Lo diceva Steven Spielberg tempo fa, a proposito del casting di Liam Neeson in “Schindler’s List”: difficile, difficilissimo in quest’epoca di fitness e politicamente corretto trovare in giro attori che sappiano tenere in mano una sigaretta con naturalezza. Una regola che sembra valere anche nel fumetto. Perché gli eroi schiavi del turpe vizio si sono quietamente ritirati dalle scene, come Lo Sconosciuto, il Corto Maltese “originale” di Pratt o il Torpedo di Abuli e Bernet. Oppure, come Tex, hanno dovuto darsi una calmata. Per fortuna, scavando in fumetteria, qualche macho tutto bourbon e cigarillos si trova ancora: è il caso di Nero Maccanti, eroe per caso protagonista di Hasta la victoria, tetralogia scritta e disegnata a partire dal nuovo millennio da Stefano Casini, e pubblicata da Il Grifo a partire dal 2006.
La saga, nel suo piccolo, conta diversi spunti interessanti. Soprattutto perché è la prima storia a fumetti che ha il fegato di riprendere e approfondire i non facili spunti già toccati in “L’uomo che uccise Ernesto «Che» Guevara”, chicca magnusiana ristampata di recente dallo stesso editore in una bella edizione ricca di contenuti extra inediti.
Anche qui, al centro della vicenda c’è un eroe riluttante costretto a destreggiarsi con i certi e gli incerti della Storia dell’America Latina: le liaisons dangereuses fra la mafia italoamericana e il governo corrotto di Fulgencio Batista, le affinità/divergenze fra Ernesto Guevara e Fidel Castro e poi i primi fuochi della rivoluzione, la battaglia di Santa Clara e l’entrata dei barbudos all’Avana. Su questo impasto già ricco e corposo, a pioggia, altre storie parallele di amanti, poliziotti corrotti, gringas idealiste, intellettuali, doppiogiochisti. E una posizione ideologica di dichiarata simpatia rebelde.
Ne esce un racconto corale forse troppo articolato per chi cerca letture di facili pretese, ma ricco, complesso e distillato in un cast degno dei romanzi fiume di narratori sudamericani come Marquez o la Allende.
Il “Che Guevara” realizzato a suo tempo dal maestro bolognese procedeva per sottrazione, limitandosi a evocare l’estrema avventura boliviana del guerrillero argentino attraverso i suoi scritti e i ricordi tossici del suo boia, Alejandro Mosqueda detto El Lugubre – licenza poetica: nella realtà, a uccidere Guevara fu un sergente dell’esercito, tal Mario Teran. Era un fumetto intimista, antispettacolare, quasi tutto in interni, fatto di frammenti sommessi e uggiosi punteggiati da crepitanti, spietate esplosioni di violenza.
Il lungo e affascinante prequel realizzato dal bravo autore livornese, invece, colloca la cronologia degli eventi sullo sfondo, dando ampio spazio a un’azione non priva di digressioni sui massimi sistemi del personale e del politico. Ne esce un roman à clef molto francese, curatissimo senza essere pretenzioso, molto classico nello sviluppo e nell’impianto narrativo, molto appagante da leggere, anche per chi non dispone di furori idelogici. Dopo “Moonlight Blues”, Casini dimostra di trovarsi perfettamente a proprio agio con le regole del fumetto d’epoca. E anche se qua e là la sceneggiatura di “Hasta la victoria” complica un po’ la lettura, per il peso delle sottotrame che innervano la vicenda come fiumi carsici, apparendo e scomparendo a distanza di decine di pagine, il fumetto si regge su un piglio spettacolare e una sintesi grafica che non deludono mai.
Pollice verso, invece, all’editore, per la promozione riservata al prodotto dall’uscita del primo volume a oggi. Va bene l’understatement, ma che un progetto tanto sentito e ambizioso sia stato fatto passare sotto silenzio per quattro lunghi anni è un delitto. Un aspetto apparentemente residuale della faccenda, che però rischia di cancellare quanto di buono fatto da Casini.
Non ultima, teniamo a ribadire, la creazione di un personaggio che sa come tenere in mano una sigaretta.
E che in futuro pare destinato a tornare in pista.
Abbiamo parlato di:
Hasta la victoria
Stefano Casini
Edizioni DI/Grifo Edizioni, 2006 – 2010 (4 volumi)
72 pagine, cartonato, colore – 19,00 €
ISBN: 8873901069; 8873901271; 8873901441; 8873901689
Riferimenti:
Grifo Edizioni, il sito: www.grifoedizioni.it
Stefano Casini, il sito: www.stefanocasini.com