Topolino #3618: La grande Biblioteca di Alessandria e la forma della Terra
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Topolino #3618: La grande Biblioteca di Alessandria e la forma della Terra

Interno biblioteca alessandria
Rappresentazione artistica dell’interno della biblioteca di Alessandria – via commons
Su Topolino #3618 si concludono le avventure di Topeo, scienziato viaggiatore di Sergio Cabella e Marco Palazzi con La biblioteca più grande della storia, dedicata all’antica biblioteca di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico e andata gradualmente in declino a partire dal 48 a.C., anno nel corso del quale venne incendiata su ordine di Giulio Cesare nel corso della guerra civile contro Pompeo Magno.
Sappiamo che la biblioteca ritornò comunque in attività fino al definitivo declino intorno alla metà del VII secolo, ma non certo ai picchi che raggiunse sotto la direzione di Eratostene di Cirene, matematico, astronomo e geografo, nonché terzo bibliotecario di Alessandria dopo Apollonio Rodio. Ed è proprio a questo periodo che fanno riferimento Cabella e Palazzi che portano Topeo/Topolino, Pipponio/Pippo e i due personaggi creati ad hoc di Marzio (che un po’ ricorda l’Ercole disneyano animato) e Timeo ad Alessandria. Cabella, però, decide anche di disneyzzare anche il bibliotecario capo, che diventa Topostene e porta i quattro amici all’interno della biblioteca, ricca di “volumi”, o per essere più precisi pergamene e papiri che, nelle intenzioni di Eratostene (quello vero!) avrebbero dovuto costituire tutta la conoscenza dell’epoca.
Fu infatti con Eratostene che la biblioteca ebbe un forte impulso, in particolare nella raccolta di trattati a tema scientifico. E proprio la scienza si ritaglia uno spazio interessante all’interno della storia realizzata dai due autori disneyani per Topolino #3618.

La forma della Terra

Pur se in maniera sottile, Cabella introduce una discussione che, in effetti fu proprio Eratostene a dirimere con un esperimento, quella della forma della Terra. L’idea naif viene espressa da una battuta di Pipponio:

(…) navigando dall’Iberia fino alla terra dei faraoni ho verificato che il mare è piatto, e di conseguenza dev’esserlo anche la Terra!

Topolino3618 pippeo forma terra

All’epoca, man mano che la conoscenza andava a costruirsi, questi ragionamenti erano comunque ritenuti scientifici, ma ovviamente una dimostrazione di questo genere suonava un po’ insufficiente a una mente come quella di Eratostene, che, in quanto geografo (uno dei primi della storia), era abituato a osservare il mondo intorno a se in termini pratici e non filosofici. E in effetti ideò un esperimento per misurare il meridiano terrestre, e da qui la circonferenza della Terra, dimostrandone al contempo la sfericità.

Eratostene
Eratostene – via commons
Il metodo di misurazione venne descritto da Eratostene nel suo trattato Sulla misura della Terra, che purtroppo è andato perduto. Il risultato finale era una circonferenza di 252000 stadi, risultato che, utilizzando gli stadi egizi, porterebbe a 39375 km, ovvero un errore di circa l’1.4% rispetto alla circonferenza polare di 39941 km.
In realtà si ritiene che la misurazione possa essere anche più precisa di così: infatti secondo Lucio Russo ne La rivoluzione dimenticata. Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna, Eratostene avrebbe ideato un nuovo tipo di stadio in modo tale che la misura della circonferenza risultasse proprio 252000, che risulta divisibile per tutti i numeri naturali da 1 a 101.
Quale che sia il motivo, un’idea del metodo utilizzato da Eratostene ci è stata tramandata grazie a Cleomede, che ce ne ha tramandato una versione semplificata del metodo: misurare l’inclinazione dell’ombra a mezzogiorno. Ovviamente questa misura, da sola, non basta, ma va abbinata alla misura della distanza tra due località distinte, in questo caso Alessandria, la città dove lavorava Eratostene, e Siene, la moderna Assuan. In particolare a Siene, che si trova nei pressi del tropico del Cancro, a mezzogiorno i raggi del Sole sono esattamente perpendicolari, per cui gli oggetti non proiettano ombre. Alla stessa ora ad Alessandria, invece, i raggi risultano leggermente inclinati (qualcosa come 1/50 dell’angolo giro), per cui misurando la distanza tra Alessandria e Siene era possibile ricavare la lunghezza dell’arco di circonferenza tra le due città e da essa stimare quindi il raggio della Terra (r=l/\theta, con l lunghezza dell’arco) e la sua circonferenza (C=2\pi r).
Anche in questo caso, però, sempre secondo Russo, il metodo realmente utilizzato da Eratostene prevedeva ben più di due misure, effettuate dai mensores regii, funzionari che avevano il compito di misurare il territorio a scopi fiscali, un po’ come i moderni geometri comunali.
Ad ogni buon conto, non è difficile immaginare, comunque, che ad Alessandria il punto di riferimento per la misura dell’angolo sia stato il Faro di Alessandria, la cui costruzione era iniziata intorno al 300 a.C. per poi concludersi intorno al 180 a.C.

Schema metodo eratostene
Rappresentazione della geometria coinvolta nell’esperimento di Eratostene – pdf su github – fonte NOAA via commons

Eredi di Eratostene

Nella storia di Cabella e Palazzi, l’ideazione del metodo semplificato di misurazione della Terra viene attribuito a un bambino di talento, tale Apollonio. In effetti il personaggio potrebbe essere ispirato al quinto bibliotecario di Alessandria, Apollonio Eidografo, ovvero Apollonio il classificatore. In realtà, per quel poco che si sa, Apollonio non si interessò di scienza, intesa come matematica e astronomia, ma di grammatica, mentre nella sua attività di bibliotecario di Alessandria si occupò principalmente della classificazione cronologica delle poesie di Pindaro.
L’esperimento di Eratostene, però, può essere ripetuto anche ai giorni nostri senza eccessive difficoltà. Tra l’altro, come proposto in questa attività, si può eseguire l’esperimento non solo nel corso del solstizio d’estate, periodo dell’anno che viene tradizionalmente assegnato per l’esperimento semplificato di Eratostene, ma anche nel corso degli equinozi. In questo senso è un peccato che questo secondo (e ultimo) episodio delle avventure di Topeo non sia stato pubblicato subito dopo il primo su Topolino #3613, visto che magari in questo modo qualche insegnante avrebbe potuto attrezzarsi allo scopo, ma magari c’è il tempo per prepararsi per il prossimo anno!


  1. D’altra parte a Eratostene è attribuito anche il crivello di Eratostene, un metodo per determinare i numeri primi 

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