Topolino #3381: Come un vecchio blues
Iniziata con Il luuungo addio su Topolino #3339, la serie Topolino giramondo ideata da Giuseppe Zironi ha portato Topolino nel suo ruolo di giornalista in vari posti esotici, ma non solo, come avviene con quest’ultimo episodio, Il ritorno del bluesman, ambientato nella Louisiana, nei dintorni di New Orleans.
Un incontro al crocicchio
Zironi, che in effetti è un recidivo del genere musicale (vedi, ad esempio, Le notti blues su Topolino #3270), per l’occasione si fa coadiuvare ai testi da Gabriele Panini e fa incontrare Topolino con un vecchio bluesman che, da una strada calda battuta dal sole, gli viene incontro suonando l’armonica. E con questa sposta l’alligatore che stava facendo la pennichella proprio di fronte all’auto di Topolino!
Il pensiero, ovviamente, va ai grandi maestri del genere, che giravano per i paesotti americani a suonare con armoniche o chitarre i loro pezzi blues. Gente come, ad esempio, Robert Johnson:
Le origini del blues sono da ricercarsi nello schiavismo: gli schiavi afroamericani che lavoravano nelle piantagioni, in particolare quelle di cotone, erano infatti soliti cantare per alleviare le pene di un lavoro duro e di un trattamento per lo più non molto differente da quello destinato agli animali. La diffusione iniziale del genere fuori dalle piantagioni si può, probabilmente, far risalire al 1865, anno in cui la schiavitù venne abolita in tutti gli Stati Uniti d’America. Questo permise a molti schiavi-musicisti ora liberi di diffondere la propria musica e provare, con essa, a sbarcare il lunario.
Le vite dei bluesman non sono state qualcosa che si definirebbe tranquille, e Muddy non fa certo eccezione: Topolino, dandogli supporto, si ritrova coinvolto in una storia di strozzini e vecchie rapine in banca, il tutto condito dalla ricerca di un vecchio amore.
La storia, al tempo stesso appassionante, divertente e ricca d’azione, ha, però, un piccolo difetto: da una parte il buon Muddy non ha nulla in comune con il bluesman che gli ha dato il nome, Muddy Waters, e dall’altra, a parte l’ambientazione palustre, i personaggi non sembrano esattamente gente della Louisiana o di New Orleans. Forse qualche indicazione in più al colorista sui colori della pelle dei personaggi andava fornita…
Bonus track: Vita da rock band
Visto che è all’incirca in argomento, mi piace citare più o meno di passaggio la breve La sala prove, prima storia della serie Vita da rock band, in cui Giorgio Salati, dall’alto della sua esperienza da musicista, supportato da Emilio Urbano, narra gli inizi di Tip e Tap come musicisti. In questo caso a far loro da istrione ci pensa Topolino, raccontando di quando lui con Pippo, Gancio e Minni avevano messo in piedi una piccola rock band. O almeno ci stavano provando, vista la sequela di gag messe in scena dai due autori. La storia, e si spera anche la serie, è però anche una piccola e divertente guida su come mettere in piedi il proprio progetto musicale, e ho il sospetto che alcune delle gag ideate da Salati siano non molto lontane dall’essere vere!