Il secondo volume della miniserie Caput Mundi – I mostri di Roma: Nero, al cui timone ritroviamo Michele Monteleone e Dario Sicchio in veste di sceneggiatori, ci trasporta ancora una volta nell’universo cupo e dalla forte impronta pulp ideato da Roberto Recchioni – che però in questa seconda stagione non si è occupato direttamente del progetto.
Nero, il protagonista delle vicende, in questo numero si ritrova in carcere, costretto dalle circostanze a far nuovamente uso della forza bruta per uscire indenne dalla situazione, non semplicissima, in cui si trova invischiato. Seguendo, almeno all’inizio, l’impostazione dell’albo precedente, gli autori puntano su un incipit ricco d’azione, in grado di catturare l’attenzione del lettore anche per l’utilizzo della tecnica del flashforward.
Il ritmo delle vicende si attesta su buoni livelli per gran parte dell’albo, grazie a scene action ben orchestrate e sequenze d’effetto come quella con protagonista il direttore del carcere; i brutali scontri tornano poi grandi protagonisti dell’opera, ammantati da una forte componente violenta quanto spettacolare, in cui abbondano le esplosioni così come le linee di dialogo sopra le righe tipiche di molti blockbuster americani.
In questo secondo numero, Sicchio e Monteleone hanno deciso di donare all’opera una maggiore coralità, dando spazio non solo a Nero ma anche ai vari villain presenti: su tutti La Mummia, intenzionata ad allearsi con quanti più criminali possibile per portare a compimento i propri piani.
Da un punto di vista tematico, il rapporto tra politica, società civile e malaffare è stato affrontato in modo incisivo ed efficace, grazie a varie scene in cui vediamo i personaggi agire senza farsi scrupoli, così da contaminare con il loro modo di fare malsano qualunque cosa si trovino di fronte. In quest’avventura comunque la vera protagonista è la città di Milano, mostrata in tutto il suo sfarzo attraverso il mondo della moda, che però puntualmente viene sfruttata dai vari criminali presenti nella storia come canale commerciale per i propri traffici illeciti.
La società descritta in questo secondo numero di Caput Mundi è fondamentalmente senza speranza, dato che non sembra esserci il minimo posto per i buoni o i puri di cuore, particolare ribadito anche dal modo in cui si conclude la vicenda di Natasha, la giovane ragazza che Nero ha giurato di proteggere.
Tra le lievi criticità dell’albo da segnalare il gran numero di eventi che si susseguono senza sosta che, pur presentando al lettore molti personaggi e situazioni diverse tra loro, spezzettano forse un po’ troppo il procedere degli eventi.
In questo turbinio di sequenze, Nero, seppur non sempre al centro della scena, riesce spesso a catturare l’attenzione nelle sequenze che lo vedono protagonista, grazie alla sua caratterizzazione da antieroe burbero, capace di superare i momenti più difficili per merito della sua spavalderia e della sua indole da attaccabrighe.
Da un punto di vista artistico, l’albo si attesta sugli ottimi livelli visti in precedenza; il tratto di Andy Pompeo, che da un certo punto del fumetto diventa più fine e preciso, risulta difficilmente etichettabile, a cavallo tra lo stile grafico del fumetto italiano popolare classico e quello degli albi Marvel/DC, e ben si sposa con le atmosfere della serie, pur senza risultare eccessivamente cupo.
Le tavole, pur seguendo un’impostazione tutto sommato standard, riescono a riservare qualche sorpresa grazie anche alla sequenza onirica disegnata da Pierluigi Minotti, realizzata con uno stile che richiama per certi versi quello pittorico. Nel sogno, i personaggi sono disegnati con un tratto maggiormente irregolare in cui i loro stessi corpi risultano composti da linee a tratti spezzettate, particolare in grado di incentivare ancora di più il lato sovrannaturale della sequenza, anche per merito di un uso evocativo delle ombre.
Abbiamo parlato di:
Caput Mundi – I mostri di Roma: Nero – Come una bestia feroce
Michele Monteleone, Dario Sicchio, Andy Pompeo, Pierluigi Minotti
Editoriale Cosmo, dicembre 2018
142 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,50 €
ISBN: 9788869116780