Da super poteri, nessuna responsabilità nel dimesso nuovo mondo di Gillen

Da super poteri, nessuna responsabilità nel dimesso nuovo mondo di Gillen

In "Power Fantasy", Gillen e Wijngaard mostrano un'umanità in balia delle azioni di superesseri: d'altra parte, l'alternativa sarebbe peggiore.
Power Fantasy #1 Stephanie Hans
La copertina di Power Fantasy #1 nella versione di Stephanie Hans.

First Issue Presenta è lo spin-off della rubrica sul fumetto statunitense First Issue e si occupa, con analisi più dettagliate, delle novità uscite in USA che meritano maggiore attenzione per importanza degli autori e dei personaggi o perché degne di nota da un punto di vista narrativo.

Sulla Terra sono presenti alcune entità dotate di poteri straordinari e capaci di distruggere il pianeta: tra loro incontriamo subito Valentina ed Etienne, successivamente Ray, Magus, Eliza e Masumi.  Sono personaggi pubblici, hanno aspetto umano, la loro origine è ignota, i loro obiettivi sconosciuti e la loro morale indefinibile. Alcuni sembrano voler evitare che l’umanità si autodistrugga, altri paiono semplicemente interessati a veder riconosciuta la propria superiorità.
Questo, in breve, il contesto nel quale prende forma Power Fantasy, serie scritta da Kieron GIllen, disegnata da Caspar Wijngaard (i due furono già sodali nella realizzazione di Peter Cannon) con il lettering di Clayton Cowles e il design di Ran Hughes, pubblicata da Image Comics.

L’albo d’esordio, diviso in due parti separate cronologicamente da 33 anni, introduce i personaggi e tratteggia lo scenario, utilizzando dialoghi che riempiono le tavole senza soluzione di continuità: da una parte – tramite abbondanza di riferimenti ad eventi e situazioni del mondo – evocano una storia alternativa, nella quale le azioni di questi esseri giocano un ruolo fondamentale; dall’altra – con disquisizioni su morale, obiettivi e morti accettabili – abbozzano un loro profilo, la loro visione e le loro relazioni.

L’azione occupa uno spazio marginale, se misurato in tavole dedicate, concentrate nella seconda parte, ma è estremamente efficace nel mostrare tanto i poteri di queste entità quanto il loro rapporto con l’umanità: Etienne e Valentina si ergono a protettori, Ray pretende onori, Eliza e Masumi sono disinteressate. I poteri di questi esseri sono totalmente al di fuori della portata umana e ogni azione scaturisce dalla volontà e dal confronto fra loro: l’umanità è soltanto una presenza scenica in balia dei loro umori e delle loro valutazioni. Per Etienne, salvare il genere umano sottomettendolo o evitando catastrofi è una scelta che discute solo con Valentina: l’etica, nonostante le citazioni filosofiche, nasce dalle sue scelte, che sono totalmente autonome, così come delle sue azioni solo i suoi pari possono chiamarlo a rispondere. Così, il confronto fra Etienne e Ray si svolge come una negoziazione diplomatica, che porta a una strage nel personale amministrativo del governo e nei centri di ricerca statunitensi: decine e decine di morti, patteggiati in uno scambio di battute (Fig. 1).


Kieron Gillen, Caspar Wijngaard, Power Fantasy #1
Fig. 1. Il contrasto cromatico evidenzia quello dei toni della negoziazione fra Etienne e Rory e la tragicità delle sue conseguenze. Kieron Gillen, Caspar Wijngaard, Power Fantasy #1, p. 29, Image Comics.

Wijngaard visualizza questa situazione come stato ordinario delle cose: non c’è dramma, non c’è problematizzazione; il mondo è così e basta. Ecco, quindi, che supporta il flusso della narrazione con strutture di tavola regolari, concedendo giusto un paio di splash doppie e la splash singola iniziale. I colori sfruttano toni pastello che creano un contrasto con la spigolosità delle situazioni, ma sono in sintonia con il registro dei dialoghi, modulato da un costante understatement anche quando danno voce a riflessioni o iniziative cruente.

Grande rilevanza è data ai volti, spesso soggetti di primi piani o al centro di inquadrature ravvicinate: definiti dalla linea sottile del contorno e sfumature cromatiche, sono animati dalla diversità di di inquadrature, minime variazioni nei dettagli e, soprattutto dallo sguardo: mai, nemmeno nei momenti più drammatici, marcati o addirittura deformati. I corpi sono lontani dallo stereotipo supereroico, spesso pesanti: questi esseri hanno un’apparenza estremamente umana, ma questa sembra essere l’unico tratto umano del loro essere (Fig. 2). Una questione mimetica che solo in Valentina sembra avere anche un risvolto empatico.

Esperienza di lettura

Il debutto di Power Fantasy è intriso di parole: nella prima parte Valentina e, soprattutto, Etienne parlano ininterrottamente di principii e doveri, restando tuttavia allo stadio di ingranaggi narrativi che presentano le proprie specifiche di funzionamento, quindi il proprio ruolo, un po’ come nelle introduzioni delle antiche opere teatrali. Lo sviluppo dell’intreccio nella seconda parte sfocia in un racconto a tema, senza troppe sottigliezze retoriche. Certo, le tante allusioni alle azioni passate dei personaggi incuriosiscono e lo stesso iato temporale di 33 anni fra la prima e la seconda parte se ne sta lì sospeso nell’immaginazione come un serbatoio di eventi e relazioni da scoprire o svelare al momento opportuno.
Il fatto stesso che l’aspetto di Etienne sia invecchiato e quello di Valentina immutato è un plateale punto interrogativo sul modo che questi esseri hanno di interpetrare il proprio rapporto con l’umanità.

Power Fantasy #1
Fig. 2. L’eccezione alla regola dell’ordinarietà: Valentina si manifesta con caretteristiche non umane. Si noti che il dialogo suggerisce che lei ed Etienne non si conoscano approfonditamente, in contrasto con la familiarità inscenata fino a questo momento. Kieron Gillen, Caspar Wijngaard, Power Fantasy #1, p. 7, Image Comics.

D’altra parte, di queste entità sappiamo solo quello che vediamo: niente delle loro origini, figuriamoci dei loro animi. Etienne parla e parla, il flusso delle sue parole è praticamente un flusso di coscienza, nel quale solleva questioni, le disseziona, propone ipotesi e scenari: ne emerge una personalità che si interroga sul mondo e sulle conseguenze delle sue azioni e sul senso della responsabilità, ma con fare puramente analitico, senza coinvolgimento apparente. Questa scelta indica i temi che danno forma al racconto: Power Fantasy parla di potere, responsabilità, valore della vita individuale rispetto a quella collettiva, della libertà rispetto alla sopravvivenza. Tutta la prima parte di questo albo è una dichiarazione programmatica e l’importanza di portare immediatamente il lettore su questo terreno è misurabile con la quantità di passaggi didascalici inseriti dalla narrazione.

Anche la scelta dell’understatement come tonalità dominante concorre a tenere in primo piano le questioni di principio: l’aspetto dimesso di questi esseri dichiara immediatamente che il potere vero non è necessariamente associato alla spettacolarità, ma sicuramente lo è alla consapevolezza dei propri mezzi e della propria superiorità e non perseguibilità. Wijngaard crea un mondo dove domina l’ordinarietà, peraltro facendo così maggiormente risaltare le eccezioni: come risultato, la pervasività di queste indicazioni rende il racconto un susseguirsi di metafore, che lo rende un’allegoria.
Chiari i temi, quello che manca sono le emozioni: con una sola eccezione, parole e azioni dei personaggi accadono senza pathos alcuno, uccisioni e scelte hanno una tonalità da grigiore burocratico, le emozioni sono represse, sempre sotto controllo. Le questioni etiche restano a livello razionale, l’efficienza e l’efficacia di valutazioni, negoziazioni e azioni non mostra conseguenze emotive.

Power Fantasy #1 è un racconto a tratti inquietante, dove “speranza” significa poter scegliere un male minore (e l’autodeterminazione umana non rientra fra questi), ma, per ora, è un racconto senza un cuore: più che in una versione creator owned de Gli Eterni o degli X-Men di Krakoa, siamo in una distopia fantascientifica.
L’aspettativa è che, stabilito questo gelido punto di partenza, nel seguito si rivelino anche le emozioni.

Abbiamo parlato di:
The Power Fantasy #1
Kieron Gillen, Caspar Wijngaard, Clayton Cowles, Ran Hughes
Image Comics, agosto 2024
34 pagine, spillato, colori – 3,99 $

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