“Uno scrigno pieno di invenzioni preziose come gioielli”, afferma il celebre attore e cabarettista Lello Arena nella prefazione a Topolino Gold Edition, nuovo volume della collana che Disney/Panini Comics dedica agli sceneggiatori di rilievo al lavoro su Topolino e che, come da titolo, sfoggia un’elegante cromatura in oro.
Troviamo Lello Arena ad introdurre la raccolta perché il protagonista è Francesco Artibani, con il quale negli anni ʼ90 il comico napoletano ha scritto a quattro mani diverse storie Disney.
E non poteva che essere lui il terzo autore di questa serie di volumi, inaugurata dalla Black Edition su Tito Faraci e proseguita con la Platinum Edition dedicata a Casty. Da quando nel 2011 Artibani è tornato a scrivere fumetto Disney dopo svariati anni di lontananza, ha sfornato una serie di storie di un certo peso: da Moby Dick alle due avventure con Topalbano, fino ad arrivare al ritorno di PK.
Ma quelle “invenzioni preziose come gioielli” che elogia Arena non si rintracciano solo nella produzione recente dello sceneggiatore romano: questa raccolta ha modo di dimostrarlo attraverso una selezione che riserva maggior spazio a storie scritte tra gli anni ʼ90 e i primi 2000, decidendo di rappresentare la produzione più recente solo tramite due storie.
Questa scelta, effettuata da Artibani stesso, non deve disorientare o deludere, ma anzi permette al lettore di vedere le qualità di scrittura che già l’autore aveva saputo esporre vent’anni fa.
In questo senso spiccano senz’altro Zio Paperone e il campione in affitto, Paperinik e la fortuna sotterranea e Amelia e il segreto di Babbo Natale, un terzetto di storie significative sotto diversi aspetti.
La prima mostra un Artibani intelligentemente satirico: la versione papera del calciatore Ronaldo (all’epoca appena approdato all’Inter e riconosciuto generalmente come un fenomeno del calcio) viene sfruttata per le sue doti da un Paperone ben poco incline ai valori sportivi, che acquista il calciatore non per la sua squadra ma per metterlo a disposizione delle altre società, che potranno letteralmente affittarlo per una o più partire di campionato. La sceneggiatura riesce ad essere molto divertente per le conseguenze a cui uno spunto del genere può portare, e accusa sottilmente un sistema calcistico sempre più rivolto al profitto economico e meno all’agonismo e alla sportività, critica che a distanza di anni rimane ancora attuale.
La storia di Paperinik rappresentava il ritorno del personaggio sulle pagine di Topolino, dopo svariati anni in cui il supereroe viveva le sue avventure sul mensile a lui dedicato e sullo spillato PKNA.
Per l’occasione Francesco Artibani riprende la connotazione da “diabolico vendicatore” delle origini, dato che Paperinik interviene per punire l’ingordigia di Paperone e Rockerduck, tutelando i ragazzini di Paperopoli che sarebbero finiti all’interno dei loschi giochi dei due miliardari. La storia funziona molto bene, grazie alle trovate umoristiche che abbondano senza gettare l’intreccio in burletta e all’uso sapiente dei personaggi.
L’avventura natalizia di Amelia, firmata in coppia con Lello Arena, ripropone insieme alla fattucchiera anche la sua assurda famiglia, inventata proprio dalla coppia di autori qualche anno prima. Come afferma lo stesso Artibani, la famiglia è un ingrediente classico della commedia: affiancare ad Amelia dei personaggi così grotteschi porta ad avere storie dalla grande carica comica, ma lo spessore della strega che ammalia e del papero più ricco del mondo portano nella storia anche la componente avventurosa, rendendo questa avventura (come le altre del ciclo) un buonissimo esempio di fumetto Disney.
Alle matite di questa storia, così come del Campione in affitto, troviamo Silvio Camboni: il suo stile a tratti spigoloso permette di avere dei personaggi quasi caricaturali e che proprio per questo riescono a trasmettere la comicità delle situazioni grazie all’espressione dei propri visi. Giorgio Cavazzano disegna invece la storia di Paperinik, realizzandola con la consueta perizia che si riscontra soprattutto nel mare di monete che aleggiano su tutto il racconto.
Sempre a proposito della componente grafica, Alessandro Barbucci si dimostra il disegnatore ideale per le tre storie della miniserie La Banda Bassotti qui riproposte: Artibani le realizza strizzando l’occhio ai cortometraggi d’animazione, dove abbondano gag slapstick e situazioni veloci e movimentate. L’indole dei Bassotti è l’ideale per queste brevi storielle, e così anche il tratto morbido e dinamico di Barbucci, ma ciononostante permangono alcune perplessità sul loro inserimento in questa raccolta, per quanto mostrino lo stile dello sceneggiatore alle prese con brevi sketch a fumetti.
Un’altra scelta che appare poco azzeccata è quella di Mickey’s Movie Parade: Oro, nella quale viene mostrato un immaginario cortometraggio perduto di Topolino ambientato nel Klondike della corsa all’oro. Corrado Mastantuono crea tavole molto piacevoli dove grande cura è riservata ai personaggi e al loro look, ma la storia appare poco originale, mettendo in campo i vari cliché utilizzati in questa ambientazione, e la storia non scorre come dovrebbe.
Si comprende invece la presenza di Zio Paperone e il viaggio della moneta, in quanto prima storia Disney scritta da Francesco Artibani: si tratta di un racconto affettivamente importante per l’autore, dotato di un impianto molto classico ma piacevole da leggere, anche grazie ad alcune soluzioni narrative meno banali di quello che ci si potrebbe aspettare e ai disegni di Guido Scala, che sfoggia il suo stile raffinato.
Chiudono il volume, come anticipato all’inizio, due storie più recenti.
Zio Paperone e la sequoia del capitano ha segnato il ritorno di Francesco Artibani su Topolino, nel 2011: è una classica caccia al tesoro di Paperone con nipoti al seguito, ma lo spunto risulta molto originale considerando che invece di una mappa il protagonista intende usare… i ricordi degli alberi che avrebbero visto dove è stato sepolto il bottino di un vecchio pirata. L’originalità del plot, l’umanità che lo Zione sa dimostrare e i dialoghi brillanti rendono la storia tutto sommato semplice, un racconto davvero piacevole da leggere e rileggere.
Francesco Artibani punta molto sull’anima dei personaggi, li prende sul serio e sa quali corde toccare per renderli vicini anche alla sensibilità dei lettori, grandi e piccoli. Porta grande rispetto ai characters disneyani e a chi legge le sue storie, e questo approccio trova il suo massimo esempio in Zio Paperone e l’ultima avventura, una lunga storia in quattro parti dove i più grandi nemici di Paperone – Rockerduck, Amelia, i Bassotti e Cuordipietra Famedoro – si uniscono per sconfiggere definitivamente il vecchio papero. È quando ci riescono che i giochi si fanno interessanti, perché l’autore analizza lo spirito di Paperone di fronte ad una pesante disfatta: la capacità di incassare il colpo ma anche quella di rialzarsi, e soprattutto la consapevolezza dell’importanza dei suoi legami famigliari.
Il recupero di Cuordipietra Famedoro, apparso pochissime volte nelle avventure made in Italy, rende ancora più interessante il progetto, arricchendo l’universo paperoniano di istanze ricche di spunti.
Alessandro Perina è il disegnatore di entrambe queste ultime storie: il suo tratto deriva da Cavazzano ma viene rielaborato, offrendo uno stile ormai riconoscibile e molto adatto all’attuale Topolino, morbido e piacevole ma anche ricercato e allo stesso tempo fedele agli esempi più classici, come dimostra il volto di Famedoro, che nelle espressioni è ripreso direttamente da quello modellato da Carl Barks, il creatore del personaggio.
Topolino Gold Edition presenta quindi alti e bassi nella selezione delle storie contenute: la selezione poteva probabilmente essere migliore, ma le storie significative sono la maggioranza rispetto a quelle che possono destare qualche perplessità.
Il volume rappresenta un tassello importante per comprendere il fumetto Disney e per seguire la carriera di Francesco Artibani, anche grazie alle pagine scritte dall’autore stesso che introduce ogni singola storia, spiegandone brevemente la genesi e contestualizzandola.
La cura dedicata alla raccolta è di rilievo, così come si plaude a queste iniziative che rendono onore agli autori del settimanale Disney.
Abbiamo parlato di:
Topolino Gold Edition – Speciale Disney n. 68
Francesco Artibani, AA.VV.
Disney-Panini Comics, marzo 2015
370 pagine, brossurato, colori – € 7,90
ISSN: 9 771123 884907 50068