Per accompagnare la saga di Rat-Man verso la fine annunciata dal suo autore Leo Ortolani e per fargli così un piccolo omaggio, abbiamo pensato di varare una serie di 10 articoli (uno per ogni mese pari fra un’uscita di Rat-Man e l’altra) da qui fino al Settembre 2017, data stabilita per la fine della serie.
Ogni articolo sarà dedicato a un personaggio centrale della saga che ha avuto nel numero appena pubblicato una certa rilevanza. In ogni articolo Leo Ortolani, con grande disponibilità, ci indicherà una musica, una canzone o una colonna sonora legata al suo personaggio e lo stesso farà con un film.
Cominciamo dunque in occasione di Rat-Man #113 – Il Rat-Man con:
Il Rat-Man
Moby Dick nella pancia di Pinocchio
“Se dovessi associare una colonna sonora a IL RAT-MAN, ne avrei diverse, tutte legate all’arrivo di una minaccia enorme e incombente, come l’arrivo degli alieni nella soundtrack di INDIPENDENCE DAY di David Arnold. Mentre il film è senz’altro TERMINATOR. Il primo, quando Arnold faceva davvero paura.”
The darkest day (David Arnold, Indipendence day soundtrack, 1996)
https://www.youtube.com/watch?v=lHz95RYUbik
Terminator -trailer- (James Cameron, 1984)
Chi è Il Rat-Man
Il Rat-Man è lo spirito che anima Rat-Man. Un immenso uomo vestito da topo, ben più muscoloso, prestante e forte del protagonista stesso che, quando l’eroe è in grande difficoltà, si manifesta e prendendo il suo posto risolve la situazione. Il Rat-Man (con l’articolo) è l’essenza dell’essere supereroe di Rat-Man (senz’articolo), è la sua forza nascosta, il suo “superpotere”.
O così almeno sembrava nei primi episodi in cui apparve (Rat-Man Collection #45). A poco a poco poi, quella che sembrava l’ultima risorsa, la forza disperata, cominciò ad assomigliare sempre più alla forza della disperazione, all’illusione del potere. La forza si trasformò in violenza (Rat-Man Collection #57-60) e Il Rat-Man cominciò a svelare un lato più pericoloso della sua essenza, dannoso in primo luogo per Rat-Man che forse non era il suo padrone ma solo il suo involucro, forse la sua vittima.
L’immagine di Pinocchio nella pancia della balena si rivolta in questa bella intuizione narrativa di Ortolani, dove l’enorme cetaceo è nascosto nelle viscere del burattino e dove l’ossessione di Rat-Man di essere un supereroe trasforma Il Rat-Man nell’antonomasia dell’ossessione che corrompe e può portare alla follia o alla morte: Moby Dick, la balena bianca.
Negli albi più recenti della creatura di Ortolani infatti scopriamo che L’ombra, la nemesi assoluta del Ratto che nelle parole del suo autore è “il nemico dell’umanità, il Bene che non è il Bene, il politicamente corretto che nasconde solo una mancanza vera di attenzione verso l’altro, l’utilizzo delle parole per ingannare i deboli e gli ultimi”, ha un legame profondo con il topo e addirittura lo sconfigge o per meglio dire lo seduce, vincendolo (Rat-Man Collection #105) e si incarna proprio ne Il Rat-Man.
Ora come ora non ci è dato sapere cosa succederà. Sappiamo solo che Il Rat-Man/Ombra vaga per la Città Senza Nome come un Dio Satanico (Rat-Man Collection #113) e si nutre delle sofferenze e del male inflitto. La balena ha fagocitato il suo involucro e così Ortolani, Omero con gli occhiali, ci prende per mano e ci accompagna verso la fine. Il giorno dell’indipendenza sembra non esser stato mai così lontano.