Daigo Agawa è un agente di polizia che viene trasferito assieme alla moglie e alla figlia in uno sperduto villaggio tra le montagne giapponesi. Un paese isolato e chiuso, un trasferimento che tra le righe suona di fuga o di punizione per l’agente, il cui passato sembra nascondere qualcosa di poco chiaro. Ma i misteri principali riguardano il paese di Kuge, a partire dal destino del poliziotto in carica prima di Daigo, scomparso senza lasciare traccia ma solo un messaggio: gli abitanti del villaggio sono dei cannibali. Nel primo volume il dubbio viene portato avanti in maniera che il lettore sia portato a credere davvero a questa ipotesi, mano a mano che
approfondisce la conoscenza del clan Goto, una famiglia violenta, chiusa e sospetta.
La tensione si mantiene alta per tutto questo primo episodio, con i pochi momenti di calma nei quali comunque aleggia una atmosfera inquietante di minaccia incombente. I disegni di Masaaki Ninomiya sono fortemente realistici, pur non rinunciando a esasperare le espressioni per rendere più forti certi momenti. Le linee sono spesse, pesanti, rendendo i personaggi ancora più grevi e ingombranti. L’uso dei retini è abbondante e non serve solamente per evidenziare le ombre o le luci, ma per distendere un velo di cupezza nelle vignette e aumentare il senso di disagio per le situazioni narrate. Con tanta carne già messa al fuoco in questo primo volume, portare avanti la storia per altri dodici sembra difficile senza allungare il brodo, sarà interessante capire se invece l’autore ha altre sorprese in serbo.
Abbiamo parlato di:
Gannibal #1
Masaaki Ninomiya
Traduzione di Antonio Tange
001 Edizioni/Hikari, ottobre 2021
217 pagine, brossurato, bianco e nero – 7,00 €
ISBN : 9788871821924