Letture in breve #21

Letture in breve #21

Torna l'appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

Dark Souls Redemption 1

Dark Souls: Redemption vol. 1 di Julien Blondel e Shonen (J-Pop, 2024)
Una donna priva di memoria si risveglia in una cripta e si addentra in un mondo oscuro e ostile, alla ricerca della propria identità. Questa la premessa del manga tratto dalla celebre serie di videogiochi sviluppati da From Software. Mutuato dalla controparte videoludica è anche l’approccio alla narrazione, con la storia che appare oltremodo criptica. Se però un tale approccio risulta efficace in un medium che concede totale libertà al giocatore di esplorare e scoprire il mondo a proprio piacimento, mostra invece tutti i suoi limiti se trasposto in un mezzo che prevede una fruizione più lineare. Si fatica ad appassionarsi ai personaggi perché non vengono forniti abbastanza elementi per poterli percepire come individui sfaccettati. Così come non ci si sente del tutto coinvolti dalle vicende narrate, proprio per via della penuria di informazioni. Un pregio dell’opera sono però i disegni, davvero minuziosi, tanto negli intricati design di mostri e armature, quanto nei suggestivi panorami.
Marco Marotta

Teen Titans: Robin di Kami Garcia, Gabriel Picolo e David Calderon (Panini Comics, 2024)
Dopo Teen Titans: Raven, Teen Titans: Beast Boy e Teen Titans: Beast Boy loves Raven, Kami Garcia e Gabriel Picolo tornano a unire le forze per continuare a raccontare le peripezie dei Giovani Titani nella linea di prodotti young adult di DC Comics. Il volume dedicato principalmente a Damian Wayne e a Dick Grayson vede i due Robin, insieme ad altri eroi adolescenti, alle prese con Slade Wilson (alias Deathstroke) e con l’H.I.V.E., l’organizzazione che porta avanti senza scrupoli gli esperimenti sui metaumani. Il racconto, piacevole e scorrevole, si rivela in realtà un episodio di passaggio, una sorta di tappa preparatoria allo scontro inevitabile. Mentre si conoscono meglio, litigano, fanno amicizia e si innamorano, ragazze e ragazzi si allenano e scappano dai nemici. Picolo è bravo a valorizzare i momenti più intimi e spensierati, mentre perde un po’ di efficacia quando deve dare vita ai passaggi più tesi. Anche la colorazione tenue scelta da David Calderon sembra più adatta alle sequenze serene e conviviali che a quelle d’azione. La proposta resta comunque valida, soprattutto per un pubblico di adolescenti che si avvicinano al fumetto magari a partire dalla serie tv Titans.
Federico Beghin

Teen Titans Robin
Deadline Party

Deadline party di Alessandro Ripane (Eris Edizioni, 2024)
L’aldilà esiste e passare dalla vita terrena a quella ultraterrena sembra essere vantaggioso nonché alla moda. La morte pare quindi ormai meglio della vita. Questo è come il mondo (sembra il nostro, ma forse non lo è) è raccontato in Deadline party, breve graphic novel edita da Eris. La critica di Alessandro Ripane è evidentemente dunque rivolta nei confronti di una società che da una parte cerca di spettacolarizzare qualsiasi evento ma dall’altra non sa più dove trovare il senso dell’esistenza. Il suo bianco e nero convince tanto quanto il suo stile, fatto di vignette che si sovrappongono una all’altra per attraversare il tempo e lo spazio e di personaggi surreali, grotteschi e assurdi che ci fanno interrogare se la Terra sia effettivamente il pianeta sul quale stanno vivendo o se addirittura non siano già morti. Unico neo: la storia regge bene fino al finale. La sua brevità infatti non aiuta l’autore nel dirci tutto quello che probabilmente avrebbe voluto dire.
Gabriele Baldaccini

The Witcher: Ronin di Rafał Jaki e Hataya (Panini Comics, 2023)
Esistono due edizioni di The Witcher: Ronin, una cartonata dalle dimensioni 18×26 e con le tavole a colori, l’altra in bianco e nero nel classico formato tankobon. In queste poche righe si fa riferimento alla seconda, la più economica. Lo strigo Geralt di Rivia, nato dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski e reso celebre dai videogiochi di CD Projekt RED, si ritrova nel Giappone feudale, costretto ad affrontare alcune creature del folklore locale. La storia di Rafał Jaki è caratterizzata da molti silenzi e disegnata con un tratto affilato e tremolante da Hataya. È bello vedere il protagonista immerso negli scenari nipponici, soprattutto quando percorrere i paesaggi innevati, tuttavia la narrazione lascia un po’ di amaro in bocca, poiché i confronti con i “mostri” si risolvono in fretta, senza che il pathos abbia il tempo di crescere ed esplodere.
Federico Beghin

The Witcher Ronin
Disegnare Venezia

Matteo Alemanno – Disegnare Venezia (ComicOut, 2024)
La collana di artbook Art of Comics che Laura Scarpa cura personalmente per la sua ComicOut è un fior all’occhiello per questa piccola ma importante casa editrice. Il quarto volume in uscita – ultimo in ordine di tempo – è dedicato a un autore che, al pari di molti altri suoi colleghi, ha lasciato la carriera di architetto per dedicarsi a tempo pieno al fumetto, Matteo Alemanno. Leccese di nascita e veneziano di adozione, Alemanno ha riscosso successi nel panorama del fumetto franco-belga e questo bel volume ne celebra l’arte, soprattutto quella legata alla città lagunare, presenza costante nel cuore e nelle opere dell’autore.
Se si vuole capire una cosa, serve disegnarla” – dice Alemanno in uno dei testi del volume che accompagnano illustrazioni e schizzi che rivelano il processo creativo dell’artista – e questa affermazione spiega perché il legame tra fumetto e architettura – o meglio, tra fumettisti e architetti – sia così stretto. In entrambe le professioni il disegno è fondamentale, per raccontare storie e costruire mondi da un lato e per raccontare la realtà e costruirla dall’altro.
David Padovani

Sogni – Parte 1 di Cristiano Baricelli, Marco De Giuli, Nicola Stradiotto et al. (Collettivo Interiors, autoproduzione, 2024)
Sogni – Parte 1 è un’antologia autoprodotta da Collettivo Interiors in duecentocinquanta copie numerate. Come si può intuire dal titolo, il tema è quello dei sogni, da intendere di volta in volta come tempo della creazione, attività onirica, desiderio, incubo, porta sul passato e squarcio sul futuro. A svilupparlo sono tanti artisti: Cristiano Baricelli, Domecolo, Rafa Amat, Astrofrns & al, Stefano Baggio, Stefano Bove, Byunknow, Marco De Giuli, Drimmolo, Debora Malis, Neo-One, Le Nevralgie Costanti, Juan Scassa, Noè Stefani, Nicola Stradiotto, Diletta Ugolini e Sabrina Verna. Le visioni prendono vita in modo multiforme, in un’esplosione di segni e narrazioni diverse: c’è chi racconta con il fumetto, chi con l’illustrazione accompagnata da pochi testi, chi con il disegno puro di corpi e volti, chi con secchiate di nero e chi con tratti sottilissimi. Il risultato è una pubblicazione originale e suggestiva, capace di restituire la polifonia dei sogni.
Federico Beghin

Sogni

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Ci prendiamo anche noi una pausa estiva per il mese di Agosto e vi diamo appuntamento con una nuova stagione di questa rubrica a Settembre. Buona estate fatta di letture, lunghe o brevi che siano!

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