The Rat-Man’s Countdown #3: Aima

The Rat-Man’s Countdown #3: Aima

Prosegue la colonna sonora della fine che Leo Ortolani sta orchestrando per Lo Spazio Bianco: in questo terzo episodio focus su Aima.

Aima

A rose is a rose is a rose is a rose

Aima

 

“Pensando ad Aima, come film direi HO SPOSATO UNA STREGA, con Veronica Lake, per via che è stata un po’ la mia prima fiamma cinematografica, piccolina e bellissima… proprio come Aima.
Come colonna sonora metterei un bel STAR TREK FIRST CONTACT, per via del fatto che si parte verso scoperte mai raggiunte prima. E poi una canzone: LA DONNA CANNONE di De Gregori, per via dell’amore struggente che se ne vola via…”

Leo Ortolani

 

I married a witch (René Claire, 1942), trailer originale

Star Trek: First Contact Soundrack (Jerry Goldsmith, 1996)

La donna cannone (Francesco De Gregori, 1983)

 

Chi è Aima

Aima è un personaggio fra i più misteriosi dell’intera saga di Rat-Man. Nominata per la prima volta nel numero 10 della serie, L’incredibile Ik, (dove però non viene rappresentata) rimane lungo il tragitto ventennale del personaggio creato da Leo Ortolani poco più di un’impressione sfuggente che il lettore non riesce a cogliere a pieno.

Recentemente, nel numero 113, Il Rat-Man, ne abbiamo visto il volto mentre, proprio con quest’ultimo  numero 115, Il dubbio, abbiamo cominciato a capire che nel rapporto che lega lei e l’eroe col muso da scimmia e le orecchie da topo c’è molto di più di quanto possiamo immaginare.

Aima e Rat-Man

La somiglianza con il grande amore di Rat-Man, quella Thea conosciuta e subito scomparsa nel terzo episodio, La minaccia verde, ha fatto sorgere più di un dubbio nella mente dei lettori ma ancora l’autore non ha svelato pienamente queste coincidenze d’immagini, sentimenti e volti.

Ad oggi sappiamo solo che quell’ Incredibile Ik che tanti anni fa portò scompiglio nelle Città Senza Nome urlando a gran voce il nome di Aima, non è altro che una parte dell’inconscio di Rat-Man, e precisamente l’Amore. La rappresentazione del laboratorio di Altrove dove anni fa lo vedemmo auto-ibernarsi in attesa del ritorno della sua amata poi è molto simile a come oggi Ortolani ci mostra l’interno della coscienza del nostro eroe e questo non fa altro che stimolare altre domande.

IK

L’ultimo indizio è rappresentato dalla caduta di Rat-Man nelle mani dell’Ombra (Rat-Man #105), quando l’eroe, convinto di aver sconfitto per sempre il suo letale nemico, crede di scorgere Thea in mezzo a una folla ma passandole a fianco si accorge che non è lei. Thea è morta davvero molti anni addietro e la donna che si trova davanti porta lo stesso volto ma non emana quel profumo di rosa con cui la ricorda e che gli avrebbe permesso di riconoscerla ovunque.

Questa frattura “animica” lo riconsegnerà istantaneamente all’Ombra, in uno dei momenti più dolorosi dell’intera narrazione ortolaniana e al lettore rimarrà solo l’impressione di un volto che ricorda molto quello di Thea ma che non è il suo. La saga di Rat-Man sta volgendo al termine e ogni nuova rivelazione sembra cambiare radicalmente tutto ciò a cui eravamo abituati. Parafrasando l’adagio del Vecchio della Montagna: “Nulla è reale, tutto può accadere”.

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