di Federico Memola, Ambra Colombani, Riccardo Bogani e Sergio Ponchione
Star Comics – 100 pagg. b/n. bros. – 2,40euro
Il sentiero oscuro è sicuramente la migliore storia della nuova serie di Jonathan Steele finora, a partire dal titolo e dalla suggestiva copertina. La storia è ben strutturata, nonostante la parte centrale certe volte un po’ debole. Finalmente vediamo Jasmine, che subito appare come un personaggio interessante. Stessa cosa vale per Max, che è il protagonista dei momenti più spassosi dell’albo (divertentissimo il dialogo di pagina 73). Anche Myriam e Jonathan appaiono convincenti; soprattutto Jonathan, che nel finale dimostra una grandissima umanità. La scelta è azzeccata, dato che all’inizio della prima serie il protagonista sembrava più un terminator poco caratterizzato che altro, e la sua complessa psicologia emergeva solo dopo molti numeri. Riguardo Myriam, il dialogo delle pagine 68-71 la rivela un personaggio molto meno frivolo di quanto potrebbe sembrare. I disegni dell’albo sono discontinui: le prime tavole, disegnate dalla Colombani, sono buone ma un po’ acerbe; la parte centrale, disegnata da Bogani, è caratterizzata da disegni rigidi, movenze dei personaggi ingessate e inquadrature sciatte; i disegni di Ponchione, al contrario, sono molto più curati ed espressivi. Rimane a fine albo la curiosità di sapere come evolverà questa serie che, siamo sicuri, riserva grosse sorprese (Giulio Capriglione).

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