
Topolino #3311: Il grande gioco di Leonardo da Vinci
Quest’anno ricorrono i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci che, come ricordano Cal Howard e Al Hubbard in The return of Goofy da Vinci, è stato artista, scienziato, inventore, ingegnere, costruttore di ponti e molto altro. Per festeggiare questo grande personaggio della storia d’Italia Topolino ha affidato a Bruno Enna la scrittura di una storia in cinque parti che riporta i paperi in Italia sulle orme proprio di Leonardo da Vinci.
Gara d’ingegni
Una commissione giudicatrice italiana ha indetto un grande concorso tra gli studenti di tutto il mondo: rispondere alla domanda “riesci a immaginare il giocattolo preferito di Leonardo da Paperdinci?” Anche nella scuola di Qui, Quo, Qua il concorso produce entusiasmo tra gli studenti e competizione tra gli insegnanti, in particolare Mr McDuck, insegnante dei tre nipotini, e Mr O’Cip. Nel frattempo i tre nipotini, spronati da Paperino, si impegnano nell’ideazione di una fantastica macchina leonardesca per giocare.
L’inventiva di Andrea Freccero, disegnatore di questo primo episodio, produce un macchinario a metà strada tra il proto-elicottero di Leonardo e il suo carro armato il cui acronimo è un riferimento esplicito al romanzo per bambini Il GGG di Roald Dahl.
Enna con questo episodio introduttivo rende in qualche modo esplicito anche uno dei suoi riferimenti per il suo Paperino Paperotto: è lo stesso personaggio, infatti, che rende omaggio a Leonardo affermando esplicitamente che molti dei suoi progetti erano ispirati non solo ad Amazing Papers ma anche al geniale inventore italiano. Ne emerge allora un Paperino esuberante, travolgente e con quella marcia in più, che certo diventa esplicita a causa del suo caratteraccio, ma che va in decisa controtendenza con il papero rassegnato che troppo spesso si era visto nell’ultimo periodo su Topolino.
Così, un po’ grazie a Paperino, un po’ grazie all’impegno dei nipotini, Enna e Freccero riempiono la storia di riferimenti ai progetti di Leonardo e cercano di sintetizzare al meglio il suo genio, riassumendolo alla fine nel momento della vittoria del concorso in due semplici oggetti: la carta e la penna da usare con la prima per scrivere appunti e progetti.
La sintesi perfetta per un protagonista della storia del calibro di Leonardo da Vinci!
Leonardo nei fumetti Disney
Unica pecca nella storia di Enna è proprio la paperizzazione del nome del personaggio storico. Gli autori disneyani italiani, infatti, hanno spesso utilizzato, in particolare per gli omaggi, i nomi reali dei personaggi storici. Nel caso di Leonardo da Vinci il primo esempio che viene in mente è indubbiamente Il segreto della Gioconda di Bruno Concina e Massimo De Vita, prima storia pubblicata della serie de La macchina del tempo, dove peraltro viene suggerito come la logica laterale di Pippo non sia molto distante da quella di Leonardo.
Leonardo compare, poi, questa volta insieme con Sandro Botticelli, in un’altro dei viaggi nel passato di Topolino e Pippo, Il pasticcio nel passato di Carlo Panaro e Corrado Mastantuono, mentre Augusto Macchetto e Salvatore Deiana citano Leonardo ne La scoperta di New York, storia dedicata a Giovanni da Verrazzano ma nella quale si suppone che il geniale inventore aveva ideato una canna-da-occhiale per vedere nel futuro. La curiosità sta nel fatto che, come emerge dai suoi appunti, Leonardo aveva un interesse nelle lenti e a un loro possibile utilizzo astronomico.
A questo breve elenco mi permetto di aggiungere, unica eccezione, la storia di Cal Howard che ha preceduto quella che ho citato in apertura, Leonardo da Vinci, disegnata da Hector Adolfo de Urtiága e Larry Mayer, dove è proprio Pippo a interpretare il geniale artista e scienziato italiano.
La recensione completa del numero verrà pubblicata domenica su DropSea