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“Guardati”: un racconto di formazione senza mordente

10 Maggio 2023
Il fumetto di Elisabetta Romagnoli edito da Tunué mostra una bella tecnica, ma non riesce a fare immedesimare il lettore con la protagonista.
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Guardati è il terzo graphic novel di Elisabetta Romagnoli, edito da Tunué dopo i precedenti Finisco di contare le mattonelle e La cura del dubbio pubblicati invece da Bao Publishing.

guardati-copertinaDalle sue paure di bambina fino alle decisioni da adulta, protagonisti sono Iris e il suo rapporto con il padre. Il lettore è accompagnato durante gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della crescita della ragazza attraverso snodi rappresentati da momenti nella carriera musicale dei Red Hot Chili Peppers, dall’ingresso di John Frusciante nel gruppo nel 1988, anno di nascita di Iris, fino al suo ritorno nel 2019. Sono dei contrappunti illustrati che scandiscono il racconto e lo sostengono creando così un ponte tra il lettore coetaneo, o almeno coevo, e la protagonista.

Tra le vignette, varie per dimensioni e disposizione ma sempre ben squadrate, i disegni di Romagnoli sembrano quasi strabordare, tentare di evadere: dentro questi lati dritti e questi angoli appuntiti le sue figure morbide sembrano quasi fuori posto, così tondeggianti, delicate, spesso prive di contorno e definite unicamente dal colore quasi come fossero chiazze di tempera riportate all’interno di una forma riconoscibile.

I personaggi sono disegnati in stile caricaturale con corpi gommosi e dinoccolati. Proprio relativamente al corpo c’è una bella sequenza in cui la Iris adolescente affronta la percezione di sé e del proprio fisico, che cambia sulla pagina da una vignetta all’altra a sottolineare la sua sensazione di inadeguatezza. I volti sono riconoscibili grazie a lineamenti ed elementi distintivi evidenti, con particolare cura per la figura del padre con i suoi occhiali e la barba.
Il colore poi è un elemento fondamentale non solo per definire le figure ma anche per dare peso alle scene e sottolinearne i toni: dal viola cupo e coprente dei momenti di sconforto e dubbio, al disturbante verde acido delle discussioni tra Iris e il padre, fino ai colori caldi e vivi dei conflitti risolti.

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Visivamente è un’opera che colpisce e ispira grazie a uno stile che rende naturale seguire le vicende e riconoscere i personaggi, che comunica chiaramente anche in assenza di parole. Resta però la sensazione di aver letto una vicenda fin troppo semplice, se non banale, un ennesimo racconto di crescita dai toni autobiografici a cui mancano elementi capaci di sollevarne l’interesse.

La costruzione dei contrasti con il padre è praticamente assente e, pur essendo descritti dalla protagonista come asfissianti per la sua crescita, si limitano a due discussioni che si esauriscono senza nessuno scontro vero e proprio. Si racconta di una figlia bloccata da quello che il padre vuole da lei ma, nei momenti in cui questo dovrebbe emergere, ci si domanda dove sia veramente il problema.
Anche la scelta di diventare autrice di fumetti risulta ininfluente al fine del racconto, non viene dedicato alcuno spazio alla maturazione di questo desiderio, alle motivazioni che spingono Iris a scegliere tra gli studi e la propria realizzazione personale se non in maniera generica e semplicistica. Che si fosse trattato di fare l’idraulico invece di seguire una carriera da artista non ci sarebbe stata differenza per il lettore, non ci sarebbero state prove a a supporto della volontà della protagonista.

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La carenza di questi elementi provoca un deciso distacco nei confronti del racconto, dei sentimenti e dei problemi della protagonista. Questi sembrano messi su di un tavolo anatomico, dissezionati in maniera fredda, dando per scontato che provochino reazioni ed emozioni come fosse sufficiente dire senza mostrare, come fosse superfluo renderli parte attiva della narrazione.

Guardati trasmette un messaggio positivo, ovvero il diritto di ognuno di vedersi non attraverso gli occhi degli altri e quindi di compiere autonomamente le scelte fondamentali per la propria vita. Un messaggio accompagnato da uno sfoggio di abilità artistiche promettente e appagante per gli occhi, ma che purtroppo non risulta sostenuto da una costruzione narrativa altrettanto forte e interessante.

Abbiamo parlato di:
Guardati
Elisabetta Romagnoli
Tunué, marzo 2023
152 pagine, cartonato, colori – 19,90 €
ISBN: 9788867905003

Ettore Gabrielli

Ettore Gabrielli

Classe 1977, toscano, programmatore. Impara a leggere sugli Alan Ford del padre, una delle poche cose per cui si sente debitore veramente. Vorace lettore da sempre, i fumetti sono stati il mezzo per imparare e per conoscere persone e per questo sarò loro sempre grato. Nel 2002 fonda Lo Spazio Bianco, magazine dedicato al fumetto tra i più longevi e seguiti in Italia di cui è tuttora direttore editoriale. Nel 2021 ha fatto parte della giuria dei Lucca Comics Awards.

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