Giunti all’ottavo numero, la creatura di Bruno Enna convince sempre più. A conti fatti questo “Bordertown” non è altro che la seconda parte di una storia doppia iniziata il mese scorso, e che si conclude con un happy end forse scontato, ma gestito in maniera perfetta.
Il valore aggiunto di questo albo (probabilmente il migliore sin’ora uscito della serie) è proprio la caratterizzazione di Saguaro. Seppur in lui rimane una forte percentuale dell’eroe risoluto e dai pugni di ferro, dall’altra Enna mostra i suoi tormenti, i suoi sensi di colpa, causati dal rapporto conflittuale col padre, particolare che lo accomuna al piccolo Miguel (come Enna mostra in una toccante pagina finale). L’unica cosa che non funziona è probabilmente il personaggio che dovrebbe esser l’antagonista principe della serie: Cobra Ray non sembra assolutamente all’altezza di Saguaro. Sotto questo aspetto speriamo che Enna trovi una soluzione più efficace.
Alle matite abbiamo Paolo Armitano, che finalmente conferisce la giusta dose di dinamismo e personalità alla storia e alza il livello qualitativo dell’apparato grafico della serie, fin qui caratterizzato da scarsa personalità (dei singoli autori e, di riflesso, della serie) e debolezza di impatto.
Abbiamo parlato di:
Saguaro #8 – Bordertown
Bruno Enna, Paolo Armitano
Sergio Bonelli Editore, Gennaio 2013
98 pagine, brossurato, bianco e nero – €2,90
ISBN: 9772280151000
Harpo
2 Febbraio 2013 a 09:28
Non concordo sulla scarsa debolezza dei disegnatori, il numero precedente c’era Siniscalchi di cui ho un’altissima considerazione. Purtroppo le testate Bonelli hanno tutte un livello di caratterizzazione del segno che si distingue poco da una serie all’altra, e Saguaro purtroppo non fa differenza…