La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.
Agenzia Alfa #38 – I figli del buio di Alessandro Russo e Massimo Dall’Oglio (Sergio Bonelli Editore, 2016)
Una storia dal futuro di Nathan Never e della stessa serie spin-off Agenzia Alfa, questo balenottero di 288 pagine ancora oggi resta valido grazie alla prova artistica di Dall’Oglio, per la quale si rimpiange solo il formato, immaginando l’impatto di alcune scene su pagine più grandi, e il vederlo un po’ “sprecato” su vignette e vignette di spiegoni fin troppo complessi o ingarbugliati. La storia si colloca a chiusura di una saga e, letta a sé stante, non offre molti appigli per rendere agevole la comprensione: inserisce Nathan e i personaggi della serie “classica” in maniera pretestuosa, si incarta un po’ su sé stessa e chiude con un anticlimax deludente. Da leggere quindi più con un occhio ai disegni, con quel gusto global manga che già nel 2016 Dall’Oglio aveva portato a una invidiabile maturazione ed equilibrio, senza sforzarsi troppo di capire il banale lato mistico della storia. Un po’ sprecato il personaggio della sceriffa introdotto nel volume.
Ettore Gabrielli
La ragazza del mare di Molly Knox Ostertag (Tunué, 2023)
Sempre meno a suo agio nella piccola e idilliaca isola dove si è trasferita con mamma e fratellino, ora che suo padre non c’è più, Morgan trascorre le giornate tra scuola, amiche e la voglia di fuggire. Questo fino all’incontro con una strana ragazza che la salva dall’annegamento e che afferma di amarla, rivelandole allo stesso tempo un mondo fatato basato sulle vecchie leggende del luogo. Un fumetto leggero per ritmo e impostazione, fresco nel suo rappresentare l’aspetto social dei rapporti tra ragazze; leggero anche nel disegno, morbido e caricaturale, con colori vividi e solari (opera di Maarta Laiho). I temi sono importanti (identità, affermazione, superamento del lutto) e non vengono banalizzati, anzi non manca qualche ribaltamento delle aspettative ben congegnato. Per esempio, il lettore conosce le amiche di Morgan attraverso lo sguardo di lei sempre più diffidente, per scoprire infine che la verità è più semplice se si ha il coraggio di aprirsi con le persone a cui si vuole bene.
Ettore Gabrielli
Zagor #703 – Supermike! di Moreno Burattini e Marco Verni (Sergio Bonelli Editore, 2024)
A blast from the past! Mike Gordon torna sulle pagine di Zagor provocando un tuffo al cuore ai lettori di vecchia data dello Spirito con la scure. La copertina di Alessandro Piccinelli strizza l’occhio alle classiche cover dei supereroi americani e contribuisce a creare alte aspettative per il ritorno del protagonista di due amatissime storie firmate da Nolitta e Castelli. Marco Verni, grazie al tratto ferriano e alla scansione delle tavole di impronta tradizionale, fa sembrare quasi che non sia passato un giorno da Il volto del nemico, datato invece 1984. La storia pone le basi per un nuovo scontro tra i due rivali, ma si sviluppa pienamente solo nella parte centrale, molto incalzante e ricca di azione, in cui intuiamo la pericolosità dello storico antagonista, mentre il prologo indugia troppo sulle disavventure di Cico. Anche il finale, ambientato al trading post di Peabody, toglie un po’ di mordente ma almeno lascia intravedere la banda di indiani protagonista del prossimo numero.
Amedeo Scalese
Superman/Batman #20–25: With a Vengeance! di Jeph Loeb e Ed McGuiness (DC Comics, 2006)
Una partita a scacchi tra Mister Mxyzptlk e Joker è già di per sé una premessa curiosa, lo diventa ancora di più quando le pedine sono i personaggi dell’Universo DC. Ai volti noti Loeb aggiunge poi il gruppo dei Maximum, una versione distorta della squadra degli Avengers ed è divertente notare le somiglianze e le differenze tra i superumani creati ex novo e i personaggi Marvel. Altrettanto piacevole, per gli appassionati, può essere ritrovare alcune incarnazioni alternative dell’Azzurrone e dell’Uomo Pipistrello, in particolare Batman Beyond e Superman Red Son. L’atmosfera bizzarra e ingenua del fumetto è ben trasposta da McGuiness, il cui segno cartoonesco è adatto alle situazioni raffigurate, in particolare alle scazzottate tra supereroi muscolosi e massicci.
La storia è disponibile anche in italiano, con il titolo Massima Vendetta!, e si può recuperare grazie agli spillati Superman/Batman #4-6 di Planeta DeAgostini e al cartonato Superman/Batman #4: Massima vendetta! edito da RW Lion in sinergia con Mondadori.
Federico Beghin
A me non piacciono i budini in technicolor! di studiopazzia (autoproduzione, 2023)
Il giovanissimo Alessandro vuole andare a ogni costo al Bosco di Chiodi, nonostante tutti gli dicano che non è un bel posto e che va evitato. Ovviamente ci va lo stesso. Con A me non piacciono i budini in technicolor! studiopazzia (al secolo Mattia Naliato) torna a narrare le avventure dei Bambini con un racconto breve accattivante fin dal principio. Con l’andare delle pagine l’intreccio diventa sempre più interessante fino a culminare in un momento teso e suggestivo. L’autore è bravo a variare il ritmo della storia, passando con disinvoltura da una gabbia piuttosto schematica a una sequenza di tre splash-page consecutive di grande efficacia. A concludere l’episodio, nella penultima tavola, c’è una bella vignetta con un primo piano di Sandro capace di comunicarne lo stato d’animo semplicemente attraverso lo sguardo.
Federico Beghin
JSA: Liberty Files di Dan Jolley e Tony Harris (Planeta DeAgostini, 2009)
Versioni alternative di Batman, Superman, Hourman, Dottor Mid-Nite, Sandman, Joker e di altri personaggi dell’Universo DC sono coinvolte in due storie interessanti ma un po’ farraginose, dalle quali sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più che invece non arriva mai. In entrambe gli autori giocano con un equivoco che riguarda Superman e sono bravi a valorizzare il contesto storico in cui calano adeguatamente gli eroi coinvolti.
I disegni trasmettono efficacemente l’atmosfera fumosa del racconto, in particolare quella degli anni Quaranta, e allo stesso tempo la durezza degli scontri e la tensione dell’azione.
Federico Beghin
La Spada di Azrael: Il Ritorno dell’Angelo guerriero di Dan Watters e Nikola Čižmešija (Panini Comics, 2023)
Jean-Paul Valley, il giustiziere Azrael (il nome biblico dell’angelo della vendetta), è il simbolo del Batman anni Novanta, antieroe che per un periodo ha assunto anche il manto del crociato incappucciato (nella saga Knightfall). Negli anni successi il personaggio è ricomparso varie volte nei fumetti del Pipistrello con alterne fortune. Watters riprende in mano il personaggio, dopo averlo reintrodotto in Arkham City: l’ordine del mondo, e ne approfondisce le origini, ne sfaccetta il carattere e lo reimmagina facendolo passare per un percorso di dubbio, caduta e redenzione. La storia, pur forse concedendo poco approfondimento ai personaggi secondari e ai nemici, ha il fascino del percorso dell'(anti)eroe, un’umana ricerca di senso e di un posto nel mondo, il tutto arricchito da rimandi alla tradizione cristiana cattolica, tra misteri templari e tecnologie aliene. Lo stile di Nikola Čižmešija, chiaramente ispirato al fumetto giapponese, mette su carta tutte queste suggestioni con un ritmo rapido e incalzante, una costruzione dinamica delle tavole e un tratto cartoon capace di esaltare sia i momenti d’azione che quelli di introspezione, puntando su un’esagerazione di gesti ed espressioni tipica dei manga.
Un fumetto divertente che dona freschezza e profondità a un personaggio molto difficile da scrivere.
Emilio Cirri
Lo Schermo bianco di Enrico Pinto (Coconino Press, 2023)
In un fumetto di esordio che stupisce per i numerosi livelli di lettura e le molte tematiche affrontate efficacemente dall’autore, quelle che più hanno colpito chi scrive – per una banale e forse scontata deformazione professionale – sono il ruolo e le riflessioni sull’architettura presenti nelle pagine.
Pinto fa diventare protagoniste della sua storia una serie di architetture parigine realizzate negli ultimi quattro decenni, trasfigurandole narrativamente non tanto nella funzione quanto nell’attribuzione ad architetti fittizi.
La resa grafica di spazi architettonici affascinanti è precisa, studiata e dettagliata, ma ancor di più colpisce l’analisi filosofica che l’autore dedica ad alcune tematiche architettoniche, nell’arco più ampio di temi molto contemporanei che il fumetto tratta: primo tra tutti il concetto, spesso abusato e ipocrita, di sostenibilità in campo architettonico, seguito da un altro non meno interessante ed endemico nella professione, come lo sfruttamento di giovani laureati a inizio carriera, soprattutto negli studi più grandi ed affermati.
David Padovani
Leggi qui la recensione de Lo Schermo bianco
Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra due settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!