Una nuova Camelot: tra mito e fantascienza

Una nuova Camelot: tra mito e fantascienza

Edizioni BD presenta una nuova serie a fumetti tutta italiana che si ispira al ciclo delle gesta di Re Artù, reinterpretandole in chiave fantascientica.

Una Nuova Camelot 1 CoverLa materia di Bretagna, ai più conosciuta come ciclo arturiano dal nome del suo principale protagonista Re Artù, è stata spesso riferimento e spunto per storie a fumetti o costruzione di personaggi, soprattutto in area anglofona, a cominciare dal classico Principe Valiant per arrivare a figure come il Cavaliere Nero della Marvel Comics o a storie come Camelot 3000 della DC Comics.
Ultima in ordine di tempo –  e tra le più riuscite da un punto di vista grafico e narrativo – è stata Once & Future di Kieron Gillen, Dan Mora e Tamra Bonvillain, maxi serie in trenta numeri portata in Italia in cinque volumi da Edizioni BD.

È proprio questo editore a pubblicare il primo volume di Una nuova Camelot, serie a fumetti stavolta completamente italiana che reinterpreta in chiave fantascientifica il mito di Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.
Scritta in coppia da Fiore Manni e Michele Monteleone per i disegni di Marco Del Forno e i colori di Claudia Giuliani, questo fumetto prova a mettere insieme neanche troppo velatamente l’ispirazione letteraria del ciclo bretone con un immaginario visivo e narrativo che pesca a piene mani dai Power Rangers ed Evangelion. Protagonisti quattro adolescenti britannici – due ragazzi e due ragazzi – che quando il Regno Unito è sconvolto da un’invasione aliena, entrano in possesso delle armature dei cavalieri di Re Artù le quali altro non si rivelano che simbionti robotici anch’essi di natura aliena.

Manni e Monteleone giocano a carte scoperte con i lettori e creano una trama lineare nel suo sviluppo ma ricca di azione e colpi di scena, con alcune trovate narrative azzeccate (Merlino in forma di una millenaria intelligenza artificiale) e soprattutto un file rouge metanarrativo che attraversa tutti e cinque i capitoli di questo primo volume, con i personaggi che citano famose storie a fumetti supereroistiche e i libri della saga di Harry Potter.
La coppia di sceneggiatori indovina con efficacia l’incipit del volume, con le prime due pagine che mettono in campo i protagonisti in una tragica sequenza ambientata nel futuro e che, di fatto, incuriosisce il lettore e lo sospinge alla lettura del primo volume e, arrivatone alla fine, verso quello che saranno i successivi.
La criticità – se di criticità si può parlare in un esordio che serve a disporre le pedine sulla scacchiera del racconto, a presentare ai lettori l’ambientazione e i personaggi e a spiegare le premesse “arturiane” alla base della storia – risiede in special modo nei protagonisti. Giustamente variegati da un punto di vista caratteriale, alla fine dei cinque capitoli, i quattro adolescenti risultano ancora troppo archetipi tipologici o funzioni narrative, studiati a tavolino per tenere in piedi il racconto ma ancora da plasmare a livello psicologico. Dalla loro c’è che tutti e quattro hanno un potenziale che emerge comunque dalla storia e che se ben sviluppato può contribuire a dare maggiore profondità a un fumetto che, al momento, mantiene la promessa di svago e divertimento nella lettura.

Una Nuova Camelot 1 Int01Marco Del Forno non è da meno dei suoi colleghi creativi nel trarre ispirazione, da un punto di vista grafico, da altri fumetti, serie tv e videogiochi e bisogna dire che tutte e quattro le armature degli eroi risultano molto efficaci nel design e nella resa su pagina.
Per quanto riguarda lo storytelling il disegnatore, pur non avendo paura di variare spesso la composizione della tavola, mira giustamente a una chiarezza narrativa senza osare in soluzioni strutturali troppo complesse, variando invece punti di vista e di posizionamento della “telecamera” nelle diverse vignette per mantenere alti dinamismo e ritmo.
Lo stile di Dal Forno si può ricondurre alla scuola occidentale contemporanea nella quale influenze manga nei volti e nelle espressioni dei personaggi si innestano su un tratto realistico per la resa di corpi e ambienti, una corrente stilistica che ormai da quasi dieci anni sta facendo scuola e che dal fumetto americano si è diffusa anche in Europa, in Italia, Francia e Spagna per prime.

Anche i colori di Claudia Giuliani cavalcano la moda molto in voga al momento con giochi di luce e colori al neon che accendono le vignette di una gamma cromatica sempre vivace e calda che ha come unica controindicazione quelle di rendere talvolta troppo patinate le immagini.

Una nuova Camelot parte comunque con il piede giusto: una serie dedicata sicuramente a un pubblico giovanile con l’obiettivo principale di intrattenere e, perché no, incuriosire i potenziali lettori adolescenti tanto da farli appassionare al ciclo arturiano, un vero e proprio serial di avventura e fantasy creato nel Medio Evo.

Abbiamo parlato di:
Una nuova Camelot vol. 1 – La tavola spezzata
Fiore Manni, Michele Monteleone, Marco Dal Forno, Claudia Giuliani
Edizioni BD, 2024
136 pagine, brossurato, colori – 13,50 €
ISBN: 9788834925539

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