Il Giappone è alle prese con un surriscaldamento climatico anomalo, ma non sembra essere la cosa più strana in atto: lo spunto viene infatti messo da parte nel giro di poche pagine per concentrarsi sul destino del giovane Ie, che viene rapito e trasferito in una sorta di macello per essere umani. Qui le persone vengono drogate e messe forzatamente all’ingrasso per diventare cibo destinato a esseri mostruosi, o usate come animali da riproduzione dopo averle private del raziocino.
Starving Anonymous è un manga che gioca al rialzo pagina dopo pagina, portando il lettore dentro a una sequenza ininterrotta di orrori e visioni truculente, un espediente che funziona nel creare ansia e curiosità per scoprire fin dove potranno spingersi gli autori. Se il protagonista con le sue reazioni confuse rappresenta bene lo spaesamento che tocca anche il lettore, vista la situazione, i suoi bizzarri compagni di fuga rovinano la sospensione dall’incredulità con comportamenti irreali e sopra le righe, un atteggiamento che non è nemmeno eroistico nel senso stretto del termine ma quasi divertito.
I disegni di Kazu Inabe sono dinamici e realistici e puntano forte sulla rappresentazione delle creature aliene e sul disgusto provocato da certe situazioni, ma risultano di contro un poco anonimi, con scarsa personalità nel delineare i personaggi. Il dubbio è se, oltre all’elemento shockante, gli autori sappiano infondere motivi di interesse nella loro opera con lo sviluppo di una storia solida e strutturata, o se si limiteranno a immaginare orrori sempre più disturbanti.
Abbiamo parlato di:
Starving Anonymous #1
Kengo Mizutani, Yuu Kuraushi, Kazu Inabe
Traduzione di Marco Franca
Star Comics, luglio 2019
192 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90 €
ISBN: 9788822614968