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Tex #729 BIS – Agente indiano (Boselli, Dotti)

21 Luglio 2021
Nel primo albo “bis” dell’epopea texiana, Mauro Boselli e Maurizio Dotti riempiono un altro tassello mancante del passato del ranger.
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Tex_729_bis_coverL’albo “in più” del mensile Tex, in questa estate 2021, è speciale anche nel contenuto. Mauro Boselli può essere ormai definito il “cantore retrospettivo” delle avventure di Aquila della Notte e in questa storia va a riempire un altro spazio vuoto nel mosaico che è il passato del Ranger e che, negli ultimi anni, sta diventando sempre più chiaro e completo.
Stavolta, il racconto non si spinge ai tempi del giovane eroe raccontato ogni mese in Tex Willer bensì si ferma al tempo in cui il ranger ha accantonato momentaneamente la stella per occuparsi del giovane figlio Kit, rimasto orfano di madre, e concentrare tutto se stesso nel ruolo di capo bianco della nazione Navajo.
Usando il classico escamotage narrativo del racconto intorno a un tavolo, Boselli ci narra come e quando Tex sia diventato l’agente indiano del governo presso i Navajo, in una storia in cui è il cast numeroso ed efficace di antagonisti e comprimari ad arricchire una trama che, pur nelle tante variazioni prodotte negli anni, vede sempre l’eroe trionfare alla fine.
Eppure, proprio la cesellatura caratteriale dei vari personaggi diventa il succo del racconto: essi appaiono vivi e credibili e la lettura si accende di conseguenza.
Maurizio Dotti asseconda la sceneggiatura nella composizione delle tavole suggerita da Boselli e impreziosisce le vignette con giochi di ombre piene e tratteggiate, che esaltano panneggi e volti, primo fra tutti quello di Tex, reso più giovane rispetto ai lineamenti della maturità, ma ben differenziato rispetto all’eroe ventenne di Dotti nelle copertine di Tex Willer.

Abbiamo parlato di:
Tex #729 BIS – Agente indiano
Mauro Boselli, Maurizio Dotti
Sergio Bonelli Editore, luglio 2021
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40 €
ISSN: 977261146104410006

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David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

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