Flash: Il martello di Thor
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Flash: Il martello di Thor

Con l’articolo che state per leggere si conclude questa serie dedicata ai velocisti scarlatti. Non è, però, detto che non tornerò in futuro a raccontare le gesta dei Flash della DC Comics con una seconda serie. In ogni caso voglio concludere questa lunga cavalcata iniziata a ridosso dell’uscita nelle sale del film dedicato al Flash della silver age, Barry Allen, con una curiosità sul Flash originario, Jay Garrick.
In una vignetta di The saga of Sven Scarface di Gardner Fox e Martin Naydel pubblicata sul Flash Comics #51 vediamo Jay Garrick che in un paio di vignette ha in mano il mitico martello di Thor.
Come quindi potete immaginare, ci occuperemo più che di scienza (che però alla fine dell’articolo arriverà), di mitologia.

Jay Garrick brandisce il martello di Thor – da Flash Comics #51

Degni del potere

Thor di Johannes Gehrts, 1901 – via commons
Nella mitologia norrena, Thor è il dio del tuono, del fulmine e della tempesta, domini che, invece, in quella greca a noi generalmente più vicina sono (all’incirca) di competenza di Zeus. Tra l’altro, cosa curiosa, il giovedì è in effetti ispirato da entrambe le divinità: Giove, infatti, era il nome assegnato a Zeus dagli Antichi romani, mentre l’inglese Thursday è, letteralmente, il giorno di Thor.
Grazie al personaggio ri-creato da Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby, la sua arma più famosa è il martello, Mjöllnir, che poteva convogliare il potere del fulmine, era in grado di distruggere qualsiasi materiale, se non troppo lontano poteva essere agilmente richiamato nella mano del dio, e, soprattutto, poteva rimpicciolirsi per diventare facilmente portabile.
Il martello, però, non era l’unica arma a disposizione del dio. Questi, infatti, indossava Megingjörð, una cintura invincibile in grado di raddoppiare la forza di chi la indossava (quindi immaginate l’effetto su Thor, già di suo uno degli dei più potenti di Asgard), e Járngreipr, un paio di guanti di ferro necessari per brandire Mjöllnir: senza questi, nemmeno Thor sarebbe stato in grado di sollevarlo.
E già qui c’è una differenza e non da poco con la versione Marvel, sulla quale, grazie a un incantesimo di Odino, pesa un vincolo ben specifico: solo chi risulterà degno potrà sollevare il martello ed ereditare il potere del dio del tuono. Vincolo che, sicuramente, non è presente nella storia di Fox e Naydel che prende le mosse dopo il Ragnarok, evento durante il quale Thor perse la vita dopo aver sconfitto il serpente Miðgarðsormr.
Il martello successivamente passò nelle mani, ovviamente guantate, del figlio Magni, che, proseguendo con il parallelismo con Zeus (anche se non siamo al livello del dio olimpico), non è stato concepito con la moglie Sif, ma con la gigantessa Járnsaxa1.
E poi da lì (torniamo a Flash Comics #51), non si sa come, finisce nelle mani di Freya, una vecchia strega dell’epoca vichinga, che stringe un patto con il navigatore Sven, detto Scarface: lo cederà al guerriero vichingo per metà del bottino che da quel momento in poi conquisterà grazie al martello.
Come succede sempre in questi patti magici, chi stringe il patto, in questo caso Sven, lo viola e ne paga le conseguenze, rimanendo congelato per secoli per poi venire ritrovato dal professore di lingue scandinave Stephen Anderson. Che lo scongela.
Ricorda qualcosa? In effetti è proprio ciò che succede a Capitan America nel 1964 quando viene ripescato dall’oblio della golden age. Questa, però, come si suol dire è un’altra storia.

Sven Scarface riceve ciò che merita – da Flash Comics #51

Torniamo a Jay Garrick. Questi, a causa di un problema fisico, è costretto a combattere contro Sven su una sedia a rotelle, così scopriamo che la supervelocità, proprio come dovremmo attenderci, non è limitata solo ai piedi, ma a tutto il corpo. E soprattutto è in grado di sollevare il martello senza l’ausilio dei guanti di Thor2 (anche se la cosa era possibile pure per Sven). E in effetti, anche senza i muscoli di un dio, un velocista del calibro di Flash sarebbe in grado di generare la forza sufficiente per sollevare un martello di tal fatta sfruttando il moto circolare e la forza centrifuga, applicando una velocità sufficientemente alta da contrastare l’azione della gravità.
In effetti, anche se Naydol non lo mostra, immagino Jay roteare il martello alla stessa velocità del Thor di Kirby più o meno senza grossi problemi.


  1. Informazione che potrebbe essere interessante per tutti coloro che stanno aspettando l’ultima stagione di Ragnarok

  2. Nell’articolo su CBR che mi ha portato a conoscenza questa curiosità, si lascia intendere che ciò avviene grazie alla dirittura morale di Jay, ma questa è una lettura marvelliana del martello di Thor che sarebbe arrivata solo una ventina di anni più tardi 

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