di Will Pfeifer, Giuseppe Camuncoli e Sandra Hope
Magic Press, 2007 – 120 pagg. col. bros. – 9,50euro
Secondo numero se possibile ancora più insipido del primo per la conclusione di questa miniserie volta a rifondare e rilanciare l’universo Wildstorm di Jim Lee. Scontri tra super-tizi con troppo testosterone, dialoghi forzatamente drammatici fino a risultare ridicoli, personaggi mal caratterizzati: sembra di tornare ai peggiori fumetti degli anni ’90 (beh, forse ai peggiori no…). Il nazionalismo per i disegni di Camuncoli (comunque non al top) non è sufficiente a rendere meno amara la lettura. E se già la qualità narrativa è molto scarsa, a chi segue un poco l’andamento negli Stati Uniti dell’universo Wildstorm non può non balzare all’occhio l’ironia di questo starting point, tanto pomposamente annunciato con nuovi team creativi molto cool, ma presto naufragato. Dovrebbe forse essere un segnale per Jim Lee: ciò che di meglio offre oggi l’universo supereroistico da lui creato quando fondo’ l’Image, con questi supereroi non ha molto a cui spartire. Sono infatti serie come Ex-Machina, Planetary, Astro City, la linea ABC di Alan Moore, Sleeper ad aver dato credibilità e interesse intorno alla sua etichetta. Operazioni come il WorldStorm che doveva seguire la miniserie di Pfeifer-Camuncoli invece non sembrano capaci di produrre niente di buono. (Ettore Gabrielli)

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