Si è spento ieri all’età di 90 anni Leone Cimpellin, disegnatore veneto che ha segnato la storia della Nona arte, dal Corriere dei Piccoli a Diabolik e a testate Bonelli come Martin Mystère e Nathan Never. “Dire che è stato uno dei più importanti autori del fumetto italiano è giusto ma mi sembra poco”, afferma su Facebook Luigi Bona, direttore del WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, aggiungendo: “Testate come il mitico Corriere dei piccoli, dagli anni Cinquanta in poi, non sarebbero state così ricche e belle, se Leo non vi avesse iniettato ogni settimana il suo entusiasmo e la sua energia, uniti a capacità grafiche e comunicative eccezionali”.
Nato a Rovigo il 6 giugno 1926, Cimpellin aveva esordito nel mondo del fumetto a vent’anni come assistente di Lina Buffolente. Nel 1949, conosce l’editrice Tea Bonelli, per la quale ridisegna, su testi di Gian Luigi Bonelli, alcuni episodi del personaggio di Red Carson (originariamente “Casey Ruggles”) e realizza le storie di Plutos, sempre sceneggiate da Gian Luigi Bonelli. Nel 1952, collabora a “Pecos Bill” e “Oklahoma”, entrambi scritti da Guido Martina e pubblicati da Mondadori. Dal 1954 inizia a lavorare per il “Corriere dei Piccoli”, creando “Paperone e Fiorello”, “Codinzolo” e “Gibernetta”, ai quali seguiranno “Carletto Sprint”, “Gelsomino”, “Gigi Bizz”, “Tam Tam” e “Nerofumo”. Per l’editore Fasani realizza “Indian Sarge” e “Il Generale McKarty”. Per Mondadori illustra episodi di “Superman”, per Tristano Torelli varie storie di “Pecos Bill” e collabora con Astorina a “Diabolik”. Negli anni settanta firma, con lo pseudonimo di Ghilbert, “Jonny Logan”, l’antieroe scritto da Romano Garofalo e pubblicato dalla Casa editrice Dardo. In seguito collabora con “Supergulp!” e “Più”, mentre, per il “Corriere dei Piccoli”, realizza la trasposizione a fumetti di alcune serie animate come “Lady Oscar”, “Daltanious” e “Ninja Turtles”. Nel 1992 è tra i disegnatori di “Gordon Link”, personaggio creato da Gianfranco Manfredi per la casa editrice Dardo. Dal 1986 collabora con Sergio Bonelli Editore, realizzando alcuni albi di Martin Mystère e Nathan Never.