Tony Stark scopre che i suoi piani sono stati rubati e venduti a criminali, al governo e ai militari: si mette così alla ricerca delle armature create dai suoi progetti, sentendosi colpevole dei crimini perpetrati e desideroso di recuperare ciò che gli è stato preso.
Michelinie dà vita a una narrazione caratterizzata dagli stilemi classici del supereroismo, ma che si focalizza sul conflitto morale di Stark, sul suo senso di colpa e sui suoi demoni interiori. Riesce a mostrare i pregi e difetti del protagonista, dal rapporto con le donne a quello con l’alcol, nonostante la presenza di numerosi scontri e confronti.
Bright si affida a un tratto pulito e sottile, coadiuvato da colori uniformi e accesi, e a una costruzione della tavola controllata che evita i virtuosismi e che pur esaltando le pose, sacrifica qualcosa in fatto di dinamismo. Windsor-Smith, nell’epilogo onirico della vicenda, del quale ha curato anche il soggetto, mette in scena un confronto uomo-macchina intenso, creando tavole in cui si condensa il dolore del protagonista, sia nella lotta con il suo “doppio”, sia nel suo viso sconvolto e macchiato di sangue. La scelta accurata delle inquadrature e la colorazione spennellata aiutano inoltre a veicolare più efficacemente le emozioni che riempono le pagine.
La guerra delle armature è quindi un volume che merita una lettura appassionata, per la sua qualità artistica e per l’importanza all’interno della storia editoriale di Iron Man.
Abbiamo parlato di:
Iron Man – La guerra delle armature
David Michelinie, Bob Layton, Mark D. Bright, Barry Windsor-Smith
Traduzione di Gino Scatasta, Cristina Riminucci
Panini Comics, 2019
216 pagine, cartonato, colori – 23,00 €
ISBN: 9788891246363