro varietà di stile. Tuttavia, la colorazione, per lo più bicromatica, basata sull’uso graduato del verde, conferisce coerenza alle differenze di ciascuno. Gli artisti ricorrono a rappresentazioni realistiche di corpi e di oggetti e a gabbie tradizionali. Queste scelte riconducono la diversità degli stili all’armonia di un progetto controllato e disciplinato. Linee chiare e pulite, fondi liberi, scene in primo piano sgombre: anche nell’organizzazione scenografica prevale l’equilibrio delle scelte.

Pancreas 3Sul piano narrativo, si commetterebbe un errore parlando di storie di patologie: il fumetto vuole rendere piuttosto giustizia a coloro che soffrono una o più patologie. Dietro alla malattia ci sono persone, storie di salute fisica che s’intrecciano con la salute sociale, quasi intima, degli individui. In tutte le vicende riferite nel fumetto, accanto alla malattia, sono presenti i temi della speranza, dell’amore e del prossimo. Che si tratti di ridiscutere le priorità, di usare l’ironia per reagire, di cambiare stile di vita, il paziente non coincide con la malattia né l’approccio medico può mirare alla sola patologia, escludendo il resto.

Ultima, ma importante considerazione, il fumetto nasce dal confronto con specialisti e studiosi: in tempi come i nostri, bisogna lodare chi cerca il confronto con uomini e donne competenti, attrezzati di studio e ricerca. E bisogna lodare anche quei medici e professori che amano così tanto il proprio lavoro da non limitarlo ai luoghi dell’accademia e della sala operatoria, di per sé luoghi di grandi fatiche e dedizione.
Stesso discorso vale per gli artisti che si sono prestati allo studio del pancreas e delle sue funzioni, alla messa in scena delle vite dei narratori e alle caratteristiche anatomiche dell’organo: questi lavori sono la prova che l’arte può rendere intellegibile e chiaro anche il discorso più astruso, che persino un organo può entrare a buon diritto in un fumetto.

Abbiamo parlato di:
Pancreas. Biografia a fumetti di un organo
Veronica Moretti, Stefano Ratti, Matteo Farinella, Francesco Rossi, Paola Zanghì, Ernesto Anderle
BeccoGiallo, 2024
144 pagine, brossura con alette, colori – € 19,50
ISBN: 9788833143378

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