Francesca Riccioni e Tuono Pettinato a ESOF 2016

Francesca Riccioni e Tuono Pettinato a ESOF 2016

Intervista doppia a Francesca Riccioni e Tuono Pettinato che hanno presentato il fumetto "Enigma" a ESOF 2016 e ci raccontano la loro esperienza.

Francesca Riccioni è laureata in fisica e ha conseguito il Master in Comunicazione della scienza della Scuola Internazionale di Studi Avanzati di Trieste.
Autrice del Segreto di Majorana con Silvia Rocchi per Rizzoli Lizard, ha realizzato per la stessa casa editrice Enigma insieme a Tuono Pettinato, con cui ha collaborato assieme ad altri autori per Galileo!.
I due autori si sono recati all’ESOF 2016 di Manchester per parlare di Enigma, opera dedicata al matematico Alan Turing, e ci raccontano la loro esperienza.

Francesca, cos’è l’ESOF e che rapporto hai con questo evento?
Francesca:
Il mio rapporto con l’ESOF (Euro Science Open Forum) comincia otto anni fa, nel periodo in cui ho frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. L’ESOF è infatti un convegno internazionale itinerante all’interno del quale vengono presentate ricerche che indagano, su tanti livelli, il rapporto che la scienza ha con la società.
Sono da sempre interessata ai cortocircuiti che si creano tra la produzione scientifica e chi si interessa a tale produzione, e quando scrivo di scienza tramite il fumetto tengo ben presente che mi sto appropriando di un mezzo letterario che ha le sue regole, sia a livello di produzione (le norme che regolano l’editoria), sia a livello di narrazione (lo stile del disegnatore, il suo pubblico di riferimento), sia a livello di pubblico (a chi sto parlando, come e perché).

Tuono, ci racconti il tuo punto di vista su questa esperienza?
Tuono:
Temevo che mi sarei sentito un pesce fuor d’acqua, invece come i miei compari conferenzieri ho ricevuto un’accoglienza calorosa. I partecipanti al nostro e a tutti gli altri eventi erano persone di scienza e artisti, tutti molto affabili e vivamente interessati ad ascoltare il racconto di come abbiamo creato il nostro fumettino. Penso che le figure che come me rappresentano “l’uomo della strada” in questi contesti siano molto utili per riuscire a trovare una semplicità nel raccontare la scienza a chi ne è digiuno. Il mio intervento si è focalizzato su ciò che conosco meglio, ovvero come tradurre i concetti scientifici nella forma sintetica e visuale propria del fumetto. Mai come in questa occasione è stato emozionante citare, tra le varie suggestioni che sono confluite nel nostro fumetto, quella del Free Cinema Inglese, visto che proprio a Manchester fu girato A Taste Of Honey, una delle pietre miliari di questa new wave britannica.

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Francesca, le tue opere sono state finora sempre legate in un certo qual modo alla scienza, ma anche al racconto delle persone, degli esseri umani che stanno dietro alla pratica scientifica. In che modo leghi nelle tue storie queste due anime?
F:
La posizione che tengo nel proporre una storia di scienza (è successo sia con Enigma con Tuono Pettinato, sia con Il segreto di Majorana con Silvia Rocchi, e succederà anche col mio prossimo lavoro) è quella di mettermi sempre in ascolto della società e dell’attualità per riuscire a creare un dialogo e una comunicazione che sia “paritaria” col pubblico, creando storie che facciano in un certo senso da specchio al momento storico che stiamo vivendo.
La presenza di Enigma all’ESOF è stato un forte riconoscimento di questo approccio e mi sono sentita compresa nel lavoro che sto portando avanti col fumetto.
Enigma, con la sua storia editoriale (sono passati quattro anni dalla sua pubblicazione italiana per Rizzoli Lizard, è stato tradotto in Giappone per Kodansha e in Spagna per Norma Editorial), è stato una continua conferma che Alan Turing portava con sé non solo una bellissima storia di scienza e umanità, ma anche lo specchio del nostro tempo, tanto da poterlo oggi considerare alla stregua di un mito moderno la cui storia è diventata esemplare, alla portata di tutti, e oggetto di una produzione letteraria, cinematografica e teatrale internazionale di alto livello.

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Puoi spiegarci in cosa è consistito il vostro contributo all’evento e in che modo ritieni che la figura di Alan Turing possa essere considerata lo specchio del nostro tempo?
F:
Il nostro intervento a Manchester si è incentrato proprio sulla questione del mito moderno di Alan Turing, accanto alla bravissima Maria Elisabetta Marelli, autrice di TURING a Staged Case History, a Richard Elwes, matematico e scrittore inglese, che ha proposto un’interessantissima introduzione sulle ricerche scientifiche di Alan e a Roberto Natalini, matematico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e organizzatore, insieme ad Andrea Plazzi, della rassegna Comics & Science nell’ambito di Lucca Comics & Games, nonché responsabile scientifico del nostro panel all’ESOF di Manchester.
Alan Turing è quindi uno degli uomini di scienza del XX secolo che hanno avuto e hanno tuttora una grande influenza sulla società per almeno tre motivi: è considerato uno dei padri fondatori dell’informatica e, dunque, dell’era digitale nella quale viviamo; ha dato un contributo molto importante alla vittoria degli Alleati sul nazifascismo decrittando il codice segreto usato dalle forze militari della Germania di Hitler; è stato arrestato e perseguitato a causa della sua omosessualità, costretto a brutali trattamenti chimici e indotto al suicidio.
Questi motivi sono diventati tali non solo per la loro importanza in sé, ma anche perché trovano, oggi, una corrispondenza con temi che sono entrati prepotentemente nel nostro dibattito quotidiano: la creazione di robot sempre più umani e lo stringersi vertiginoso del rapporto tra uomo e macchine; lo sviluppo e la crescita delle nuove destre europee come nuova minaccia politica; la richiesta di nuovi diritti, come matrimonio e adozioni, per le coppie omosessuali, che sono finalmente parte riconosciuta di una società in trasformazione. Non solo, la drammatica ingiustizia a cui Alan venne sottoposto, nonostante egli avesse giocato un ruolo fondamentale per la sua nazione in guerra, è purtroppo lo specchio di un divario sempre più sentito tra l’individuo e la percezione di cosa il suo Paese sia in grado di fare per tutelarlo e garantirgli una giustizia equa.

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Tuono, da dove nasce questa tua passione per la divulgazione scientifica e per l’approfondimento di figure storiche e non solo, visto il largo spazio che dedichi nella tua produzione ai fumetti biografici?
T:
Principalmente dalla curiosità, lo stesso motivo che mi porta a scegliere gli argomenti anche per i miei fumetti di finzione. Per una serie di felici circostanze, negli anni mi sono circondato di persone come Francesca o Andrea Plazzi che sono riusciti a trasmettermi l’interesse per la scienza e il divertimento che si prova nel renderla comunicabile al pubblico dei non addetti ai lavori. Mi piace raccontare le vite delle persone, specie se ciò comporta addentrarsi in qualcosa di misterioso e intrigante come la mente di uno scienziato. Il tutto, ovviamente, senza rinunciare all’umorismo, ma anzi trovando di volta in volta la cifra più adatta per farlo coesistere con la correttezza di una narrazione scientifica. Nel caso di Enigma, a Francesca è bastato raccontarmi gli aspetti più incredibili della vita pazzissima di Turing per convincermi all’istante a narrarla in un fumetto!

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Passato questo interessante evento, su quali progetti state lavorando per il futuro?
T:
Al momento sto lavorando a due fumetti in uscita per questa incombente edizione di Lucca Comics: il primo è una biografia di Freddie Mercury, l’indimenticato frontman dei Queen, realizzata assieme a Dario Moccia e pubblicata da Rizzoli Lizard. L’altro libro in uscita sarà edito da GRRRz Comic Art Books e mi vedrà protagonista in una veste insolita. Inoltre, un paio tra i progetti futuri mi porteranno a percorrere nuovamente le piovose vie di Manchester…

F: A breve partirò per Los Angeles per ultimare le ricerche su un progetto basato sulla vita di Hedy Lamarr, al quale sto lavorando da un annetto con Rizzoli Lizard: una storia che, assieme a un altro mio progetto ancora in fase di costruzione, tornerà a occuparsi del rapporto tra l’uomo (in questo caso, la donna!), la società odierna e la pratica scientifica. Sto inoltre lavorando a un progetto collettivo legato all’illustrazione e alla grafica d’arte, settore che anno dopo anno attira sempre più il mio interesse, e al quale sento di voler contribuire in modo attivo.
Ma la collaborazione con Tuono non termina qui, abbiamo un nuovo progetto all’orizzonte. L’ho convinto con una tematica raccapricciante e spaventosa, di rilevanza globale, che non ha mancato di solleticare il suo sofisticato humor nero.

Ringraziamo Francesca e Tuono per aver condiviso con noi questa esperienza.

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