André Juillard – Il quaderno blu

André Juillard – Il quaderno blu

Un’opera raffinata, un triangolo amoroso raccontato da André Juillard con grande padronanza, un’originale messa in scena e un’accurata psicologia dei personaggi.
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Acme Comics, 2018 (Francia, Le Cahier bleu, 1993)

Quando inizia questa storia, André Juillard è lungi dall’essere un debuttante. Ha disegnato per quasi vent’anni serie di genere storico. Ora, a Juillard piace la contemporaneità. È ancor di più, la sua città, che ha disegnato per anni per illustrazioni o libri d’arte. Il Quaderno blu quindi nasce da questa piccola frustrazione: andare oltre nella sua realizzazione.
(Thierry Bellefroid)

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André Juillard

Come giustamente faceva notare Thierry Bellefroid, quando realizza Il Quaderno Blu Juillard ha già alle spalle una carriera ventennale alle spalle.

Esordisce come illustratore nel 1974 e da lì la sua carriera inizia a decollare: nel 1978 incontra lo sceneggiatore Patrick Cothias e insieme danno vita alla serie a fumetti Masquerouge e dall’interruzione di essa nasce qualche anno più tardi uno dei capolavori del fumetto francese, Le sette vite dello sparviero con cui Juillard raggiunge la piena maturità artistica oltre alla definitiva consacrazione. Con il successivo Arno (su testi di Jacques Martin) André Juillard è ormai considerato uno dei maestri francesi più popolari, sempre e solo come disegnatore.

Non è raro nel mondo dei comics che grandi e affermati disegnatori intraprendano la strada da autori completi; Juillard ci prova nel 1993 e, incredibile, non solo fa centro ma Il quaderno blu diventa la sua opera più famosa e premiata. Tutto meritatissimo.

La trama che è alla base del quaderno blu è semplice; Louise è una ragazza come tante con una vita che scorre tranquilla. Non è bellissima ma ha un grande fascino. Viene intravista nuda da Armand, un tipo in quel momento fermo sulla sopraelevata all’altezza della finestra di Louise; l’uomo, riesce a sedurla ma Louise non ne è per niente attratta. A una mostra conosce un tipo dall’aspetto cupo, Victor, si sente attratta dalla sua sensibilità e inizia una relazione che verrà bruscamente interrotta quando Louise troverà nella sua cassetta postale il diario di costui; leggerà di come Victor abbia intravisto il corpo nudo di Louise e se ne sia follemente innamorato. Nel frattempo Armand viene trovato morto…

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Louise, non bellissima ma accattivante e sensuale…

Una classica storia sul quotidiano; un triangolo amoroso; un omicidio. Ma il risvolto giallo ha poca importanza, serve solo a Juillard come pretesto per imbastire una messa in scena che ripropone gli stessi eventi da prospettive diverse. Se nella prima parte del fumetto è Louise la protagonista, nella seconda parte essa diventa solo una comparsa che ci accompagna, attraverso la lettura delle pagine del diario, a conoscere meglio Victor. Quello che interessa a Juillard è soprattutto il lato psicologico della vicenda; far conoscere i personaggi della sua storia, raccontare il rapporto tra i due sessi ribaltandone i ruoli; perché Luoise è forte e determinata nelle sue scelte, laddove Victor è invece sensibile e insicuro. Juillard si conferma non solo un maestro del disegno realistico, con un segno elegante e pulito, ma un narratore formidabile, capace di far muovere i suoi personaggi in un dimensione quotidiana; i personaggi vivono grazie al suo segno personale a cui si aggiunge un uso del colore davvero notevole: i colori sono caldi e ogni tavola sembra avere un richiamo cromatico che accentua il risvolto umano della vicenda. Ed è proprio in questa storia che si vede l’ammirazione di Juillard per i quadri di Edward Hopper: come nelle figure del maestro americano, i protagonisti di Juillard spesso non hanno bisogno di parole perché parlano con il corpo. Ma con Hopper Juillard ha in comune un formidabile senso dell’inquadratura: ogni tavola è perfettamente calibrata, e la protagonista viene raffigurata da Juillard con una tale grazia artistica che è impossibile non esserne coinvolti.

In fondo la storia di Louise così come quella di Victor è la storia di tutti noi che, per usare le parole del giornalista Nicolas Finet: “Almeno una volta nella vita ci siamo innamorati dell’immagine di una sconosciuta intravista in una grande città”.

E in questo  caso, non possiamo non innamorarci di Louise e di questo piccolo gioiello che André Juillard è riuscito a forgiare.

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Il raffinato segno di André Juillard

Curiosità

Dopo Il quaderno Blu, nel 1997 Juillard realizzò una sorta di sequel intitolato Dopo la pioggia: alcuni dei personaggi dell’opera precedente ritornano, altri sono nuovi ma i temi rimangono più o meno invariati.

Il quaderno blu fu un successo di pubblico critica e fruttò a Juillard numerosi premi tra cui il Grand Prix del Festival di Angoulemme.

Edizione consigliata

Bellissima edizione italiana realizzata da Acme Comics: formato grande, ottima stampa ed un eccellente apparato critico di Thierry Bellefroid. In più viene anche pubblicato il sequel, Dopo la pioggia. Insomma un’edizione davvero molto curata. Nessun’altra edizione in commercio.

 

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