1931. New York. Stanno per essere battuti all’asta alcuni pezzi dei lasciti di Jonathan Harker. Nello stesso momento, e nello stesso edificio, l’abile ladro James Finnigan tenta un colpo proprio per rubare quei preziosi argenti. Tentando la fuga, Finnigan si imbatte in una cassaforte nella quale giace un lingotto d’argento assieme al diario di Harker, scoperta che lo porterà a imbastire una caccia a un antico tesoro.
Il nome di Jonathan Harker non è casuale, si tratta proprio del protagonista del Dracula di Bram Stoker: nell’universo creato da Stephan Franck (già regista, animatore e storyboarder per il cinema) i personaggi del celebre romanzo sono realmente esistiti, e la particolarità di questo esordio risiede appunto nell’intuizione dell’autore di accostare la leggenda di Dracula con una heist-story1 votata all’avventura dai toni fortemente ironici.
Finnigan è infatti caratterizzato come un classico ladro svelto nei modi e dall’ego molto sviluppato, ed è la voce narrante che introduce direttamente al centro dell’azione e poi accompagna il lettore nel dipanare l’intreccio.
La narrazione è ben scandita grazie al buon senso del ritmo di Franck, che, dopo il primo capitolo tutto votato all’adrenalina, allenta la tensione spiegando la trama in maniera chiara, senza annoiare o scadere nella didascalia, piegando in maniera convincente gli elementi e i personaggi del capolavoro di Stoker alle esigenze del suo racconto. In verità, dal punto di vista dell’intreccio, l’espediente utilizzato per far sì che Finnigan perda il tesoretto accumulato con i soci lungo anni di colpi appare forzato e, vista la sua centralità nello sviluppo della vicenda, avrebbe meritato una miglior gestione.
Un altro appunto può essere mosso sul personaggio di Rosalynd Sledge (nipote di Van Helsing). La sequenza che la presenta è graficamente accurata e coinvolgente, ma a questo non fanno da contraltare scelte narrative adeguate. Trattandosi di una co-protagonista, nonché del personaggio di copertina, ci si poteva aspettare una costruzione migliore delle circostanze che portano Finnigan a incontrarla; le sue motivazioni poi, e la facilità con cui si imbarca nell’avventura sembrano trattate in maniera frettolosa.
Si tratta comunque di lacune che non inficiano lo sviluppo della storia e che possono essere colmate nel corso della narrazione, vista anche la tendenza dell’autore all’utilizzo di flashback e lunghe sequenze di racconto.
Il riverbero dell’attività cinematografica di Franck è evidente dalla prima all’ultima pagina di Silver, e trova conferma anche nelle interessanti note dell’autore in appendice al volume, che svelano curiosità sul processo creativo.
L’impianto delle tavole si caratterizza per la struttura complessa e varia, oltre che per l’eccellente studio delle inquadrature e degli angoli di ripresa, esaltato nelle ampie vignette a campo lungo, spesso contraddistinte da prospettive accidentali. Proprio nelle situazioni di ampio respiro, il tratto preciso di Franck, assieme alle campiture di nero piene e a un uso dei retini non invasivo, sembra venire fuori al suo meglio, laddove nelle fisionomie e nella gestione delle scene di dialogo non si ravvisa la stessa perizia.
Da segnalare la suggestiva sequenza (pp. 68-74) caratterizzata da una serie di vignette a tutta pagina che raccontano la leggenda sul tesoro, utilizzando lo stile particolare dei balloon di Finnegan. Concettualmente, infine, alcuni elementi come gli abiti e i gadget tecnologici appaiono anacronistici rispetto all’epoca in cui si svolge l’azione.
Chiudendo il volume, che raccoglie i primi tre capitoli del progetto, si rimane soddisfatti: Franck ha mescolato abilmente diversi generi e il cocktail che ne è risultato è soddisfacente e invoglia alla prosecuzione della lettura, avendo fornito la quasi totalità degli elementi necessari a godere appieno degli sviluppi a venire; il tutto in una cornice grafica molto azzeccata e dal forte impatto visivo.
Franck è attualmente al lavoro sul settimo dei dodici comic book previsti per completare la storia. I primi due volumi di questa edizione, portata in Italia da ReNoir, hanno entrambi visto la luce dopo il successo di una campagna promossa su Kickstarter, e negli Stati Uniti sull’etichetta Dark Planet Comics, creata dallo stesso Franck.
Abbiamo parlato di:
Silver vol. 1
Stephan Franck
Traduzione di Fabio Bernabei
ReNoir, ottobre 2016
112 pagine, brossurato, bianco e nero – 12,90 €
ISBN: 9788865671399
Si definisce con heist un particolare sottogenere del crime che si contraddistingue per l’attenzione riservata alla pianificazione e all’esecuzione di un furto. ↩