Perché Odio Saturno di Kyle Baker

Perché Odio Saturno di Kyle Baker

Una graphic novel targata Vertigo dal sapore dei vecchi telefilm anni '80 per uno sguardo cinico sulla societa' americana. A colpi di battute taglienti questo fumetto ci traghetta attraverso le brillanti considerazioni di Kyle Baker su tutto cio' che un fumetto non dovrebbe nominare...

Pochi sono i piaceri della vita, ma comprare per caso un fumetto quasi sconosciuto seguendo solo il proprio istinto per poi scoprire che è un capolavoro, bhe, è una di quelle maledettissime cose che riescono a mettermi di buon umore.
Planeta DeAgostini ristampa una vera e propria perla del fumetto americano, precedentemente edita da Magic Press, che ancora una volta dimostra di saper andare al di là del genere supereroistico: queste 200 pagine in bianco e nero piene di battute taglienti, riflessioni profonde e tanta tanta follia.

La storia parla di Anne, scrittrice newyorkese piena di talento e con poca voglia di lavorare. È poco attraente, o almeno lei lo crede, insicura, depressa, sempre legata all’uomo sbagliato, non ha un documento, vive in un appartamento misero e incasinato, tira avanti sprecando il suo talento, scrivendo articoli per una squallida rivista e promettendo ad un editore un libro di cui sa solo il titolo, trovando conforto solo nel bere.

Ricky, secondo te com’è la donna perfetta?
“Donna perfetta” è un ossimoro.

La storia parte con una discussione sui rapporti di coppia con il suo migliore amico, Ricky, per poi trascinarci in una classica serata casalinga: tanta roba da scrivere, nessuna voglia di farlo ed una buona bottiglia di scotch. Tutto normale, almeno finché alla sua porta non viene a bussare sua sorella che non rivedeva da anni, pazza tanto da credere di venire da Saturno e decisa a sconvolgerle la vita con le sue richieste d’aiuto.
La diffidenza iniziale, mista ad invidia ed insofferenza per quella donna così distante dal suo modo di vivere (non a caso più avanti, quando scoprirà di avere dei punti in comune con lei, dichiarerà terrorizzata “Oh, Dio. In genere le persone hanno paura di diventare come i loro genitori. Io sto diventando come mia sorella.”), evolverà in sentimenti più mitigati con l’avanzare della storia e dei suoi intrecci appassionanti.


L’alcoolismo di Anne, che viene presto fuori con battute chiare e mirate, sarà una colonna portante per tutta la durata della trama, ma mai verrà additato: non c’é posto per il buonismo spicciolo in queste pagine.

Capisci che se nei guai quando cerchi di predire cosa ti farà il prossimo drink.

Il tutto è condito da dei dialoghi a dir poco strepitosi e la lettura scorre velocemente, forse anche troppo: se proprio volessi trovare una pecca in quest’opera potrei azzardare che la storia poteva essere prolungata ancora per molto: nonostante un inizio lento e piacevole, infatti, verso la metà è evidente una forte accellerazione nella narrazione. Un esempio di questa “fretta” è il capitolo 14, che in una sola pagina ci mostra la caduta in rovina di Anne.
Di lì in poi tutti gli eventi tenderanno a precipitare, contrastando parecchio con la lettura lenta e quasi riflessiva della prima parte dell’opera.

Nei testi di Kyle Baker c’è spazio sufficiente per insultare, criticare ed analizzare tutto e tutti: neri, teenager, americani, indiani, pacifisti, vegetariani, poliziotti, uomini, donne, sesso, amore, alcool, barboni…
Le battute intelligenti sapientemente infilate negli interstizi della trama e delle sotto trame faranno ghignare di gusto, strappando in molti casi anche delle fragorose risate, ma sono fatte così bene che spesso fanno anche pensare e riescono, nel complesso, a dipingere un quadro del punto di vista dell’autore sulla società molto soddisfacente.

I disegni semplici, a volte poco più che schizzi, sono estremamente espressivi e comunicativi: diretti, senza fronzoli, esattamente quello che richiede una storia di questo tipo. Kyle Baker riesce ad imprimere ai volti dei suoi personaggi ogni emozione con una facilità sorprendente, con pochi dettagli riesce a definire un ambiente, sa risaltare le differenze fisiche tra le figure, senza utilizzare nulla di stereotipato. Non riesco a trovare nessun difetto da questo punto di vista, a dispetto di chi potesse semplicemente sfogliarlo distrattamente. Senza utilizzare “nuvolette”, ma accompagnando le sue vignette con il testo ed i dialoghi inserite come didascalie, Baker riesce ad essere chiaro ed efficace.

Consigliatissimo a chiunque, non lasciatevi spaventare dal prezzo: merita un posto d’onore in qualsiasi libreria per poi essere letto e riletto. Non ho alcuna paura ad affermare e ribadire che questo fumetto è un capolavoro.


Abbiamo parlato di:
Perché odio Saturno
Kyle Baker
Planeta DeAgostini, 2010
208 pagine, cartonato, bianco e nero – 18,95€
ISBN: 978-84-674-8726-8

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