Arrow
Intervistato nei giorni scorsi da CBR, l’attore David Ramsey, che nel serial sull’eroe di Starling City interpreta il ruolo di Diggle, ha parlato della relazione del suo personaggio con Lyla (Audrey Marie Anderson), della Suicide Squad e del futuro prossimo della serie.
C’è molto da raccontare in questo show. In tre stagioni, stiamo ancora scoprendo molto su tutti i personaggi, Oliver incluso. Ogni volta che si prendono il tempo di approfondire la vita personale di Diggle o il suo passato è sempre un piacere. C’è molto di più da raccontare su questo ragazzo. Ho detto in precedenza che puoi scegliere qualsiasi personaggio dallo show e parlare di loro per una stagione intera.
Lyla è parte di A.R.G.U.S. che usa la Suicide Squad o, meglio, viene fatta operare per ARGUS. Poiché è sposato con Lyla, Diggle è ora parte integrante della Suicide Squad. Questo avviene proprio sulla scia, in sostanza, della loro luna di miele. Penso che Diggle senta di poter tenere d’occhio la moglie e proteggerla, in una certa misura, quando sono insieme. E tiene d’occhio anche lo scopo più significativo: sono lì per salvare un senatore degli Stati Uniti. Questo è un buon lavoro agli occhi di Diggle. Lui guarda oltre al semplice lavoro con ARGUS e la Suicide Squad, per raggiungere un obiettivo più alto.
Il fatto che lui e sua moglie siano in questa missione insieme, e possano morire, lasciando la loro bambina da solo, è molto difficile. Ciò diventa un problema molto serio in un bel momento di questo episodio, dove entrambi fanno i conti con la situazione e devono affrontarla. Non credo che Diggle abbia mai davvero permesso a se stesso di pensare a quella zona grigia, ovvero al fatto che potrebbe perdere la sua famiglia. È tipico del suo personaggio. Vedrete questa sua sensazione crescere nel resto della stagione e anche nella prossima, in cui dovrà fare i conti con la coscienza sul fatto di avere una famiglia. Alla fine dovrà prendere alcune decisioni molto importanti.
Sul futuro di Diggle, e sul fatto in particolare che egli possa un giorno guidare la Suicide Squad, Ramsey ha dichiarato:
Sì. Credo che abbia le qualità per guidare la squadra di Arrow, o l’ARGUS o la Suicide Squad. Per definizione, Diggle è un leader. Quindi, sì: potrebbe comandare qualsiasi squadra di qualsiasi esercito o di qualsiasi struttura militare sul pianeta. John Diggle è quel tipo d persona. Credo che abbia maggior attitudine per guidare un’organizzazione come ARGUS, invece di essere forse riassegnato a un gruppo come la Squad Suicide.
Non credo che lui sia convinto della filosofia che ARGUS utilizza per sfruttare i talenti della Suicide Squad. Non crede nelle bombe nei colli o nelle spine dorsali delle persone… lui vede delle qualità in Bronze Tiger o in Deadshot. Vede delle qualità in Cupido, e penso che avrebbe trovato altri modi per ottenere tutto questo.
Per quanto riguarda la differenza tra il team di Arrow e la Suicide Squad, Ramsey ha sottolineato come, a differenza della seconda, la prima non sia composta da persone che vengono costrette a fare qualcosa.
Diggle è un uomo in bianco e nero. È un militare. Lavora con Oliver perché si sente in dovere di lavorare con lui. È una vocazione più alta. Non prende molto bene il lavorare con un’organizzazione come la ARGUS, che mette esplosivi nella testa delle persone per costringerli a fare quello che loro vogliono. Questa è la parte grigia. Questa è una parte dell’insoddisfazione di Diggle.
Nel frattempo, Funko ha diffuso le immagini di una nuova linea di action figures ispirate ai serial Arrow e The Flash con i personaggi di Arrow, Flash, Black Canary, Malcolm Merlin, Deathstroke, l’Anti-Flash e Capitan Cold.
Avengers: Age of Ultron ispira la moda in Sud Africa
L’attesa pellicola scritta e diretta da Joss Whedon è stata nei giorni scorsi al centro delle sfilate della moda svoltesi nel corso del South African Fashion Week, dove è stata presentata una intera linea ispirata al sequel dei Marvel Studios.
L’evento è il risultato del Marvel Fashion Hero Search, una iniziativa lanciata nel mese di dicembre dalla Disney e SA Fashion Week per trovare designer di moda provenienti da tutta l’Africa e far loro creare linee per uomini e donne basate sui personaggi di Iron Man, Thor, Capitan America, Vedova Nera e l’Incredibile Hulk. Alla fine, sono stati sei i progettisti selezionati per le sfilate.
“Siamo entusiasti, non solo di essere parte della celebrazione dei Vendicatori, ma anche dell’immenso talento che con cui i progettisti hanno contribuito alla SA Fashion Week”, ha dichiarato Deirdre King, capo del marketing di The Walt Disney Company Africa. L’ispirazione in questa campagna Marvel ha mostrato veramente il fascino senza tempo e universale che questi personaggi hanno, pur rimanendo rilevante la loro prima apparizione nei fumetti di oltre cinque decenni fa.
Nel frattempo, la Marvel sta ampliando la sua partnership nel settore dei tessuti per la casa e le categorie di arredamento per concentrarsi su nuove fasce demografiche (adulti e studenti di college), un pubblico importante per le proprietà della Casa delle Idee, in vista delle uscite dei prossimi film, primo tra tutti il sequel sul supergruppo.
Partner a lungo termine della Marvel come Jay Franco, Northwest, Artissmo, Silver Buffalo e altri sono stati tutti incaricati di progettare prodotti con una atmosfera a fumetti retrò e vintage che sia specificamente mirato a una specifica fascia demografica.
Jay Franco sta creando infatti una linea focalizzata su lenzuola, cuscini e altro; Northwest sta sviluppando peluche; Artissmo e Silver Buffalo stanno progettando tele per pareti e 3DLight FX sta creando illuminazione per pareti in 3D.
Infine, sempre rimanendo in campo promozionale e ancora una volta nel mondo della moda, nei giorni scorsi Marvel Entertainment ha dato il via a una partnership con Five Four, una rivista di moda mensile, per una serie di capsule collection maschili ispirate ai supereroi.
La prima capsule collection sarà lanciata Mercoledì con prodotti basati su Avengers: Age of Ultron con camicie, t-shirt grafiche e accessori che rappresentano in modo sottile le caratteristiche dei supereroi della Marvel, dalle magliette reversibili con tasche nascoste agli emblemi classici dei Vendicatori, oltre a fumetti nascosti nella fodera.
Per sostenere questa iniziativa, Marvel e Five Four hanno aperto una mostra a New York City alla Galleria Openhouse lo scorso fine settimana che ha ospitato una serie di eventi per i membri di Five Four.
I nostri progettisti hanno ricercato a fondo negli archivi Marvel per trovare nuovi modi per ricreare il patrimonio e l’evoluzione dietro il marchio dei suoi supereroi”, ha dichiarato Andres Izquieta, co-fondatore e chief executive officer di Five Four. “Siamo così emozionati per l’opportunità di lavorare con la Marvel; le collezioni in mostra riguardano alcuni dei nostri migliori progetti fino ad oggi.
Agent Carter
Presente nei giorni scorsi alla Emerald City Comicon, l’attrice Hayley Atwell ha parlato della prima stagione del serial su Peggy Carter, che tanti riscontri positivi ha avuto da parte del pubblico di appassionati, evidenziando cosa le piacerebbe di più vedere nella seconda stagione, che ancora però non è stata annunciata (si attende il mese di maggio ndr).
Vorrei due cose. Mi piacerebbe davvero esplorare il suo passato e capire da dove viene, come fosse la sua famiglia, ciò che ha forgiato questa donna eccezionalmente forte e unica, e chi è stato nella sua vita che le ha detto che lei poteva essere pari o meglio degli uomini. In secondo luogo, vorrei andare in avanti di pochi anni nel futuro, per vedere come affronta il fatto di essere una madre e una moglie, oltre ad una che prende a calci la gente.
A una domanda su una possibilità remota di un film interamente incentrato su Peggy Carter, la Atwell ha risposto in maniera entusiasta, sostenendo che un film potrebbe ancora di più esaminare il personaggio e fornire al pubblico molti elementi sulla sua personalità.
Mi piacerebbe vedere la sua vulnerabilità. Penso che a volte potremmo rappresentare la forza di una donna come se fosse una cosa nuova. Siamo sempre state forti, è buffo sottolinearlo, ma mi piacerebbe vedere la sua vulnerabilità. Non importa quanto sia difficile la vita, possiamo solo essere forti per tanto tempo prima di prendere il gelato e piangere davanti alla televisione. Mi piacerebbe vedere questo aspetto. Il fascino di Peggy è che lei non ha superpoteri. Mi piacerebbe vedere la sua vita di tutti i giorni a casa, la solitudine, il costo di ciò che significa vivere questa vita. Penso che tutto ciò sia molto reale.
Infine, rispondendo a una domanda circa l’apparizione di Peggy in Ant-Man, l’attrice ha rivelato che la sua comparsa è molto più di un cameo, aggiungendo (in maniera enigmatica) che in qualche modo non si tratta proprio di un flashback.
The Flash
Ospite all’Emerald City Comicon del panel “John Wesley Shipp: Back in a Flash”, l’attore John Wesley Shipp, protagonista del serial del 1990 sul velocista scarlatto e ora interprete del personaggio di Henry Allen in The Flash con Grant Gustin, ha avuto modo di parlare delle differenze tra il telefilm di 25 anni fa e la serie attuale del network The CW.
“All’epoca è stata una dura lotta andare al di fuori del nostro pubblico di nicchia. E devo dire che la CBS non ha fatto un buon lavoro di pianificazione”, ha detto l’attore ricordando che lo show era trasmesso nello stesso orario de I Robinson e I Simpson. “Abbiamo avuto un grande successo di critica, ma non abbiamo ottenuto anche successo commerciale. Quello che ho sperato è che l’attuale serie avrebbe avuto il successo commerciale che non avevamo ottenuto. È fantastico vedere che ci stia riuscendo. E mi riempie di orgoglio nel mio ruolo di padre.”
“Hanno fatto tutto per bene; – ha poi detto Shipp sul modo in cui l’attuale serie “Flash” è progredito, lodando i produttori esecutivi Greg Berlanti, Andrew Kreisberg, Geoff Johns e David Nutter – quando si lavora duro come stanno facendo loro, non c’è niente di meglio di rendersi conto che si sta raggiungendo il tipo di pubblico che si desidera raggiungere”.
Parlando del vecchio cast e di attori come Amanda Pays e Mark Hamill (che tornerà nel ruolo di Trickster in questi giorni ndr) Shipp ha veleggiato sul viale dei ricordi.
Amanda ed io non abbiamo mai perso i contatti. Un anno e mezzo fa, ho fatto un film con il marito, Corbin Bernsen. Abbiamo avuto un paio di conversazioni insieme. Mark [Hamill ndt] è ancora divertente, ma è davvero agghiacciante quello che sta facendo. Io preferisco questo nuovo Trickster, proprio perché è così demoniaco – ha detto l’attore, che ha anche elogiato il rapporto tra Hamill e Devon Graye, che interpreta il nuovo Trickster nello show.
Parlando di Grant Gustin, che nel serial è Barry Allen/Flash, Shipp ha detto di essersi preparato al ruolo di padre guardando l’apparizione di Gustin in Arrow, per poi parlare brevemente della strategia Warner/DC di mantenere separati progetti televisivi e cinematografici, e della scelta di Ezra Miller nella parte di Flash nel prossimo film.
Sapevo che stavo per interpretare il padre di Grant, e volevo vederlo in azione su Arrow. Lo guardavo e pensavo, non c’è finzione qui. È solo sincero, non sta recitando. Quello che vedi sullo schermo è realmente Grant.
Credo che le persone dietro le attuali incarnazioni degli eroi DC ovviamente hanno preso delle decisioni, e credo lo abbiano fatto per un motivo, anche se io non conosco il suo lavoro [riferendosi a Miller]. Non so perché stiano mantenendo cinema e tv come due universi separati. Pensano che abbia senso, e io non ho intenzione di fare supposizioni sui loro motivi.