Napoleone Di Carlo, nato dalla felice penna (e matita) di Carlo Ambrosini, è un ex poliziotto, attualmente proprietario dell’hotel Astrid di Ginevra. Nonostante l’impiego tutto meno che avventuroso le sue storie bimestrali pubblicate da Bonelli Editore non mancano di azione, mistero e emozioni. Un personaggio sicuramente particolare quello di Napoleone: appassionato di entomologia (lo studio degli insetti) e di letteratura, condivide la sua vita con tre figure provenienti dalla sua fantasia, Lucrezia, Scintillone e Caliendo; tre prodotti della mente, che a loro volta vivono storie parallele a quelle del loro creatore, in un luogo “al di sopra degli stagni, delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nuvole, dei mari, al di là del sole, dell’etere e dei confini della sfera stellare”, dove tutti i miti, gli archetipi, i sogni e gli incubi dell’umanità vivono seguendo le rigide, assurde e aggirabili leggi della burocrazia. Una serie sospesa in un genere non ben definibile, tra noir, mitologia, psicologia, avventura ed ironia. Insomma, un prodotto d’autore, colto e ben costruito.
Paolo Bacilieri sembra muoversi tra i due mondi di Napoleone con passo lieve e complice di chi, di entrambi, conosce bene il cammino. Come se fosse a casa sua. Nato a Verona meno di quaranta anni fa, è sicuramente il meno “bonelliano” degli artisti che lavorano per la storica casa editrice, e dopo un “rodaggio” in cui i suoi disegni accompagnavano i testi di Ambrosini, ha iniziato a scriversi da solo le storie da lui illistrate, dimostrando di essere uno degli artisti più interessanti della scena italica sia a livello grafico che narrativo. Sicuramente merita il recupero il resto della sua produzione, da Barokko a Durasangra, da Venezia