L’esperimento del Dottor Octopus
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L’esperimento del Dottor Octopus

Otto Octavius, meglio noto come Dottor Octopus, è uno dei primi e più pericolosi nemici dell’Uomo Ragno, o di Spider-Man come viene ormai chiamato dopo il crescente successo della sua saga cinematografica1. Ideato da Sten Lee e Steve Ditko su Amazing Spider-Man #3 del luglio del 1963, ha raggiunto il picco di pericolosità e di fama una decina di anni fa quando prese il posto di Peter Parker come Superior Spider-Man. In effetti, come narrato sul 600.mo numero della testata italiana2 (il #700 della testata USA), Octavius aveva fatto in modo di scambiare la sua rete neurale con quella di Peter, che così si ritrovò intrappolato nel corpo morente del Dottor Octopus.
Da quel punto in poi iniziò una delle saghe più di successo di Dan Slott, portata avanti insieme con disegnatori del calibro di Ryan Stegman, Humberto Ramos e Giuseppe Camuncoli. Dopo la sua conclusione il personaggio venne ripreso, per un altro annetto, da Christos Gage e Mike Hawthorne, e quindi alcune sporadiche apparizioni e riprese per storie singole e altri camei fino a che, per celebrare i 10 anni della creazione del personaggio, Slott e Gage decidono di riportare in vita il tutto con Superior Spider-Man Returns, prologo a una nuova miniserie di 8 numeri disegnata da Mark Bagley. La saga, pubblicata a partire dal #44 e conclusasi sul #48 del nuovo Amazing Spider-Man della Panini (per i nostalgici da UR #844 a UR #848!), riveste per questo blog un particolare interesse, poiché nelle prime pagine di SS Returns Bagley ridisegna in maniera scientificamente più accurata le origini del Dottor Octopus.

Superior Spider Man Returns Estratto Cover
La copertina di Superior Spider-Man Returns di Ryan Stegman

Ricercatore atomico

Come ci ricordano Lee e Ditko su Amazing #3, Otto Octavius è il più brillante ricercatore atomico in circolazione. Già all’epoca era dotato dei suoi incomparabili tentacoli, unico in grado di controllarli, che utilizzava per portare avanti i suoi esperimenti, che però più che atomici (o nucleari) sembravano esperimenti di chimica. E nonostante la quantità di sostanze presenti in giro per il suo laboratorio era di molto inferiore rispetto a quelle che investirono Barry Allen su Showcase #5, alla fine produssero un’esplosione di dimensioni tali da devastare l’intero laboratorio, liberando un’energia tale da fondere i tentacoli con il corpo di Octavius e, quindi, destabilizzarli una mente già caratterizzata da una grande arroganza.
Come avrete intuito queste origini di Doc Ock erano caratterizzate da una implausibilità scientifica piuttosto evidente: la storia di Lee e Ditko era da un lato influenzata dalla paura della fisica nucleare, dall’altro da scarse informazioni su come queste ricerche venivano condotte e, soprattutto, sul loro alto livello di sicurezza, vista la leggerezza con cui Octopus manovrava gli alambicchi nelle vignette di Ditko.

Amazing Spider Man 03 Otto Octavius Tentacoli
Otto Octavius che utilizza i suoi tentacoli per compiere esperimenti – da Amazing Spider-Man #3

Un primo tentativo di rendere più scientificamente corrette queste origini arrivò con Chapter One di John Byrne, la cui accoglienza presso il pubblico fu tale da rendere quella miniserie uno dei tanti universi paralleli della Marvel3. Le due vignette di Bagley in cui Doc Ock riassume le sue origini, però, ci restituiscono un racconto, presumibilmente ora inserito nella continuity ufficiale, decisamente più scientificamente plausibile di quello originario.
Non solo Otto Octavius non traffica più con gli alambicchi, ma con un dispositivo tecnologicamente avanzato, ma veniamo anche a conoscenza dell’essenza delle sue ricerche: una nuova forma di fusione. L’esito finale è un’esplosione, rappresentata da Bagley con una vignetta analoga a quella di Ditko, che questa volta è più sensata rispetto a quella raccontata su Amazing #3. Il processo di fusione nucleare, infatti, è lo stesso alla base della produzione di energia nelle stelle. Nel nucleo del nostro Sole, così come di tutti gli altri astri nell’universo, le pressioni termica e gravitazionale spingono i nuclei di idrogeno a fondersi uno con l’altro per creare nuclei di elio con un eccesso di energia che viene espulso dalla superficie della stella. Successivamente, finito l’idrogeno, verrà fuso l’elio e quindi tutti gli altri prodotti di questa fusione fino al ferro, con cui il processo si andrà a concludere.
Dal punto di vista tecnologico, però, la fusione nucleare presenta diverse difficoltà, la principale è quella del contenimento di questo nucleo. Nei reattori a fusione sperimentali in sviluppo ormai da diversi decenni, l’idea per il contenimento è quella di utilizzare dei campi magnetici. L’intensità dei campi necessari per raggiungere lo scopo, però, è tale per cui diventa una sfida tecnologica particolarmente complessa, che teoricamente potrebbe essere resa un po’ più semplice utilizzando i laser per accendere le reazioni di fusione.

Superior Spider Man Returns Esperimento Octopus
L’esperimento di Otto Octavius nella versione più scientificamente accurata di Mark Bagley

Ovviamente il problema del contenimento è anche quello principale che deve affrontare lo stesso Superior Spider-Man. Significativa, in questo senso, la scena presente nella porzione disegnata da Ramos in cui la stella in miniatura inizia a perdere stabilità, coesione, e quindi Superior è costretto a contenere l’esplosione che seguirà di lì a poche vignette all’interno di una cella dodecaedrica creata appositamente con un materiale che elimina l’attrito.
Soprassedendo sul fatto che un materiale di questo genere sia effettivamente in grado di contenere un’esplosione nucleare4, non dovrebbe stupire che la fonte di energia creata da Superior Spider-Man sia instabile, essendo basata sul trizio, elemento chimico importante sia per la fissione nucleare, il processo alla base della produzione di energia delle centrali nucleari, sia per le bombe atomiche.

Una stella in miniatura

L’idea di stella in miniatura con la quale viene generalmente popolarizzata la fusione nucleare è anche alla base del nuovo super-personaggio introdotto da Slott e Gage, Supernova. Quando Superior la rinchiude all’interno della cella dodecaedrica, si spinge a una stima sul suo tempo di vita, il tempo, cioè, di bruciare tutta la sua massa, stimandolo in qualcosa come 3.2 miliardi di anni. In realtà le stelle più piccole a noi note, le nane rosse, che sono di diverse migliaia di ordini di grandezza più pesanti di un normale essere umano, hanno una durata prevista paragonabile con l’attuale vita dell’universo, mentre il Sole, che è un centinaio di volte più pesante, ha una vita prevista totale di circa 8 miliardi di anni (ne ha già passati 4). Quindi, basandosi esclusivamente sulla massa, dovremmo immaginare qualcosa di ben oltre i 14 miliardi di anni per Supernova.
D’altra parte, però, Supernova ha un ammontare di materia considerevolmente inferiore rispetto a una stella usuale, quindi anche consumandola più lentamente, la stima di Superior potrebbe non essere così errata.

Superior Spider Man Returns Rinchiudere Supernova
Superior Spider-Man rinchiude Supernova – disegni di Giuseppe Camuncoli

Per contro, però, la massa all’interno di Supernova non sarebbe sufficiente per accendere le reazioni termonucleari presenti nel nucleo delle stelle (non lo è nemmeno quella del nucleo di Giove, per esempio), per cui Supernova e tutti i supereroi analoghi dovrebbero durare pochi attimi anche utilizzando tempi di scala umana.
Questo per dire che, in fondo, per quanto si utilizzi della scienza un po’ più plausibile di quella utilizzata 60 e più anni fa, qualcosa di implausibile, resta comunque qualcosa di implausibile!

P.S.: Il lettore della storia che fosse anche un pker non potrebbe non notare delle evidenti somiglianze, anche caratteriali, tra Supernova e Xadhoom.


  1. In effetti ancora per diversi anni rimase comunque l’Uomo Ragno per diversi anni, nonostante il cambio nel nome della testata. Fu proprio con Superior Spider-Man che il nome originale sostituì la sua storica traduzione italiana 

  2. Fatto curioso: da allora, nonostante abbia continuato a leggere L’Uomo Ragno ancora per un po’, non ho più recensito la testata, nemmeno nel periodo Superior

  3. La maggior parte delle Terre alternative Marvel sono nate in questo modo, ovvero come pezzi di continuity scartati. 

  4. Basta fare la semplice osservazione che l’energia generata dall’esplosione non è di tipo meccanico. 

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