In oltre 60 anni di storie, le origini di Supergirl sono state raccontate (e modificate) numerose volte, attraversando diverse incarnazioni, morti (Crisi sulle Terre Infinite del 1985) e rinascite, come quella di Peter David a fine anni ’90 oppure il Rerbirth di Steve Orlando nel 2016.
Gestire un personaggio come la giovane kryptoniana presenta non pochi nodi da risolvere: per esempio, quale delle tante versioni/origini scegliere di raccontare; dare una chiave di lettura diversa rispetto ai precedenti autori; trovare, infine, un motivo di interesse che spinga il lettore a seguire un’eroina che, nonostante un’onorevole carriera editoriale, è sempre stata considerata una versione femminile di Superman che, in quanto tale, ha ben poco di interessante da dire rispetto all’Uomo d’Acciaio.
Ma nel 2021, con la maxiserie in otto episodi Supergirl: Woman of Tomorrow, lo sceneggiatore Tom King – non nuovo a questo genere di sfide – ci propone una lettura fuori dai canoni conosciuti per il personaggio, tanto intelligente quanto, per certi versi, bizzarra. Imposta prima di tutto una differente declinazione di Kara Zor-El che tiene però conto di tutte le sue precedenti versioni cardine: da quella solare e positiva di Jim Mooney a quella più strutturata di Carmine Infantino e Bob Oksner, fino alla versione moderna di Kurt Schaffenberger dei primi anni ’70.
Questa caratterizzazione viene poi inserita in un contesto frutto della più totale e libera contaminazione narrativa e concettuale. La donna del domani è tutto fuorché una storia di supereroi: è una fusione di più generi che ha come suo fulcro il viaggio di scoperta e formazione di se stessi, intrecciandosi con Space Opera, Fantasy, Western e Vegeange story.
La trama ha un incipit semplice: una giovane aliena intende vendicare il padre assassinato da un bandito spaziale e chiede aiuto a Supergirl. Kara Zor-El decide con riluttanza di aiutarla, colmando la sua mancanza di uno scopo nella vita e intraprendendo un viaggio attraverso la galassia che cambierà entrambe per sempre. Chiarissimo il riferimento al film/romanzo “Il Grinta”, presentando il medesimo plot con tanto di voce narrante della giovane Ruthye che, da adulta, ripercorre le tappe della sua odissea insieme alla ragazza d’acciaio.
Quest’ultima presenta un profilo psicologico e caratteriale per certi versi inedito: King la descrive come un crogiuolo di sensibilità, ironia, generosità, coraggio e, soprattutto, resistenza alle avversità e forza di volontà che l’autore esprime (neanche troppo velatamente) come nettamente superiori a quelle del famoso cugino. Lo sceneggiatore arricchisce poi la linea di sviluppo narrativo suddividendo il viaggio in numerose tappe in altrettanti mondi che scandiscono la progressiva evoluzione del rapporto tra Kara e Ruthye. Un percorso introspettivo costruito grazie sia a dialoghi empatici e sofisticati, sia a sottotrame con dinamiche e personaggi che consentono lo svolgimento della trama orizzontale nonché la crescita delle due protagoniste.
La struttura del racconto dà poi alla disegnatrice Bilquis Evely (un talento da tenere d’occhio) l’occasione per sfoderare tutta la sua bravura e creatività, realizzando con cura minuziosa tecnologia, città e mondi alieni che sembrano ispirati a quella fantascienza europea, barocca e pop esplosa in riviste come Métal Hurlant e 2000AD Comics. Un lavoro di pregevole fattura dove trovano perfetto equilibrio elementi concettuali e strutturali tipici tanto del fumetto europeo quanto di quello americano, tra rimandi letterari e una sontuosa costruzione delle tavole. Sfogliando le pagine si nota infatti una contrapposizione stimolante tra lo storytelling dinamico attentamente costruito delle vignette e un’impostazione grafica che rimanda apertamente non solo alle opere di Moebius, ma anche al Flash Gordon di Alex Raymond e il Lone Sloane di Philippe Druillet.
Tom King e Bilquis Evely consegnano ai posteri un ritratto intenso e inaspettato di Supergirl, al centro di una lettura originale e intelligente che Panini ha recentemente riproposto in versione pocket, il cui formato ridotto non va a compromettere la resa degli splendidi disegni.
Abbiamo parlato di:
Supergirl: La donna del domani – DC Pocket Collection
Tom King, Bilquis Evely
Traduzione di Sveva Scaramuzzi
Panini Comics, 2024
216 pagine, brossurato, colori – 9,90€
ISBN: 9788828797562
DI SUPERGIRL: LA DONNA DEL DOMANI ABBIAMO GIA’ SCRITTO ANCHE QUI:
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