La fine delle scuole superiori segna sempre un momento di grande cambiamento. Sia che si scelga di lavorare o proseguire gli studi, è il passaggio che segna per molti l’inizio della vita adulta.
Un salto nel buio, come lo definisce anche Pietro B. Zemelo nel suo Magnifico, nel quale mette l’accento proprio sulla vita degli universitari. Come tutti sappiamo, l’università è un cocevo di situazioni imbarazzanti: a volte si cambia città, si conoscono persone nuove, ci si confronta con un ambiente completamente diverso, si affrontano le prime vere responsabilità… spesso con risultati tragicomici.
Magnifico nasce nel 2013 come strip online che racconta le (dis)avventure di tre coinquilini in diverse fasi della loro carriera di studenti universitari: Alessio, una matricola, Oscar, un laureando e Luca, ancora disoccupato nonostante il master. Ognuno con il suo carattere, le sue ossessioni, ma tutti accomunati dall’amicizia e dall’inevitabile tendenza a perdere tempo.
La prima raccolta è uscita nel 2014 (e sarà ristampata a breve con degli extra aggiuntivi), e la seconda, che abbiamo avuto occasione di leggere in anteprima, è in procinto di essere presentata.
Zemelo, da poco divenuto sceneggiatore per Disney (ne abbiamo parlato qui) in questa seconda occasione conferma di essere maturato sia come narratore che come disegnatore. I tre protagonisti, dai primi episodi, sono cresciuti e si rendono conto di non essere più dei ragazzi, ma di dover prendere in mano le redini della loro vita. Alle gag si mescola quindi una trama più definita, con un risultato equilibrato, affrontando tematiche in cui è facile rispecchiarsi. Tra l’inevitabilità di crescere, gli amori non corrisposti, vecchi rancori, lavoro, c’è spazio per retrogaming, ricette, aneddoti di vita vissuta di studenti e inquilini rodati.
La narrazione si è fatta più fluida e dinamica, cadendo con meno frequenza nel talvolta eccessivo uso di alcune caratteristiche dei personaggi (per esempio, la pigrizia e l’allergia alle responsabilità di Oscar) che rischia di renderli monodimensionali. Sarebbe infatti interessante avere un maggiore approfondimento anche dei personaggi di contorno, che tendono a restare piatti.
Anche lo stile grafico di Zemelo assume un’identità sempre più definita: all’inizio, l’uso cromatico e delle proporzioni era più incerto, visto anche il particolare stile adottato, che sembra mescolare rimandi da diverse tradizioni fumettistiche e grafiche. Adesso invece troviamo una buona resa dei colori, divenuti più efficaci, e uno sfruttamento più consapevole anche delle inquadrature. Interessante la commistione con situazioni tipiche dei manga (i primi piani con le espressioni super-deformate dai momenti di imbarazzo, che troviamo anche in alcuni shōnen come GTO di Toru Fujisawa, o gli occhiali con il riflesso mentre si spiegano i piani malvagi), che riescono anche nello spazio ristretto della strip a mantenere dinamicità e proporzioni. Zemelo è quindi un autore in crescita, ma che ha già impostato delle buone basi su cui lavorare. Magnifico resta comunque un’opera particolarmente godibile maturata con il suo autore, adatta a chiunque cerchi una serie fresca e divertente.
Abbiamo parlato di:
Magnifico vol. 1 e 2
Pietro B. Zemelo
Autoproduzione (in collaborazione con ManFont)
vol. 1: 112 pagine, brossurato, colori –
vol. 2: 108 pagine, brossurato, colori – 14,00€