MaxMagnus #1 – C’era una volta un re

MaxMagnus #1 – C’era una volta un re

MaxMagnus #1 - C'era una volta un re(Ettore Gabrielli)

Copertina del volume Star Comicsdi Max Bunker e Leo Cimpellin
Max Bunker Press, gen. 2006 – 132 pag. b/n bros. – 2,20euro
Grazie ad un’ottima accoglienza riservata al monografico uscito con i Classici di Repubblica, la MBP ha deciso di riportare alla luce una serie uscita in formato pocket all’inizio del 1979; MaxMagnus. Proposto inizialmente sotto forma di brevi strisce satiro-umoristiche diviene proprio con questa edizione un fumetto di più ampio respiro che narra le vicende della tirannia nel fantasioso regno di MaxMagnus dove re e amministratore fiduciario fanno a gara per estorcere denaro al popolo oppresso; sullo sfondo il focolare di una futuribile sommossa. La storia sviluppa e diluisce le vecchie strisce ricalcandone lo spunto. Sebbene privo nella parte grafica dell’originale artista Magnus, Max Bunker si avvale dell’apporto di un affermato Leo Cimpellin che fornisce una sua discreta interpretazione dei personaggi. La collana esordisce come Spin Off quasi che l’editore non si attenda una vendita incisiva pur credendo nella importante riproposta qualitativamente degna di nota. (Alberto Camerra)

separatorearticoloSiamo in 11 – Storie di Kappa #131
di Moto Hagio
Star Comics, 2005 – 324 pagg. b/n bros. – 7,00euro

Una storica autrice shojo (come vengono definiti i fumetti giapponesi destinati a un pubblico femminile) alle prese con la fantascienza. Il volume è diviso in tre parti, due racconti principali e alcune scenette comiche con gli stessi protagonisti. La storia che dà il titolo all’albo è la più interessante: un gruppo di aspiranti studenti dell’accademia spaziale sono alle prese con il loro ultimo esame, a bordo di una astronave, ma tra loro c’é un intruso e dovranno scoprirlo per sopravvivere. Buona tensione, ma il finale delude fortemente. Il secondo racconto convince meno, tra intrighi politici e continui ribaltamenti di scena. Una lettura piacevole ma non immancabile. (Ettore Gabrielli)

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