First Issue vol. 3 #1 – Tra rilanci DC e nuove testate Ultimate

First Issue vol. 3 #1 – Tra rilanci DC e nuove testate Ultimate

Al via una nuova stagione di "First Issue", la rubrica dei True Believers spaziobianchisti dedicata alle novità dal mondo dei comics americani.

Il martedì e il mercoledì in USA sono i giorni dedicati all’uscita dei nuovi albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de
Lo Spazio Bianco che, dal 2017, si occupa dei nuovi numeri uno in uscita negli States ogni mese.
In questa prima puntata della terza stagione (la #128, secondo la numerazione Legacy…) attenzione incentrata su alcune delle novità uscite tra dicembre 2024 e prima metà di gennaio 2025.

First Issue Front

Ultimate Wolverine 01

Ultimate Wolverine #1 di Chris Condon, Alessandro Cappuccio, Bryan Valenza, VC’s Cory Petit (Marvel Comics, 2025)
Dopo aver espanso l’universo 6160 con Ultimates e soprattutto con Ultimate Universe: One Year In (entrambi scritti da Deniz Camp), iniziando a svelarne sempre più segreti e meccanismi, Marvel inizia il 2025 puntando sulla nuova versione di uno dei suoi personaggi più forti, ovvero Wolverine. Ultimate Wolverine #1 presenta un Logan che in parte è perfettamente in linea con la sua controparte 616 (il periodo di controllo mentale di Weapon X) e in parte risponde all’inedita struttura sociopolitica del’Universo Ultimate, trasformandolo nel Soldato d’Inverno al soldo dei Rasputin, i padroni dell’Eurasia. Un primo numero che, pur con molta azione, parte piano e in maniera molto lineare, ma in cui c’è già un po’ di tutto: rispetto del personaggio e invenzione di nuovi tratti, la sua origin story e anche molti misteri irrisolti, abbozzi di riflessioni politiche, un paio di scene strappacuore (come ormai di consueto con protagonista Nightcrawler), ma anche alcuni elementi cari a Condon, in primis un accenno di rapporto con la religione, già visto in controluce anche nel suo That Texas Blood (Image Comics). E poi, ovviamente, la violenza, qui rappresentata con ferocia ma anche eleganza quasi eterea da un Alessandro Cappuccio che si è guadagnato sul campo questo debutto importante: restano le atmosfere sospese e nebbiose, che si arricchiscono di una ferinità ancora maggiore che nel suo Moon Knight, affondando ancor di più in toni oscuri e brutali, nonostante la sinuosità del tratto e la leggerezza del segno. Un debutto lento, lineare ma completo, che conferma l’ottima programmaticità del progetto Ultimate.
Emilio Cirri

New Gods #1 di Ram V, Ethan Cagle, Jorge Fornes, Francesco Segala (DC Comics, 2025)
Oltre alla nascita dell’Universo Absolute e della rinascita della Justice League (versione Unlimited), la battaglia e conseguente scomparsa di Darkseid ha portato uno sconquasso anche tra i Nuovi Dei, che si trovano a dover fronteggiare uno squilibrio universale dovuto anche alla nascita, profetizzata in tempi antichi e annunciata da un sibillino Metron, di un nuovo dio sulla nostra Terra. Un bambino che l’Altopadre ha ordinato di uccidere, facendo ricadere la responsabilità su Orion, il quale a sua volta ha chiesto aiuto a Miracle Man per far sì che questo non avvenga. Una partenza che unisce epica e racconto famigliare (riprendendo in linea diretta il Mister Miracle di King e Gerads), dimostrando la versatilità di Ram V che qui usa il tempo per definire la quest, posizionare le pedine e soprattutto costruire i rapporti tra loro. Ai disegni, dopo potente e suggestiva prefazione affidata a Jorge Fornes (altro ormai assiduo collaboratore di King, anche questo non è un caso), Evan Cagle dà solo un assaggio del talento senza freni dimostrato su Dawnrunner, con piccole scene di azione e soprattutto molta attenzione a espressioni e linguaggio del corpo, mentre Francesco Segala ai colori riempie le scene con una tavolozza accesa, vivace e perfettamente adatta per lo stile dinamico, fortemente ispirato ai manga, di Cagle. Una partenza ponderata ma già ambiziosa, che ambisce a confrontarsi con personaggi mai facili da trattare unendo racconto quotidiano e epica mitologico-spaziale.
Emilio Cirri

The New Gods 01
Batman Dark Patterns 01

Batman – Dark patterns #1 di Dan Watters, Hayden Sherman, Triona Farrell, Frank Cvetovic (DC Comics, 2024)
Se oggi ancora esistesse una testata antologica ed elegante come lo è stata Legends of the Dark Knight, We are wounded – prima saga ospitata nella serie Batman – Dark Patterns – sarebbe di certo stata perfetta per essere ospitata in quelle pagine. Dan Watters, uno degli sceneggiatori più in vista del panorama dei comics statunitensi, torna a Gotham per raccontarci un Batman nei primi anni di attività, che pecca ancora di inesperienza ma al contempo è già diventato una presenza fondamentale nella lotta al crimine cittadino. Lo troviamo alle prese con un serial killer molto particolare, le cui vittime sono legate ad alcune delle multinazionali più famose e ambigue dell’universo DC.
Watters ci offre un Batman detective, le cui indagini si srotolano tra didascalie di pensiero e dialoghi molto efficaci con Gordon, Alfred e un originale medico legale. A illustrare il tutto troviamo Hayden Sherman, anche egli sempre più sulla cresta dell’onda, che ancora una volta stupisce per la variegata e mai banale composizione delle tavole, le cui vignette hanno tagli e forme inedite, legate al filo narrativo in essere. Efficace anche la resa del costume di Batman, che si richiama fortemente alla tradizione classica dell’eroe con l’ovale giallo del petto che si trasforma in un enorme cerchio fin dalla copertina. I toni di Triona Farrell, piatti, saturi e scevri da troppe sfumature richiamano anch’essi la colorazione vicina a quella degli inizi dell’era digitale del fumetto degli ultimi vent’anni del XX secolo.
David Padovani

Aquaman #1 di Jeremy Adams, John Timms, Rex Locus, Tom Napolitano (DC Comics, 2025)
Reboot – o riavvio – è un termine ormai quasi ricorrente nei comics di supereroi. Che sia blanda rielaborazione o completa riscrittura, è un fatto che si ricominci spesso dall’“inizio” (davvero per modo di dire, visto la quantità di materiale precedente). Al netto di questa osservazione generale, questo first issue di Aquaman è un ottimo compromesso tra racconto di origini e “medias res” perché presenta in modo semplice ma intelligibile protagonista e comprimari, delineando il contesto narrativo con  chiarezza. Jeremy Adams riesce a raccontare sia del mostro del mese sia a imbastire un intreccio che ci accompagnerà facilmente per i mesi a venire, intrecciandosi con il resto dell’universo DC. Gli fanno ottima compagnia i classici disegni di John Timms, che con una linea chiara in salsa “american way” costruisce tavole spettacolari, adeguatamente colorate da Rex Locus.
Paolo Garrone

Aquaman 01
Green Arrow 018

Green Arrow #18 di Chris Condon, Montos, Adriano Lucas, Hassan Otsmane-Elhaou (DC Comics, 2024)
Con un non ben chiaro mese di ritardo rispetto al “rilancio” dei vari titoli DC Comics a seguito dell’evento DC All In, anche per Green Arrow inizia un nuovo corso editoriale affidato allo sceneggiatore Chris Condon.
Il quale da subito decide di intraprendere una strada completamente diversa da quella battuta da Joshua Williamson nei diciassette numeri precedenti della testata, facendo tornare l’arciere di smeraldo un supereroe street level che lavora in solitaria.
Accompagnato da Montos ai disegni – colorati da un sempre efficace Adriano Lucas – che in più di una tavola fa tornare alla memoria l’arte di Mike Grell, indimenticato autore di un ciclo notevole di Green Arrow, Condon coinvolge Ollie in una indagine che riguarda il mondo della finanza, dell’industria e della politica, quella realtà da cui l’alter ego borghese dell’arciere si è sempre allontanato, criticandola ferocemente. Insomma, un ritorno alle radici più “socialiste” dell’eroe che forse avrebbero meritato la ripartenza da #1 della serie, essendo questo un vero e proprio first issue in ogni senso per il personaggio. Nota finale per il lettering di Hassan Otsamne-Elhaou, che fa un ottimo lavoro integrativo ai disegni, sfruttandoli in modi interessanti per l’inserimento di caption e onomatopee.
David Padovani

Freddie the Fix – Garth Ennis, Mike Perkins, Mike Spicer, Andy Troy, Rob Steen (Image Comics, 2024)
Freddie è un faccendiere pronto a risolvere i peggiori problemi causati dall’agire sconsiderato delle celebrità hollywoodiane, poco inclini a preoccuparsi delle conseguenze dei propri comportamenti. Nel suo lavoro riesce a ripulire qualsiasi casino garantendo ai suoi facoltosi clienti di rimanere fuori dai guai, creando una rete di sicurezza prima che l’immagine e la carriera della star in questione rischi di finire in pericolo. Immerso in un ambiente urbano che registra la presenza di uomini lupo, vampiri e mostruosi granchi, il nostro Freddie si trova ben presto invischiato in faccende a dir poco letali capaci di generare una inarrestabile spirale di violenza. Garth Ennis scrive il riuscito copione di questo one-shot facendo collidere elementi propri del romanzo poliziesco hard-boiled con temi della letteratura horror e soprannaturale, aggiungendo a questi un pizzico di gore. Al racconto non manca, poi, un po’ del classico umorismo infuso da Ennis nelle sue sceneggiature che si dimostra essere il giusto collante per le diverse anime della narrazione che trova, nella cruda personalità del protagonista, il vero motore degli eventi. Le matte di Mike Perkins riescono a catturare con esattezza il tono della storia, offrendo ambienti e personaggi sapientemente dettagliati, capaci di catturare l’attenzione del lettore.
Ferdinando Maresca

Freddie The Fix
When I Lay My Vengenace Upon Thee 01

When I lay my vengeance upon thee #1 (of 5) – Gus Moreno, Jakub Rebelka (BOOM! Studios, 2025)
Lo scrittore emergente Gus Moreno realizza uno dei titoli più interessanti di questo primo scorcio di 2025, ideando una storia satura di una sottile tensione e di una particolare atmosfera cupa  e disturbante che rimanda al classico L’esorcista di William Friedkin. In questo primo numero la sua penna fa un ottimo lavoro nell’introdurre i personaggi, il conflitto e il tono generale della storia, ponendo  sotto i riflettori i due protagonisti. Padre Barrera, un prete caduto in disgrazia alla ricerca di una nuova vocazione e Padre Stygian, un controverso cacciatore di demoni ed esorcista la cui figura si pone a metà strada tra il prete interpretato da Max Von Sydow e il Dottor Van Helsing. Tramite i dialoghi tra i due sacerdoti, sulle cui vite aleggia l’ombra della tragedia, Moreno riesce a evidenziarne le diverse peculiarità caratteriali tratteggiandone sapientemente i profili psicologici fino a donare tridimensionalità alle loro figure. La sceneggiatura, sempre in bilico tra le tematiche di colpa e di redenzione, si dimostra complessa e coinvolgente operando una riuscita stratificazione narrativa nella quale nulla è come sembra. Le illustrazioni di Jakub Rebelka, surreali e inquietanti al punto giusto, proiettano ombre disturbanti sui volti dei protagonisti dall’aspetto logoro e battagliero, immersi in un’atmosfera da incubo.
Ferdinando Maresca

Per questa puntata è tutto. L’appuntamento è per febbraio con First Issue vol. 3 #2 (#129).
Stay tuned!

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