Topolino #3320: Il mistero dell’ultima pagina
Mentre sulle pagine de L’enigma della lettera dal passato prosegue la ricerca di Paperone, in chiusura di numero troviamo una piccola chicca, Il mistero dell’ultima pagina di Fausto Vitaliano e Valerio Held.
Alla ricerca dell’autore misterioso
Era il 1963 quando Michele Gazzarri e Romano Scarpa mettono Topolino sulle tracce del finale scomparso di un giallo a puntate di successo, Veleno a colazione.
Appassionato lettore della serie, il nostro, così come migliaia di topolinesi, si ritrova all’ultima pagina con l’irriverente annuncio
Siamo spiacenti di deludervi, ma il nome dell’assassino lo conoscerete solo quando vorremo noi. Due amici.
Andato dall’editore a chiedere spiegazioni, Topolino scopre che l’ultima pagina era stata sostituita nel corso della notte precedente alla stampa del fascicolo e alla distribuzione in edicola: inizia così un cinetico e divertente giallo di fine estate la cui idea, con opportune variazioni, viene riproposta da Vitaliano in questo mistero dell’ultima pagina.
In questo caso, però, Topolino, e con lui tutti i lettori del Misterioso mistero di Mister Myst, si ritrovano alla fine del libro con una pagina bianca, al tempo stesso simbolo del blocco dello scrittore, ma anche della nebbia nella quale barcollano i lettori e soprattutto l’editore, come vedremo più avanti.
Per arrivare alla scoperta dell’ultima pagina del romanzo, Topolino, sempre in compagnia di Pippo, si mette in viaggio alla ricerca dello scrittore, il bravo e misterioso Albert Le Roi. Senza svelare alcunché sulla sua vera identità o sul segreto della sua bravura, nonostante tale segreto sarebbe perfettamente in linea con il tema di questo blog (ma sapete, i patiti dello spoiler sono sempre in agguato e non amano approfondire se ciò toglie loro il piacere di scoprire da soli il finale), vorrei semplicemente far notare l’evidente dilettantismo dell’editore del romanzo, che non legge tutto il plico ricevuto e, per traslato, non corregge nemmeno la bozza anche dai più che ovvi errori di battitura.
Una storia indubbiamente dinamica, che si lascia leggere dalla prima all’ultima pagina, con un personaggio scontato e un finale un po’ più interessante, che strizza l’occhio ai Mercoledì di Pippo, che si spera possano tornare: d’altra parte lo stile di Vitaliano si adatta ottimamente a quella serie.