Topolino #3350: Meta finale
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Topolino #3350: Meta finale

Dopo l’avventura marziana, torno con Young Indiana per la chiusura della serie. Ideata e scritta da Bruno Sarda, creatore del personaggio principale della serie, e disegnata da Marco Palazzi, ha raccontato il periodo universitario di Indiana Pipps. Al suo fianco Kranz, all’epoca il migliore amico di Indiana. E’ probabile che sarda non abbia ancora finito con il giovane Indy, considerando che non è ancora stata narrata la storia che ha guastato i rapporti tra i due. Infatti non sono gli eventi narrati nella serie ad aver allontanato i due amici, e mi viene da dire per fortuna.

Spia e lascia spiare

Con Meta finale Sarda chiude tutte le sottotrame aperte nel corso delle sei puntate, iniziando da quella più interessante legata alla presenza di una spia nel campus di Oxbridge. Non mi dilungo eccessivamente né sull’identità né su come Indy, un po’ casualmente, riesce a scoprire l’identità della spia e del suo complice, c’è, però, da dire che come in tutta la serie a giocare un ruolo fondamentale sono i codici, che ricadono nelle competenze della crittologia.
Questa possiamo considerarla da un lato come una disciplina a se stante, dall’altro come una sottobranca della matematica, visto che logici e matematici sono spesso tra i migliori crittografi al mondo. D’altra parte Alan Turing, insieme con i suoi collaboratori, ha fornito un contributo fondamentale alla sconfitta del nazifascismo durante la seconda guerra mondiale e proprio mettendo in campo e sviluppando metodi sempre più sofisticati di decodificazione. Come risultato accessorio di quella fantastica esperienza abbiamo anche avuto in eredità gli antenati dei moderni calcolatori elettronici (i computer).
La battaglia tra i crittografi, coloro che sono alla ricerca di metodi per nascondere le informazioni, e i decodificatori, coloro che cercano di scardinare i codici per recuperare le informazioni (spesso queste due figure coincidono!), è vasta e molto interessante e prende le mosse dalla matematica modulare, ma non è sui codici che vorrei soffermarmi, ma sullo sport che fornisce lo spunto al titolo di quest’ultimo episodio.

Andare alla meta

Meta finale, infatti, è un riferimento al rugby, nobile sport nato in Inghilterra nell’Ottocento in cui due squadre corrono dietro a una palla ovale dandosele di santa ragione. Cosa ci sia di nobile in questo sport non saprei, sta di fatto che Oxbridge ha ben due squadre di rugby, i Puma, pluricampioni, vincitori del derby per “qualcunque punteggio desideriate” a 0, e i Ghiri, gli eterni sconfitti. E’ proprio in questi ultimi, vista la sua stazza piuttosto migherlina, che Indiana Pipps decide di entrare per le sue attività sportive. Non contento di ciò, avendo in particolare antipatia il capitano dei Puma, decide di allenare la squadra dei Ghiri, forte del ritrovamento del diario di uno dei rettori di Oxbridge, il professor Teamsport, in cui erano presenti varie tattiche di allenamento e di gioco usando le quali qualunque squadra sarebbe riuscita a vincere sul campo da rugby. Ed effettivamente proprio le tattiche di gioco sono quelle che ci interessano in questa sede.
Partiamo, però, da un parente stretto del rugby, il football americano. Tra il 2014 e il 2016 ha militato presso i Baltimore Ravens un ragazzone canadese di nome John Cameron Urschel nei ruoli di guardia e centro. Urschel, però, aveva anche altre due passioni: gli scacchi e la matematica. Se giocare a scacchi non è qualcosa di particolarmente complicato anche per un giocatore di football, coltivare la passione per la matematica non è altrettanto semplice, soprattutto se chi lo fa non vuole che la sua carriera in quest’ultimo campo sia di tipo amatoriale. Così Urschel ha stretto i denti e, nel corso della sua breve carriera da footballer ha conseguito nel 2016 un dottorato in matematica presso il Massachssets Institute of Technology, o semplicemente il MIT. I suoi campi di interesse sono la teoria dei grafi, l’algebra lineare numerica e il machine learning. Ed è proprio la teoria dei grafi che Urschel, insieme con Ludmil Zikatanov(1, 2), ha applicato per studiare la stagione 2015 della NFL:


Grafici della stagione 2015 della NFL(3)

  1. Urschel, J., & Zikatanov, L. (2014). Spectral bisection of graphs and connectedness. Linear Algebra and its Applications, 449, 1-16 doi:10.1016/j.laa.2014.02.007 (pdf
  2. Urschel, J., & Zikatanov, L. (2016). On the maximal error of spectral approximation of graph bisection. Linear and Multilinear Algebra, 64 (10), 1972-1979 doi:10.1080/03081087.2015.1133557 (arXiv
  3. Miller, S. (2016). “I plan to be a great mathematician”: AN NFL Lineman Shows He’s One of Us. Notices of the American Mathematical Society, 63 (02) doi:10.1090/noti1331 

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