A caro prezzo: Baru prosegue il racconto dell’epopea familiare nel corso del Novecento

A caro prezzo: Baru prosegue il racconto dell’epopea familiare nel corso del Novecento

La storia della famiglia dell’autore, italiana d’origini, emigrata in Francia e integratasi “a caro prezzo” continua in questa seconda parte della trilogia.

La seconda parte di A caro prezzo si apre, in continuità con la prima, ricordando un episodio storico: la battaglia dei francesi contro gli austriaci sul fronte dell’Argonne. La voce narrante è quella di nonno Martini, l’unico superstite tra i suoi amici che nel 1914 si arruolarono nella Legione garibaldina in difesa della Francia e di cui facevano parte ex garibaldini, anarchici, comunisti. Il sacrificio personale, in nome della tutela di una patria “acquisita”, è richiamato ulteriormente nel capitolo “Mortadella”, in cui è raccontato un episodio della Resistenza. Protagonista è Franco Martini, che aveva formato una piccola squadra di partigiani con alcuni compagni comunisti, e che viene tradito dal suo stesso fratello che per anni aveva preso in giro chiamandolo Mortadella e che, diventato fascista, lo aveva venduto ai “crucchi” per vendicarsi.

a caro prezzo2.1Il tema principale della trilogia, quello dell’emigrazione, viene analizzato in questo volume quale sentimento di nostalgia per la lontananza dalla patria. La necessità di conservare le tradizioni è presente con forza nelle celebrazioni per la comunione del piccolo Teo Martini, con relativi festeggiamenti familiari a base di canti e balli. Durante la festa emerge la contrapposizione del rock’n roll degli anni ‘60 che viene dall’America e ha successo tra i giovani, rispetto alla canzone tradizionale amata dagli adulti, come ad esempio “Mamma” ripresa da Claudio Villa, cover dell’originale composta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini e interpretata inizialmente da Beniamino Gigli. Questa canzone ripropone il tema dell’identità italiana popolare e trasmette il sentimento di disagio che ancora vive la vecchia generazione di italiani espatriati in Francia, che non possono fare a meno di riconoscersi nei vecchi valori e che sognano ancora di tornare a casa. Da questo episodio viene spontaneo ricollegarsi al capitolo intitolato “Ritorno”, dove esplode, potentissimo, il desiderio di poter tornare in patria, che rimane però irrealizzabile: Pasquale è stato costretto a abbandonare il proprio paese e ripete per tutta la vita che vuole tornarci, ma alla fine rimane prigioniero della sorte che gli è capitata. In questa parte dell’opera Baru indaga la difficoltà interiore dei protagonisti di adeguarsi ai cambiamenti della società, delle tradizioni, dei costumi, mantenendosi fedeli alla propria origine.

Anche questo volume non trascura un elemento fondamentale dell’identità italiana: la cucina. Nel soffermarsi nei racconti e nelle chiacchiere con l’amica Èlise, il volume si chiude con la storia di un piatto tipico, se nella prima parte erano stati i cappelletti, questa volta viene proposta la ricetta del tiramisù.

L’affresco umano è tracciato attraverso svariate sfaccettature di personalità, sentimenti, identità ed è espressa con la varietà cromatica, stilistica e l’inserimento delle fotografie e dei manifesti che già caratterizzavano il primo volume. Inoltre, stavolta appaiono digressioni sul lavoro dell’autore, vecchi riferimenti narrativi che l’hanno influenzato nella sua produzione e riferimenti al suo modo di procedere nella collazione degli episodi.

 

La storia dell’autore e le sue incursioni nella narrazione sono sempre trattate in bianco e nero, con l’uso di contorni netti e la mancanza di ambientazione, che si contrappongono ai colori brillanti e vivaci, usati in abbondanza nel resto dell’opera. Fa eccezione il primo episodio, dove i bianchi, i neri e i grigi sono interrotti dalla sola presenza del rosso, quello della camicia garibaldina. Ci troviamo quindi di fronte a un’opera che spazia su più livelli, dove non solo si segue e si sviluppa il filone principale, ma in cui l’autore riflette con ironia anche sulle proprie libertà narrative attraverso un montaggio magistrale delle varie vicende. I ricordi, i racconti, il passato storico, le singole voci riescono a fondersi in un sapiente mix di episodi dove tutto diviene funzionale all’immaginario del narratore.

Abbiamo parlato di:
A caro prezzo (2 di 3) – Bella ciao
Baru
Traduzione di Stefano Sacchitella
Oblomov, 2022
133 pagine, cartonato, colori – 20,00 €
ISBN: 9788831459464

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *