Difficile non leggere questa parodia di 300 – fumetto di Frank Miller e in seguito film diretto da Zack Snyder – senza ripensare a quella fatta da Leo Ortolani in 299+1. Un paragone decisamente ingombrante.
Ma anche senza prendere in considerazione cotanto confronto, il fumetto di Enrique V. Vega resta un’opera debole e piuttosto fredda. Va dato atto all’autore di cercare qualche effetto umoristico non scontato, inserendo elementi che non si limitino alla battuta lampo o ai doppi sensi, ma puntino a costruire sketch più complessi. Nonostante questo il risultato è modesto, con mancanze di ritmo imperdonabili per un fumetto comico.
L’impressione è di un lavoro fatto per “dovere”, per trovare nuovi film e personaggi da sfruttare per i “testoni”, marchio di fabbrica dello stile di Vega, che vanta già decine di parodie pubblicate negli anni. Là dove Ortolani ha i personaggi con la faccia da topo, l’autore spagnolo ha personaggi deformed dalla testa grande e il corpo da bambino. Purtroppo, oltre questo, il disegno non si distingue per una particolare padronanza del mezzo, né come segno né come ricerca di effetto scenico o di costruzione della tavola.
Probabilmente questo stile ha i suoi estimatori e può incontrare i gusti di tanti lettori, ma l’impressione è di un’opera che, sotto la superficie, ha ben poco altro. Pensando a questo, il paragone con Ortolani, con la sua ricerca grafica sul segno, sulle ombre e sulle inquadrature, e la sua abilità narrativa capace di unire umorismo e tragedia nel giro di una vignetta, si fa veramente impietoso.
Abbiamo parlato di:
600
Enrique V. Vega
001 Edizioni, 2015
Traduzione Antonio Scuzzarella
32 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90€
ISBN: 9788897846208