Flash: Parlare a supervelocità

Flash: Parlare a supervelocità

Abbiamo visto dal punto di vista della fisica alcune imprese mirabolanti dei primi due Flash (afferrare pallottole al volo, correre in piano, in verticale e sull’acqua). Oggi, utilizzando alcune apparizioni di Wally West, il terzo Flash, affrontiamo, invece, un particolare effetto fisico, peraltro fondamentale in astronomia per studiare, tra le altre cose, l’espansione dell’universo, e che gli autori dei fumetti utilizzano spesso quando Flash parla mentre è in corsa.

Chiacchierare con un velocista

da JLA #2 di Grant Morrison e Howard Porter

Quando si tratta di far discorrere Flash ad alta velocità, gli autori più attenti ai dettagli comprimono le parole del supereroe eliminando gli spazi e alcune lettere per dare l’idea di una accelerazione complessiva del personaggio. Vediamo, però, quale sarebbe il comportamento corretto della voce mentre Flash è in corsa.
Un aiuto ce lo fornisce l’effetto Doppler, che ci dice come la frequenza delle onde si modifica in funzione della velocità relativa tra la sorgente che emette le onde e chi le riceve. Per capire il funzionamento dell’effetto Doppler immaginiamo di essere al mare1.
Dalla spiaggia vediamo le onde che arrivano sul suo bordo ad esempio ogni 5 secondi. A questo punto se ci mettiamo a nuotare verso il mare aperto, le onde ci colpiranno in faccia con un periodo inferiore ai 5 secondi, questo perché stiamo andando incontro alla sorgente delle onde, mentre quando torniamo verso la spiaggia le onde colpiranno la nostra nuca con un periodo superiore ai 5 secondi, perché in questo caso ci allontaniamo dalla sorgente. Questo vuol dire che la frequenza dell’onda, essendo il reciproco del tempo, quando ci avviciniamo alla sua sorgente aumenta, mentre quando ci allontaniamo diminuisce.
D’altra parte la lunghezza d’onda, ovvero la distanza tra due creste o due valli dell’onda, essendo proporzionale al periodo di oscillazione dell’onda, diminuisce quando ci avviciniamo alla sorgente e aumenta quando ce ne allontaniamo.

da Flash (vol. 2) #202

Quindi se Flash parla a una persona più lenta di lui, o se una persona ferma si rivolge a Flash, il suono udito dall’ascoltatore sarebbe metallico ed effettivamente le parole sarebbero più vicine una all’altra.
Gli effetti più stranianti, però, si avrebbero quando Flash supera la velocità del suono: in questo caso la sua voce arriverebbe dopo di lui. Superare il muro del suono, però, produce un inconveniente non trascurabile non solo per il rumore prodotto, ma soprattutto per lo spostamento d’aria, sufficientemente potente da rompere i vetri in città, come si vede su Flash (vol. 2) #202 di Geoff Johns e Alberto Dose quando Wally West, privo di memoria e consapevolezza sui suoi poteri, si muove ad alta velocità. Ed è anche per questo che in The New Frontier #2 di Darwin Cooke, Barry Allen si preoccupa di non superare la velocità del suono fino a che non andrà fuori città.


  1. In effetti l’esempio classico è quello della sirena dell’ambulanza o dei pompieri