di Jamie Delano, Sean Phillips e Steve Pugh
Planeta DeAgostini, ago. 2008 – 104 pagg. col. bros. – 4,95euro
La run di Delano si avvicina alla conclusione, ma l'autore non da prova di cedimenti e continua imperterrito nella costruzione del “suo” John Constantine, soprattutto nella prima parte dell'albo. Che questo scrittore abbia dato prova di notevoli capacità con la gestione di un personaggio complesso come il protagonista di Hellblazer e con la pesante eredità di un predecessore – nonché inventore dello stesso – quale Alan Moore mi sembra oramai fuor di dubbio. Ed è proprio la sua notevole capacità nel raccontare storie di ordinaria follia ad emergere con prepotenza nella seconda metà del volume, in un racconto che relega John ai margini e che parla di violenza, una violenza tale da investire tutti a trecentosessanta gradi, donne, figli, animali e persino gli stessi lettori; una violenza terribile soprattutto perché ordinaria, quotidiana; una violenza che striscia negli angoli non più tanto bui della nostra esistenza e che non possiamo fare a meno di percepire ogni giorno. Si tratta di un racconto che, come spesso accade per Delano, all'epoca della sua prima apparizione precorreva notevolmente i tempi per i temi e per le modalità con cui essi venivano trattati, contribuendo a collocare questo autore di fumetti, a mio avviso, tra i grandi narratori della letteratura post-moderna. (Mattia Signorini)