Primo numero del “nuovo corso” della serie fantascientifica di casa Bonelli, dopo gli sconvolgimenti della guerra d’indipendenza delle colonie avvenuti al termine della saga precedente. Cambiamenti che non sembravano nemmeno tanto rilevanti, ma che in questo Dopo l’apocalisse hanno più rilevanza e maggior presa sul lettore. Anzi, dopo la lettura viene da pensare che, alla fine, tutto quanto letto negli ultimi mesi sia in funzione di questo numero, di questa ripartenza. Medda riprende in mano il suo personaggio e lo fa in maniera molto buona: è un Nathan convincente che si muove in un mondo interessante ed in un’ambientazione urbana, più cupa ed efficace, molto differente rispetto agli orizzonti interplanetari della guerra. Forse più che al personaggio, un po’ di cambiamento serviva agli autori. Buoni i disegni di Olivares, uno dei disegnatori che meglio usa la retinatura, nonostante a volte ne abusi. Bella la copertina di De Angelis, mentre appare molto inferiore quella del prossimo numero (Ettore Gabrielli).