Dove eravamo rimasti?
A, sì, per tutti i diavoli dell’inferno: “odio Castelli!”
E, come se non bastasse, siamo ancora a festeggiare Martin Mystère, che ha varcato la soglia del terzo decennio di vita. Ah, come lo odio…
A parte gli scherzi, quanto sopra è un piccolo “rimando” al decennale del personaggio, festeggiato a suo tempo con un numero speciale di Flex1, dedicato interamente al character lanciato in edicola l’11 aprile 1982 da Sergio Bonelli Editore, frutto del genio creativo di Alfredo Castelli e di Giancarlo Alessandrini.
A distanza di vent’anni da quello speciale, festeggiamo lo stesso eroe di allora con venti candeline in più: un altro speciale, ma che non si avvale più del supporto cartaceo altresì di quello elettronico. Sono sì pagine, ma sono quelle di un sito web!
A documentare quanto sia cambiato il modo di fare le cose e, soprattutto, il valore sostanziale del personaggio; a testimoniare che il continuo aggiornamento e adattamento ai tempi, usando, impiegando, in qualche caso anticipando, gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia più avanzata da parte del prof. Mystère, sin dalle sue prime avventure, ne fa un personaggio sempre attuale e moderno, perfettamente inserito nel mondo che ci circonda e perfettamente agganciato alla realtà.
Intelligente, di bell’aspetto, sessant’anni appena compiuti e una salute di ferro con un fisico invidiabile, condizione economica ottimale, fama, successo e un lavoro che lo intriga e diverte come agli esordi, una passione ed ardore sentimentale per la stessa donna da sempre, un’amicizia saldissima, unica, mai messa in discussione, persone amiche sparse in ogni angolo del pianeta e una vita presa con autoironia e spirito vitale: signori questo è Martin Mystère!
Trent’anni di vita editoriale sono un bel traguardo. La collana Martin Mystère è al 3° posto per longevità nel parco testate della Sergio Bonelli Editore e, dunque, LoSpazioBianco, in collaborazione con la casa editrice, Alfredo Castelli e gli autori, vuole rendere omaggio al prof. Mystère con uno speciale che ne tracci la storia, i pregi e, magari, anche qualche difetto ma, soprattutto, ne celebri l’importanza peculiare del personaggio quale frutto e fulcro egli stesso della svolta avvenuta con la sua comparsa nelle edicole.
Martin Mystère è stato il crocevia nell’intendere il significato espressivo (e intrinseco) del mezzo fumetto da parte della casa editrice, che è passata dall’avventura classica (dove il lettore è proiettato nel passato e tra lui e il personaggio c’è un arco temporale a dividerli) a quella moderna (dove il lettore vede messa al centro la contemporaneità), e dello stesso pubblico, che ha abbandonato i preconcetti denigranti a favore dell’obiettività e del potenziale culturale di un mezzo di comunicazione.
Le sue avventure hanno sempre un leggero, impalpabile sottofondo ecologico e pacifista, mai pretenzioso; sono storie pregne di una forza suggestiva unica nel panorama fumettistico italiano, essendo lui il tramite dell’autore che così, a briglia sciolta, da sfogo a tutta la sua cultura messa al servizio della fantasia. Mystère ha cambiato le regole dell’avventura che prima veniva intesa e proposta solo in chiave esotica. Forse, senza il suo fare da apripista, non sarebbero nati tanti eroi arrivati dopo di lui: Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never, Julia, Napoleone, ecc…
Il tributo è dunque dovuto al personaggio (ai suoi autori) e ai suoi lettori.
I fans del Detective dell’Impossibile sono davvero speciali tanto che demoliscono qualsiasi luogo comune sul “lettore di fumetto”. I lettori di M.M. considerano “umano” e, quindi, loro amico il BVZM (“Buon Vecchio Zio Martin, come affettuosamente è chiamato), lo sentono di famiglia, ne hanno seguito la storia, l’evoluzione che lo ha portato a vivere quasi come entità fisica e, pur abbracciando frange di età diverse, dai giovanissimi agli ultraquarantenni, il tema comune è la conoscenza degli argomenti e l’apprezzamento dell’obiettività e del rigore narrativo delle tematiche. I lettori di Martin Mystère diventano veri e propri proseliti del personaggio, leggono, approfondiscono gli argomenti e interagiscono con commenti competenti.
Il genetliaco è quindi un evento, una festa, sentita da tutti: editore e autori, personaggio e lettori, festeggiato e festeggianti, come nella migliore delle amicizie!
Auguri caro Prof.
Buon Compleanno!
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OMAGGIO DI ALBERTO GENNARI
da Flex n°1 ed. Tornado press dell’aprile 1992 ↩